è reale vero?

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pov camila
sono qui tra le sue braccia, e non ho intenzione di lascarla neanche per un secondo;

la sento piangere e tremare - shhhh lolo...ci sono qua io...non temere...non ti lascio sola -

ed è la verità; non la lascerò sola; non ancora.

- camila io...- si stanca leggermente da me - ...ho così tante cose da chiederti - si asciuga le lacrime - non ora lolo...devi riposare...- annuisce - è reale vero? - i suoi occhi sono pieni di dolore - ...non sto sognando...o non è la droga giusto? non potrei sopportare l'idea che tu non sei realmente qui... -

sta davvero malissimo - sono qui...con te...guardami...toccami - le prendo la mano intrecciandola con la mia - sono reale...- mi accarezza dolcemente il polso per poi salire sul mio braccio arrivando al mio viso - percepisci il mio corpo? - s..si - ecco... non sono un allucinazione - le sorrido leggermente.

- grazie.. - mi sussurra -...per essere qua accanto a me - le sorrido abbracciandola di nuovo e lasciandole un tenero bacio sulla guancia;

i nostri volti sono così vicini da sentire il suo respiro caldo sul mio viso, passiamo lo sguardo dalle nostre labbra ai nostri occhi

lentamente si avvicina annullando ogni distanza;

il suo dolce sapore è mischiato a quello salato delle lacrime;

" no non posso, facendo così tradisco alex "

" non ce la faccio, non posso fermarmi, lei è qua dopo un anno che non la vedevo "

" fermati camila...sei stata male troppe volte per colpa sua...fermati " mi ripeto.

- lauren...- mi stacco - non posso - le sussurro - io...sono fidanzata - lei si stacca bruscamente da me;

- cos...cosa? - mi chiede con la voce strozzata dal pianto - ho una ragazza...- sospiro - a new york - annuisce - scusami...- tranquilla..riposati - si stende sul letto cercando di dormire;

io mi siedo in parte a lei accarezzandole i capelli.

non appena si addormenta torno in salotto da jason - come sta ? - mi domanda preoccupato - si è addormentata...- capisco...- che hai fatto all'occhio? - chiedo confusa notando un livido gonfio e violaceo- lauren...le ho rubato la bustina di droga in modo da non fargliela più usare...lei la voleva e io non potevo dargliela...così mi ha mollato un pugno in faccia - abbassa lo sguardo.

- cavolo mi dispiace - tranquilla...è tutto ok...io devo andare al lavoro...ci sono due camere libere destinate agli ospiti...scegli quella che preferisci - mi sorride uscendo dalla porta.

sospiro prendendo la mia valigia

" come ha fatto a ridursi così? chi è stato a farle così male ? " penso io.

cammino lentamente nella stanza in parte a quella di lauren gettandomi sul letto mentre mille domande affollano la mia mente.

don't let her go...again [sequel di omofobia] Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora