Capitolo 6.1 - Intervista Regina Bipolare

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Non fatevi ingannare dal suo aspetto da bambina e dal coniglietto batuffoloso nel suo petto... Con lei non si scherza! Vi presento la Regina Bipolare, da Ciscandra - Solo la follia conosce il mio nome!


***


-Benvenuta bambina con... con un coniglio nel petto? Oh oh, ormai non dovrei stupirmi più. Io sono l'Intervistatrice, piacere di conoscerti!-

Il collare di chiavi attaccato al mio piccolo cuore peloso tintinna agitato. Ci metto un po' per mettere a fuoco lo scenario che mi avvolge improvvisamente. Sono su una lunga tavolata di tazze da tè impilate, ripidi ammassi di cupcakes fumanti e cucchiaini giganti che oscurano, come minacciosi grattacieli, la luce tremante di alcune candele. Copro le spalle nude con il pesante mantello, irritata dalla misteriosa voce che ora sento più vicina.

«Maledetta! Dove sei codarda vocina che ti nascondi?»

-Non ti agitare, carotina. Non vorrei che il batuffolo di pelo che hai al posto del cuore schiattasse... Oh oh, comunque, sono qui!-

Proseguo sul centrino di pizzo bianco, evitando un enorme biscotto al cioccolato rotolante, che minaccia di schiacciarmi e dietro una teiera arancione di porcellana bollente, trovo qualcosa che mi lascia senza parole.

La voce proviene da un enorme ratto, a bagno in una grandissima tazza di tè scuro! I piccoli occhietti neri brillano dietro la sottile montatura degli occhiali appuntiti. I baffi solleticati da un brivido veloce, lasciano spazio ad un ampio sorriso. Forse non è tanto ribrezzo quello che provo, quanto sgomento, nel vedere che è vestito elegantemente, con una lunga cravatta rossa ed un'ampia gonna vittoriana, che galleggia nel liquido rovente.

«Così la vocina stridula appartiene ad una piccola pantegana? Dove siamo! Perché ho le dimensioni di una zolletta di zucchero! Dov'è il mio trono! Le mie sale della tortura! Il mio Sanatorio del Litio!»

-Sai che fa male agitarsi così tanto alla tua età? Rilassati, oh oh! Ti offro del tè, se preferisci. Ma mettiti comoda, anatra al limone, abbiamo alcune cose di cui parlare. Ad esempio, potresti dirmi il tuo nome? Qui non hai nessuna carica, "Regina" non ti si addice...-

Mentre faccio un grande respiro, il coniglio nella gabbia inizia a muovere la testa nervoso. Siamo collegati io e lui. Io sono fredda? Lui sbatte impazzito contro le sue sbarre, con violenta emozione. Credo funzioni così per tutti, questa strana cosa che chiamiamo cuore. Purtroppo il mio non è nascosto da strati di muscoli e pelle!

Mi siedo su un tappo di sughero, mentre osservo il topo fare qualche bracciata verso il manico della tazza, per prendere il suo blocco degli appunti. Possibile che mi debba abbassare a parlare con un topo? Io?

«Sono la Regina Bipolare! Non ho altro nome mio caro sorcino! E non ti conviene farmi arrabbiare! Se arrivo a colpirti, il tuo umore potrebbe oscillare spaventosamente, come per tutti i miei sudditi!»

-Ma lo sai che sei proprio carina? Oh oh, sembri mia nipote che cerca di giocare alla principessa! Il tuo ego è un po' più smisurato del suo, certo, e le tue manie di potere sono esagerate... Ma sei lo stesso un amore. D'accordo, giochiamo. Hai detto che hai dei sudditi, quindi ipotizzo un intero regno..?-

«Certo piccola fogna ambulante! Nel mio regno, il Mondo Bipolare, è proibita la tristezza! Certo, i miei sudditi sono sempre seguiti dalle loro malattie... enormi e dense ombre nere, che camminano alle loro spalle... ma devono sempre e comunque sorridere! Chi non sorride per troppo tempo è un pericolo! Un affronto tremendo! E deve essere rinchiuso d'urgenza al Sanatorio del Litio!»

