Capitolo 9

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Nella casa era ritornato il silenzio, Toby dormiva, mentre papà e mamma si erano recati a scuola per effettuare l'iscrizione del mio fratellastro.

Io, invece, mi ritrovo qui, davanti a questo portone bianco.
Con delicatezza poggiai il mio indice sul campanello facendo un po' di pressione e subito ne fuoriuscì un suono.
Poco dopo fece la sua comparsa lei, l'unica persona che non mi sarei mai aspettata di vedere qui, l'unica fonte delle mie sofferenze passate.
Cassandra.

<<T-tu?>> balbettai.

Mi sorrise in modo malefico e i miei occhi calarono sul suo corpo, indossava solo un accappatoio.
Ormai la mia mandibola, per lo stupore, poteva toccare quasi terra.

<<Chi è?>> chiese una voce inconfondibile dall'interno.

<<Oh nessuno di importante>> rispose Cassandra.

<<Cosa vuoi?>> chiese lei, questa volta riferita a me.

<<Io...>> stavo rispondendo, ma venni interrotta dalla voce di prima.

Lux ci aveva raggiunte sulla porta e dal modo in cui era conciato, in soli pantaloni, ormai era chiaro cosa avessero fatto i due.

Lux ci aveva raggiunte sulla porta e dal modo in cui era conciato, in soli pantaloni, ormai era chiaro cosa avessero fatto i due

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<<Clehael, cosa ci fai qui?>> chiese con nonchalance.

Neanche questa volta riuscii a rispondere, dato che subito dopo, dalle scale alle loro spalle, spuntò Ferre che appena mi vide mi urlò di raggiungerla, cosa che non mi feci ripetere due volte.

Superai i due dando una spallata a Cassandra per farmi spazio e corsi verso la mia nuova amica.

Non mi voltai neanche per vedere se mi stessero fissando, perché ne ero certa.

Ferre mi condusse nella sua cameretta e ci sedemmo sul letto.

<<Finalmente sei venuta, pensavo ti fossi scordata>> disse lei.

In effetti si erano fatte le 10,30 e io le avevo detto che sarei passata alle 9.

<<Ho avuto un piccolo contrattempo>> risposi.

Fortunatamente non fece domande. Mi apprestai a tirare fuori dalla mia borsa il vestito che mi aveva prestato ieri e un quaderno pieno di appunti e schede.

Glieli porsi dicendole, <<una volta tolto il vestito ieri l'ho subito messo in lavatrice e stamattina mia madre deve averlo steso presto dato che quando sono andata a controllare era già asciutto.>>

<<Non c'era bisogno che lo lavassi, grazie>> mi rispose sorridendomi.

<<Certo che tuo fratello si è subito dato da fare>> cambiai discorso non riuscendo a trattenermi, ripensando alla scena di poco fa.

<<Oh è fatto così...>> disse imbarazzata abbassando il volto.

Richiusi la borsa e mi alzai infastidita.

<<Ho detto qualcosa di sbagliato?>> chiese Ferre preoccupata.

<<No>> risposi secca.

In realtà non so neanche io cosa sia questa sensazione, che mi ha tanto infastidito nel vedere i due insieme.

<<Forse>> dissi abbassando di una tonalità la mia voce, <<mi ha dato fastidio il fatto che sia Cassandra.>>

<<Perché?>> chiese a bassa voce la mia amica, come se avesse paura di infrangermi.

<<Insomma prima mi ruba il ragazzo, ora per di più lo tradisce per Lux. Perché lei può sempre avere ciò che vuole?>>

Non aspettai neanche una risposta, mi girai ed uscii da quella stanza, corsi per il corridoio e per le scale finché non feci l'errore di girare la testa e vedere Lux abbracciato con Cassandra sul divano in salotto.

Per un breve istante gli occhi di lui si incontrarono con i miei, sembravano volessero decifrare il mio comportamento, in effetti stavo dando l'idea di voler scappare, ma non mi importò, spalancai la porta e finalmente uscii fuori da quella casa.

L'aria fredda mi accolse a braccia aperte e la inspirai gratificata, avevo voglia di correre.

Tornai a casa, buttai la borsa a terra e mi sbrigai a cambiarmi.

Pantaloncini, top, giacchetto e scarpe da ginnastica. Freddo o caldo i miei indumenti per la corsa rimanevano sempre gli stessi.

Presi l'ipod e le cuffiette che erano riposte sulla scrivania della mia cameretta e finalmente fui pronta.

Appena messo piede fuori il mio corpo fu invaso da brividi, ma non importava, fra qualche minuto sarei morta di caldo.

Selezionai dalla scaletta delle musiche sul mio ipod la canzone di Sia, Alive, mi dava sempre la carica per spingermi al massimo.

Iniziai a correre e quasi subito dei pensieri iniziarono ad emergere, ovviamente riguardanti la scena di poco fa.

Neanche Sia poteva zittirli.

Ora finalmente capivo l'astio fra Mark e Lux. Ovviamente il primo voleva farmi allontanare da mister belloccio perché conoscendomi non voleva che succedesse la stessa cosa che era successa con lui. In fondo non mi stupirebbe se fosse questo il motivo, alla fine si era pentito di quel suo gesto sciocco subito dopo averlo fatto, ma io non riuscendo a dimenticare, l'ho automaticamente riconsegnato nelle braccia di Cassandra.

Mentre Lux, forse, voleva che io stessi lontana da Mark per paura che potesse infondermi idee malsane su di lui, anche se alla fine erano vere.

Avevo il fiatone, immersa nei miei pensieri nemmeno mi ero accorta che ormai ero arrivata alla spiaggia.

Desideravo sentire la sabbia sotto i miei piedi, desideravo sentire l'infrangersi delle onde sugli scogli, desideravo sentire la calma di quel posto tanto isolato d'inverno.

Senza pensarci due volte mi affrettai a raggiungere la riva e mi sedetti contemplando la solitudine che mi circondava. Purtroppo essa durò ben poco. Una mano si era appoggiata sulla mia spalla ed io dallo spavento sobbalzai.

Mi voltai e quando lo vidi pensai subito, perché fra tutti proprio lui doveva essere qui?.

Sfida EternaWhere stories live. Discover now