IV

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《Mi dispiace.》Fu Harry a rompere il silenzio.

《Per cosa?》 Chiese Louis, bevendo un tranquillo sorso di vino.
《Per quello che ho detto su tuo marito. Era inapproptiato.》
《Inappropriato? Be', immagino di si. Ma capisco che questa non sia esattamente una situazione facile per te.》
Harry alzò le spalle. 《Nessuno mi ha puntato una pistola alla tempia. Io faccio quello che lui mi dice di fare, quello che vuole che io faccia. Perchè lo amo. È semplice.》

《Semplice... Davvero? Non ci eravamo mai incontrati prima, Harry. Lui si aspetta... lui pretende che tu ti conceda a me, non è così semplice per come la vedo io.》
Lui sa essere esasperante, certamente, ma lo conosco e lo amo da quando ero un ragazzino.》
《Hai appena ventritré anni, giusto? Sei ancora un ragazzino.》
《Ma lui non mi ha mai portato oltre i limiti consentiti dalla mia età. Non mi ha mai chiesto di fare niente...》 la voce gli si spezzò mentre si rendeva conto delle implicazioni di ciò che stava dicendo. Inspirò rapido. 《...niente per cui non fossi pronto.》 Incontrò gli occhi di Louis per una frazione di secondo, poi tornò a guardare il fuoco.

《Sei pronto?》 Gli chiese e appoggiò il bicchiere sul tavolino accanto alla sedia.
Il riccio contò fino a dieci prima di rispondere. All'uno conosceva già la risposta, ma quel briciolo di orgoglio maschile che gli era rimasto gli fece attendere altri nove secondi. 《Si.》
Se Louis fosse soddisfatto della sua risposta, il suo viso non lo diede a vedere. La sua espressione era imperscrutabile.
Si sporse in avanti sulla sedia.

Harry lo studiò mentre si muoveva. Sembrava che stesse guardando la propria mano destra. Aprì le dita a ventaglio, osservò il palmo. La mano si chiuse a pugno. Ma fu il rumore delle sue dita che schioccavano, forte e inaspettatamente nitido, a richiamare l'attenzione di Harry. Fece schioccare le dita nuovamente e indicò il pavimento.

Harry rispose con l'ubbedienza di chi è stato ben istruito, alzandosi dal tappeto e gattonando ai suoi piedi. Inspirò a fondo mentre lui gli posava una mano sul volto.
Con il pollice gli accarezzò una guancia. 《Non ti bacerò, se la cosa ti mette a disagio.》
《A essere sincero, non baciarmi renderebbe le cose peggiori.》
Sincero...》 ripetè Louis. 《Sì, sii sincero. Sono passati più di tre anni per me, quindi, capisci, ho bisogno che tu mi dica se c'è qualcosa che non ti piace.》

《E se...?》 Si interruppe e inspirò di nuovo. La mano di Louis era sul suo collo adesso, le sue dita premevano sulla pelle di Harry in un modo che gli faceva annodare lo stomaco e indurire il membro nei boxer. 《E se invece mi piacesse?》

L'uomo sorrise alla domanda e per la prima volta il riccio ebbe l'impressione di vedere un barlume dell'uomo che doveva essere stato prima che il dolore gli scavasse l'anima e prendesse dimora nel suo cuore. 《Dimmelo ugualmente. Siamo intesi?》

Harry gli sorrise. 《Si, padrone.》
《Padrone... Era da una vita che non mi chiamavano così. Avevo dimenticato quanto mi piacesse. Alzati, Harry》 gli ordinò e lui scattò subito in piedi. Allungò una mano e gli alzò la maglia, levandola lasciando il suo petto nudo. Gli fece scivolare i boxer giù dalle gambe e lasciò che cadessero a terra. Privo di indumenti, adesso, era nudo di fronte a lui, tremante a dispetto del fuoco.

Louis gli mise le mani sul ventre prima di farle scorrere sui suoi fianchi e sugli addominali del suo corpo. Un gesto che parve stranamente poco sensuale. Harry sentiva che quel tocco lo srupiva e lo rendeva curioso tanto quanto lo accendeva di desiderio.
Louis gli posò le mani sui pettorali. Gli sfiorò i capezzoli con i pollici e lui trasalì di piacere. Lo afferrò per i fianchi e lo avvicinò ancora di più a sè, abbastanza da prendergli un capezzolo fra le labbra.

Il riccio gli conficcò le unghie nelle spalle per mantenere l'equilibrio mentre Louis gli succhiava e titillava i capezzoli, prima con la bocca e poi con le dita, li baciava finchè non divennero gonfi e doloranti.
Harry fece piccoli, rapidi respiri mentre lui continuava l'assalto ai suoi pettorali. Gli fece correre una mano sulla coscia e lo invitò a sollevarla, sistemandogli il piede sulla sedia accanto alla propria gamba.

Rafforzando la presa sulle spalle del liscio, lui abbassò lo sguardo e osservò Louis che faceva scivolare un dito dentro di lui. Udì un gemito di piacere, ma non era certo se fosse uscito dalle sue labbra o da quelle di lui.
Un secondo dito raggiunse il primo e il respiro di Harry si fece affannoso mentre Louis si muoveva dentro e fuori la sua entrata che si stringeva attorno alle sue dita.
Con la mano libera prima iniziò a massaggiargli i testicoli, stringendoli delicatamente, per poi iniziare a far scorrere la mano sul suo membro fino a quando trovò il ritmo di Harry, la sincronia perfetta che lo portò ai margini dell'orgasmo.

《Non riesco...》 gemette il riccio. 《Non riesco a stare in piedi.》
Louis rimosse le mani all'istante. Lo prese fra le braccia e lo portò nel suo letto, con un po di fatica.
Era buio lontano dal fuoco, faceva freddo.
Così si infilò prontamente sotto le coperte mentre lui accendeva dei mozziconi di candela.
In quel momento, Harry vide che la stanza era virile e molto elegante. Mobili in legno scuro contrastavano con il bianco delle lenzuola e dei tappeti. Ma quando Louis si portò accanto al letto e iniziò a spogliarsi, i suoi occhi colmi di apprezzamento non furono che per lui.



☆☆☆☆

Per la fine dello smut dovrete aspettare ahahah
Non odiatemi vi prego ahaha

Sappiate che il karma mi ha già punita per questo facendomi rovesciare una pentola d'olio bollente addosso.. e ora ho la gamba piena di ustioni.
Quindi siamo a posto ahahah

Alla prossima!
All the love as always xx
El

Sette Giorni In Prestito ~ [L.S.]Tahanan ng mga kuwento. Tumuklas ngayon