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Arrivata, mille ricordi mi riaffiorano alla mente, mille lacrime mi portarono qui e mille sorrisi mi fece fare questo posto.
Los Angeles.
Un sogno.
Mi ricordo da piccola quando da sola nella mia cameretta attaccavo foto di LA, oppure quando andavo su internet a controllare quanto costavano i voli per venire qui...ma ora tutto è cambiato.
Oggi è esattamente un anno che sono tornata a HeartLand, un anno meraviglioso nonostante tutte le mie negative aspettative.

'Kimberlyyyy' ecco la sua voce, Megan, l'unica che mi ha saputo capire, l'unica che mi interrompe dai miei pensieri.
'Oddio Meg, mi sei mancata tantissimo!' le rispondo altrettanto emozionata.
'Anche tu amica mia' mi dice abbracciandomi lei.
'Ma...che schianto di macchina ti sei comprata?' le urlo io vedendo la bellissima e nuovissima Porche nera dove lei sta caricando le mie valigie.
'Gli ho fatta due figlie, dovrá pur sdebitarsi in un certo modo no?' mi risponde riferendosi a suo marito, il mio ex capo, Jack.
E continuando a raccontarci cosa ci è successo in questi mesi ardiviamo a casa sua e di Jack.
'Vai ad aprire dal lato della piscina intanto che io scarico tutto' ecco la solita Meg, fa pretese un po strane ma questa non l'avevo mai sentita!
Dirigendomi verso il lato dove si trova la piscina e la porta d'emergenza * io la chiamo cosi, è la seconda porta * noto qualcosa di strano...Mark?? Cosa ci fa Mark qua? Ha una relazione con Meg? Magari è per quello che mi ha lasciato, tra loro è nata una relazione clandestina e lui è arrivato qua non sapendo che lei è venuta a prendere me e quindi si è messo qui ad aspettarla...no. Lei non lo farebbe mai, sa quello che ho passato.

'Cosa cazzo ci fai qui?' vedo che vai subito al punto he Kim?!
'Ti devo parlare' mi risponde lui indifferente.
'No vabbe, Maria io esco. C'è ma ti pare normale? Abitiamo insieme e abbiamo bisogno di venire dall'altro lato del Paese per parlare? Ma sei una normal people?' gli sbraito in faccia io mentre mi dirigo verso la cucina.
'No non sono una persona normale e tu lo sai bene ma voglio, devo parlarti'
'Scusa ma io non sono costretta a parlarti, il mio unico obbligo è morire' gli ribatto acida io.
'Ho sbagliato ok? Sono un perfetto stronzo ma ti amo e voglio stare con te quindi tu ora vieni con me fuori e parliamo'
'Io non mi muovo di qua'
'Lo hai voluto tu' e mi prende in braccio a mó di sposa.
Ma quali farfalle?! A me basta che lui mi sfiori per avere i corvi nella pancia!!!
'Mark mollami giu'
'No' mi dice stringendomi ancora di piú.

Arriviamo di fuori e finalmente mi molla giu, intanto che mi sistemo gli urlo in faccia frasi a caso 'ma sei stronzo? Ti pare una cosa normale? Mi lasci perchè non sei piu sicuro e dopo in un normale viaggio che io dovevo fare per venire a trovare una mia amica tu ricompari? Ma io cosa sono? Un pupazzo che tiri fuori se ti serve? No dimmelo perchè veramente penso che il livello di intelligenza umana non sia mai stato piu basso di ora e io ci penserei bene perchè stai abbassando il livello nazionale e internazionale' ok, sono LEGGERMENTE strana...
'Saró uno stronzo, cretino, abbasseró il livello di intelligenza umana ma ti amo ok? Io ti amo come non è mai successo prima d'ora, non ti ho mai parlato della mia famiglia e non so per quale strano motivo ma lo voglio fare ora anche se ti devo dire una cosa molto piú importante' finalmente si decide a prendere la parola, si... immergendo i miei occhi di emozioni che peró non vogliono strabordare.
'Sono nato a Miami, i miei genitori sono entrambi medici ricchi sfondati e ho due sorelle piú piccole di nome Katalyn e Karsten. I miei genitori, Annie e Etah, non erano mai a casa e quindi mi sono dovuto occupare io delle mie sorelle e questo, anche se comportava avere delle rinuncie che ogni ragazzo della mia etá non avrebbe mai accettato di fare, non mi è mai dispiaciuto. Negli anni il rapporto con le mie sorelle si è intensificato sempre di piú mentre i miei genitori sparivano sempre piú piano dai nostri cuori. Il vero problema è nato quando mio padre ci ha presentato un bambino di un annetto circa, aveva tradito mia madre e aveva avuto questo bambino dalla sua segretaria e la cosa peggiore è che mia madre l'ha perdonato.
Lei ha detto che lo ha fatto per amore io oserei dire per non rovinare il buon nome della famiglia.
Da questo momento i miei rapporti con mio padre sono andati sempre peggio fino al giorno in cui ho detto a tutta la mia famiglia di voler fare il poliziotto.
Le mie sorelle e mia madre hanno accettato la cosa anche se non ne erano completamente entusiaste mentre mio padre è andato su tutto le furie e mi ha imposto di diventare medico come loro.
Io gli ho risposto che ormai ero adulto, che potevo decidere da solo per la mia vita e che se voleva veramente non perdere quella poca dignitá che gli era rimasta doveva stare zitto e lui mi ha letteralmente cacciato fuori di casa senza un soldo.
Da allora non ho mai piú sentito nessun membro della mia famiglia, anche se all'inizio chiamavo le mie sorelle, loro non rispondevano mai'

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