Capitolo 6

8K 592 623
                                    


Levi's pov

Quel fottuto moccioso !
Mi doveva versare proprio un caffè addosso ?!?
Sono convinto che non si toglierà per ora questa dannatissima macchia di merda .
Sbuffo, salutando svogliatamente quel coglione di Oulo , che tra l'altro non si è nemmeno degnato di aiutarmi con le pulizie di questo bar decadente .
Esce fuori , sbattendo la porta furiosamente .
Ho solo bisogno di levare la macchia , ora , e magari anche scopare con Petra.
Mi dirigo verso casa, salgo a due a due le scale, cercando di non dare troppo nell'occhio con questo sudiciume addosso.
Busso prima all'appartamento di Petra e, vedendo che apre subito dopo aver bussato alla sua porta , le salto addosso, tappezzandola di baci dappertutto.

-Levi...- Ansima e la stringo a me, chiudendo la porta alle mie spalle. La prendo in braccio e la poggio sulla prima cosa capitata sotto mano : la penisola della cucina .

-Che ti prende?- Ridacchia lei , avvolgendo le braccia intorno al mio collo , mentre io le apro lentamente le gambe , accarezzando la pelle delicata delle sue gambe .

-Cos'è ?-le chiedo , leccandole il collo .- Un uomo non può avere nemmeno voglia della sua donna preferita ?-le sussurro , una volta che sono arrivato a leccarle l'orecchio . Ansima silenziosamente e salgo di più con la mano , fino ad arrivare alla sua intimità racchiusa da semplici pantaloncini di cotone . Scopro, con mia grande sorpresa, che è molto bagnata.

- a quanto pare , qui la piccolina vuole da mangiare .- La bacio , mentre abbasso il suo pantaloncino, con gli slip , e le alzo la maglietta .

-Ora si che ci si diverte.- Sussurro e mi avvicino al suo collo, succhiandoglielo.

[...]

Esco dall'appartamento di Petra , guardandomi dapprima intorno per vedere se c'è qualcuno in giro e, quando ho il via libera , aggiusto il colletto della camicia ancora sporca per poi dirigermi verso il mio appartamento. Avevo proprio bisogno di una bella scopata. Per fortuna, dei miei serpenti nemmeno l'ombra, appena entrato nell'abitazione... Forse Perché staranno ancora nelle loro cucce . Alzo le spalle e me ne vado

A dormire , ringraziando il cielo che stasera non avrò nessuna missione da svolgere.

Mi stendo sul letto ,mugolando soddisfatto quando il mio corpo viene avvolto dalle calde coperte , ma vengo subito disturbato dalla vibrazione proveniente dai miei pantaloni . Ho anche dimenticato di spogliarmi . Impreco mentalmente , maledicendo chiunque mi stesse chiamando in questo momento , e , senza nemmeno vedere chi è , slitto con il pollice sullo schermo e porto il cellulare vicino all'orecchio . Subito la voce di Hanji mi trapana il timpano ... Quella voce squillante che potrei riconoscere tra altre mille .

-Che diavolo vuoi ?- sbotto all'improvviso , tentato nel staccarle il cellulare in faccia . Lei è l'unica persona che facilmente mi urta i nervi , e le riesce anche molto bene questo suo intento .

-Forse siamo sulla pista giusta.-

-Cosa ?- le chiedo io , cercando di afferrare il filo del discorso .

-Che , molto probabilmente , abbiamo trovato l'artefice di tutti quegli omicidi .-

-Chi è ?-

-Raggiungimi e ne parliamo.-

Staccata la chiamata , in poco tempo , riesco a svestirmi , buttando poi i vestiti sporchi nella cesta dei panni da lavare , per poi indossare dei vestiti più comodi e puliti . Mentre sono intento ad attraversare il corridoio che mi conduce verso la porta di casa , una cosa si insinua nella traiettoria del mio piede . Cerco di non perdere l'equilibrio , poggiando la mano al muro , e lancio un'occhiata glaciale al serpente sotto ai miei piedi . Lo prendo tra le mani e lo lancio nello sgabuzzino. Raccolgo le chiavi dell'auto ed esco di casa , guizzando fuori senza problemi. Sbuffo. Che vita di merda, mai una gioia di godersi la morbidezza rilassante del letto che subito qualche rompipalle si mette tra i coglioni , mandando a puttane il mio piano di riposo .

Scendo dall'auto , una volta raggiunta la casa di Hanji , e suono al citofono . Apre subito , senza rispondere , e salgo le scale a due a due , trovando la porta di casa sua socchiusa . Entro , osservando dapprima l'ambiente scuro , illuminato dolo dalla luce proveniente dai monitor in fondo alla stanza . La puzza di chiuso mi fa quasi vomitare . Starnutisco a causa della troppa polvere che ho inalato.

-Levi!-

La testa castana sbuca , vestita con quello che sembrerebbe un pigiama , da un cucinino con una tazza , bianca e verde con dei disegnini sopra , in mano ; l'unico posto dove c'è abbastanza illuminazione in tutta la casa .

-Hanji.-

Tossisco , quando altra polvere si insinua nella mia bocca. Un largo sorriso si espande sulla sua

faccia e , velocemente , si dirige verso un monitor , sedendosi sulla sedia e poggiando la tazza sulla scrivania anch'essa impolverata .

-Guarda.-

Mi avvicino a lei , strizzando gli occhi per guardare meglio la foto che mi sta mostrando .

-Si chiama Eren Jaeger , ed è lui il sospettato.-

Spalanco gli occhi quando riconosco il ragazzino che mi ha urtato la spalla questa mattina . Santissima merda , è lui.

Eren's pov

Ridacchio , quando il sangue mi schizza in faccia edil corpo morente del signore si accascia sul suolo , inalando l'ultimo respiro.Inclino la testa di lato , deluso . –E' durato troppo poco .- sussurro deluso ,come se lui potesse sentirmi . –Ma ... va beh .- gli apro le palpebre e , con ilcoltello che ho in mano , gli cavo via gli occhi per far sì che io abbia unavisione buona di due orbite nere da cui colano fiotti di sangue . Calo ipantaloni con i boxer ed incomincio a toccarmi , gemendo rumorosamente , fin quando non vengo nelle orbite vuote del cadavere davanti a me .

Il rumore dell'umoreWhere stories live. Discover now