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In qualche modo Cameron è riuscito ad evitarmi per tutto il giorno e non ho potuto parlargli.

Quando suona la campanella dell'ultima ora sono così in ansia che potrebbero essermi venute le rughe.
Ho paura per Leo, ma anche per me: l'idea di uscire con Cameron mi terrorizza.. io dovrei tenere un profilo basso, non uscire con il ragazzo più in vista della scuola.

"Ehi, Anna! Ti riporto a casa?" Mi chiama Dylan mentre mi raggiunge all'uscita con Allison.

"Sì, grazie! Mi risparmi un viaggio in metro.." Ringrazio il mio amico.

"Tu vieni Ali? Ho posto.." la invita Dylan.

Ali scuote la testa:"Voi andate ragazzi, io vado.. devo andare da mia zia."
Sorride come sempre ma è un sorriso più luminoso del solito... questa zia deve proprio piacerle!

"Ma magari questa sera potremmo uscire visto che è venerdì.." propone la mia amica.

Dylan si illumina:"Che bella idea! Anna vieni? Chiamiamo anche Max.."

"Certo ragazzi, appena trovo un modo per scaricare.. Cameron Dallas.." dico imbarazzata.

"Tu e Cameron uscite insieme?"

"Perché quello? Non fa bene stare con lui."

Chiedono Allison e Dylan contemporaneamente.

Io abbasso lo sguardo, dopo quello che mi ha detto Dylan non dovrei nemmeno più guardare in faccia Cam, ma mi ha aiutata: ora il mio problema dipende da lui.

"Dylan.. lo so che non ti piace e non piace nemmeno a me.. solo che be' mi ha incastrata." Mi scuso.

"Tranquilla" risponde lui. Ma la sua faccia esprime tutt'altro che tranquillità; sembra che mi stia dicendo: "Perché mi hai fatto questo? Non me lo merito.."

E ha completamente ragione, mi sento un verme.

"Senti io appena posso mi invento una scusa. Non voglio uscire con lui, l'ha deciso da solo." Cerco di rimediare.

"Tranquilla, davvero Anna: mi fido di te e non importa con chi esci." Afferma lui con tono quasi convincente.

Poi aggiunge: " Dai, amdiamo al parcheggio.."

"Certo! Ciao Ali a domani.." saluto la mia amica.

La lasciamo andare e Dylan mi guarda pensieroso: "Mi sembri più tranquilla... oggi a lezione eri molto tesa."

"Già.. ero molto stanca.. e preoccupata perché un mio amico non mi rispondeva ma ora ho sistemato tutto! E poi fra poco sarò a casa a riposare quindi meglio di così non si può stare.." rispondo, mentre ci incamminiamo verso casa.

New York mi stupisce ancora: sulla strada di casa quasi dimentico tutti i miei problemi e mi perdo fra tutte le meraviglie di questo posto.

Tra le file di grattacieli corrono i taxi gialli, le limousine e gli autobus per turisti.
Come posso pensare a qualcosa di brutto mentre i colori, i rumori e i profumi di questa città mi riempiono il cuore?

E perché dovrei pensare al mio passato, quando nel mio presente Dylan ha appena comprato due gelati enormi da un baracchino sulla strada verso il parcheggio dove ha lasciato l'auto?

Gli sorrido incredibilmente felice di aver trovato una persona così.

"Perché mi guardi così?" Mi chiede incuriosito quando nota il mio sguardo.

Io non smetto di guardare quegli occhi bellissimi che ormai ho imparato a conoscere: "Pensavo solamente che sono stata fortunata ad incontrare un'amico come te.. che avrò mai fatto per meritarmelo?"

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