-Zuccherino, mi sa proprio che uno psicologo farebbe al caso tuo. E qualcuno dovrebbe far qualcosa per quel povero coniglietto incastrato nella tua gabbia toracica... Credo che non sia legale in almeno cinquanta stati diversi. Che roba è 'sto Sanatorio del Litio? E perché le persone dovrebbero sorridere se sono inseguite da malattie "ombrose"?-

Gli occhiali dello strano topo galleggiante si appannano. Provo a cercare con lo sguardo una via di fuga, un modo per tornarmene al mio amato manicomio, ma tutto quello che vedo sono carillon di cioccolatini e un bricco di latte scheggiato. Un topo! Dovrei intrattenermi con un topo!

«Oh sciocchino! Non posso dirti tutti i miei segreti! Ma la tristezza deve essere estirpata e nel Sanatorio del Litio vengono rinchiusi i lunatici, che diffonderebbero come un morbo il dolore! Ma non saresti così insolente se dovessi affrontare le orribili stanze vorticanti del Sanatorio! Mi chiedo quali camere incontreresti piccolo sorcino, dato che ciò che affronti cambia in base a ciò che sei!»

-Tu... hai dei problemi. Mi chiedo dove siano i tuoi genitori.-

Il topo si aggiusta la cravatta rossa stringendosela al collo. Mi domando se ormai il tè nel quale sguazza non sia ormai diventato freddo. Alla mia sinistra noto d'improvviso un piccolo grammofono fatto di pasta di mandorle. Mi alzo provando ad azionarlo. Tanto vale provare! Odio il silenzio, quasi più della solitudine!

«Piccolo mangiatore di formaggio avariato! Io non ho genitori! Anche se sembro una bambina sono antichissima! Incarno il disturbo bipolare in persona! Pensi forse che una malattia possa avere un inizio o una fine?»

-Oh oh, lo credevo prima di conoscerti. Ora penso che dovrò aumentare la mia dose quotidiana di psicofarmaci per dimenticare tutto questo...-

Penso alla strana ragazza che è stata catturata e portata al mio cospetto. Ciscandra. Questo ratto ha quasi la stessa insolenza! Solo che lei, sì... lei ha quei lunghi capelli neri che userei volentieri per la mia collezione! Mentre questo topo, porta uno strano parrucchino biondo in testa! Quasi quasi penso per un momento, che potrebbe anche iniziare a miagolare!

-Ehi, ragazzina, posso leggerti nel pensiero. Né io né i miei capelli miagoliamo, chiaro? E chi sarebbe questa Ciscandra?-

«Mmn... nulla! Una creatura inutile come le altre! È stata catturata dalle mie guardie, gli Stabilizzatori e portata da me, perché girava con un'anarchica, Emilie, che andava nei teatri esprimendo la sua disperazione apertamente! Ora Ciscandra ha deciso di giocare con me! Per questo ha iniziato il suo viaggio nelle mutevoli stanze del Sanatorio! E se uscirà viva... forse sì... riuscirà a passare ad un altro mondo!»

-Oh oh, sei a dir poco inquietante. Bene, principessina sul pisello, il nostro tempo sta volgendo al termine. Ho due ultime cose da dirti: saluta i lettori e... Posso accarezzare quel coniglietto? Oh oh, è adorabile!-

Un brivido serpeggia lungo la mia schiena. Far toccare il mio bel cuore a quelle manine sudice? Mai! Ma accade qualcosa di inaspettato! Il piccolo coniglio nel mio torace annusa le sbarre, sporgendosi nella direzione del ratto, che allunga una manina pelosa verso il musetto tremante. Non riesco a controllarlo! Sospinta in avanti da una forza invisibile, sento le ditina dell'Intervistatrice arruffare il candido pelo del mio cuore.


*****

Accompagnate Ciscandra in un viaggio attraverso il Mondo Bipolare, incontrate con lei la Regina e lasciatevi affascinare dalla sua incredibile avventura per uscire dal coma!

E poi... Non volete accarezzare quel coniglietto morbidoso?

Che fate ancora qua, inzuppati babà? Correte a leggere Ciscandra - Solo la follia conosce il mio nome, di Ciscandra!


Ciao ciao!


How I Met Your CharacterWhere stories live. Discover now