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'Tutto questo per dirti che quando ho perso loro mi sono reso conto che erano le persone piú importanti della mia vita ma mi sbagliavo perchè quando ho chiuso la porta di casa, casa nostra, il dolore che ho provato era infinite volte piú grande di quello che ho provato lasciando la mia famiglia.
Dopo aver chiuso la porta di casa ho comprato un biglietto aereo e sono venuto qui. Strano, lo so, ma il mio cuore mi diceva di venire qui e io per una volta l'ho seguito; ho pensato molto e ora capisco perchè tu ti eri tanto affezzionata a questo luogo, è magico... io ti amo piú della mia stessa vita e so di aver sbagliato quel maledetto giorno ma voglio che tu mi perdoni perchè so che ti manco anch'io.'
Tiro un forte sospiro e aspetto un po di tempo per assicurarmi che lui abbia davvero finito e poi mentre sto alzando il braccio pronta per tirargli una sberla lui mi blocca e riprende incredulo ' sei riuscita ad entrare nello studio di un tatuatore e a farti un tatuaggio da sola? Pensavo che senza di me tu non riuscissi a fare niente'.

Ed eccolo qui il mio principe azzurro, ritornato con la sua ironia e con il suo amore, quanto cazzo mi era mancato!

'Non ci sono andata da sola e non pensare che mi sei mancato piú di quello che pensi' gli rispondo io con il sorriso sulle labbra mentre lo abbraccio 'ma non pensare che questo basti per risolvere tutto' riprendo il tono serio io mentre mi stacco da lui.
'Sono stata male in questi due giorni, da quando stiamo insieme è la prima volta che ci separiamo e lasciatelo dire che è stata a dir poco traumatica, mi sono resa conto di quanto amore io provi per te e mi sono posta delle domande metá delle quali non conoscevo nemmeno la risposta.
Penso che abbiamo corso troppo quindi, prima che io ti perdoni tu dovrai faticare, non te la faró passare liscia! E dovrai dimostrarmi quanto amore tu provi per me, dovrai farmi conoscere il te che io non ho conosciuto in questi mesi e io ti faró conoscere l' altra me, dovrai farmi conoscere gli aspetti che io non conosco ancora di te e dovrai dirmi tutto quello che ti passa per la mente'.

'Scusa se ti interrompo ma penso di averti giá dimostrato piú volte quanto io provi per te e penso che tu conosca me meglio di chiunque altro' poi si avvicina al mio orecchio e sussurra ancora piú maliziosamente ' ormai conosci me centimetro per centimetro, se vuoi fare esperienze nuove basta chiedere, non serve complicarsi la vita'

Giuro che lo uccido.
Deciso.

'Non fare tanto il sarcastico Mark! ' lo sgrido, riportando la serietá
'E dai Kim, ridi ogni tanto'
'Vedi il nostro problema! In questo momento devi stare serio, porca puttana! Mi hai lasciato e ora pensi di risolvere tutto cosi?! ' gli sto gridando in faccia perchè non lo riesco a capire per niente e poco dopo aggiungo ' ho ucciso il nostro bambino e da quel maledetto giorno tu praticamente non mi rivolgi la parola. Se mi ritieni responsabile dimmelo che cavolo, parla! Tu pensi che evitando questo argomento si risolverá comunque qualunque cosa ma sbagli! Ok? Lo accetteró, ma dimmelo! Dimmi che è colpa mia, che se non fosse stato per me ora tu staresti per diventare padre! ' ma notando che lui non dice niente, io e le mie lacrime ce ne torniamo in casa.

'E tu... perchè non mi hai detto niente?' domando notanto la presenza di Megan in cucina, dove sono venuta per raccogliere le valigie.
'Era una sorpresa. Si è presentato qui con le lacrime agli occhi, disperato, con la paura di perderti' ribatte lei.
'È lui che mi ha lasciato, non io' chiudo il discorso io mentre raccolgo le valigie e corro verso l' altro capo della stanza dove una volta c'era la mia stanza.

Eccomi qui.
Di nuovo qui,
di nuovo ferita,
di nuovo con le lacrime,
di nuovo sola.

Non ce la faccio più, è stata una giornata piuttosto pesante.
Non prevedevo un arrivo come questo.
Non prevedevo lui qui.

Io lo amo ma non ce la faccio davvero, perchè non mi dice nulla?
Perchè da quel giorno lui non ne parla piú?
Mi ritiene colpevole o è solo perchè gli fa troppo male parlarne?

'Kim' O MIO DIO.
La sua voce. Dietro la porta. E io sono dall'altra parte della porta. Siamo troppo vicini per stare lontani.
Ed ecco le lacrime che di nuovo innondano i miei occhi.
'Kim, ti prego'
E cominciano i singhiozzi.
'Apri, dai'
Singhiozzo.
'Ho sbagliato, lo so.'
Singhiozzo.
'Ti amo, Kim, e non me ne andró finchè tu non mi apri e non parliamo'

Questa scena è davvero strana.
Io che piango, lui che mi prega di aprire la porta e io che singhiozzo; non siamo persone normali, siamo due pazzi ma insieme formiamo una coppia meravigliosa, la coppia piú bella di sempre.
'Kim, ti racconteró tutto quello che vuoi sapere ma apri; ho bisogno di te'
O al diavolo l'orgoglio...
Mi alzo dal letto e lentamente apro la porta, senza curarmene del mio aspetto, dei miei occhi sbavati di trucco o dei miei capelli tutti arruffati.
Sembra incredulo da questo mio gesto, forse non se lo aspettava ma, di qualunque cosa stia pensando non mi frega niente perchè con un po di lacrime agli occhi (cosa che non avevo mai visto su di lui) si avvicina e mi bacia.
Un bacio diverso dagli altri, un bacio dolce e delicato ma allo stesso tempo feroce e voglioso, un bacio che ci rappresenta pienamente, dolci e pieni di amore ma con continui ostacoli da superare.
Si stacca leggermente dalle mie labbra per riprendere fiato e senza rendermene conto me lo ritrovo in ginocchio, davanti a me, con una scatoletta rossa che contiene un anello stupendo in mano.
'Kim, mi vuoi sposare?'

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Mi dispiace tantissimo perchè questi capitoli fanno schifo, lo so, ma sto attraversando un momento difficile e i momenti mielosi non sono il mio forte.
Ari🌹

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