Capitolo 5.1 - Intervista Madeleine

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Bruschette piene di aglio, benvenute alla prima intervista di questo capitolo! Oggi abbiamo con noi la tipa con le scarpe a fiori— Madeleine, da Il tempo perduto!


***


-Oh oh, ciao moffoletta con l'olio. Sono l'Intervistatrice, colei che vi ha fatto fare il giro in barca sul Tamigi.-

Ma dove sono finita? L'ambiente circostante ha qualcosa di familiare, come di già vissuto: l'ampio corridoio, le porte nere affiancate da rumorosi orologi con le lancette ferme sulla stessa, identica ora...

Ah, già. Devo essere di nuovo all'ingresso di Wonderland.

Ma sì, mi trovo proprio lì!

Alla mia destra c'è un tavolino con una piccola chiave dorata. Allungo le mani per afferrarla, convinta di essere a pochi centimetri da essa, ma scopro di essere inspiegabilmente sospesa in aria! Non posso crederci, sto volando! E accanto a me c'è una strana figura...

Una donna, sì. Deve trattarsi di una donna. Anche se, conciata così, è difficile attribuirle un genere. Ha una testa di dimensioni nettamente superiori alla norma, talmente pesante da costringerla a tenerla ferma con un elastico fissato ad una parete.

Il suo aspetto mi ricorda un'immagine che ho visto, ma quale?

Ma certo.
Quasi rido di me stessa e della mia scarsa memoria: è Humpty-Dumpty! Cioè, non è esattamente lui... voglio dire, è di una... donna... è di una donna che stiamo parlando, o almeno credo. Indossa un elegante completo e tiene in mano una biro blu: sembra intenta a scrivere qualcosa su un piccolo taccuino, con fare affaccendato.

«Scusi, signor...» mi fermo, rendendomi conto di non essere propriamente sicura che sia una donna. «Dove sono?» chiedo semplicemente, trattenendo a stento le risate.

-Cocomero tondo tondo, sei nella mia umile dimora. La vedi esattamente come la immagini, e così anche me. Oh oh, un po' mi dispiace avere la testa così, ma ho subito affronti peggiori di questo. Sappi che posso leggere i tuoi pensieri.-

«La tua umile dimora?» ripeto, sbigottita. «Ho come l'impressione di avere allucinazioni. Tutto questo non... non può essere vero...»

Sul serio legge i miei pensieri? Cavolo, questo potrebbe essere un problema.

Pensa a cose intelligenti, pensa a cose intelligenti...

Le parole di quella stupida R... Rune, mi pare si chiamasse... le sue parole bruciano ancora. Anche perché le mie scarpe sono bellissime...

Oddio, non dovrei pensare a questo...

"Alice era veramente stufa di starsene seduta sulla riva del fiume con la sorella...".

Ecco.

Almeno penso a qualcosa di intelligente e più sensato delle mie scarpe a fiori.

-Friabile omino di pandizenzero, anch'io ho parecchie perplessità sulla tua... curiosa scelta di scarpe. Ma non siamo qui per questo, giusto? Oh oh... Piuttosto, cosa ne pensi di quei tre?-

Ecco. Lo sapevo, ne ero certa.

Cedrick è... oddio, è... smettila di immaginarlo senza camicia!

«Un ragazzo intelligente» mi affretto a rispondere, sperando così di mettere un freno al caotico e ribelle succedersi dei miei pensieri. Maledetta ipofisi! - posso pensare usando termini scientifici o riferendomi ad organi. Geniale! Così l'intervistatrice non riuscirà a capire nulla-.

How I Met Your CharacterWhere stories live. Discover now