Capitolo 38.

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I giorni passano e lei continua a non esserci, ci sono io, io e le mie giornate monotone, io e l'alternarsi fra scuola e palestra, io e la mia voglia di lei, resto io e le mie notti insonni, io e i miei continui occhi lucidi e il groppo in gola, resto io a tenere aperta la chat per vedere se lei mi scrive. Resto io, io e basta. Il noi che ci eravamo costruite con tanta fatica non c'è più; restano le monotonie delle solite giornate trascorse a cercare di non pensare a lei, a tenermi impegnata, a stare in palestra per ore e ore così da tenere la mente in parte occupata anche se non funziona mai, perché mi vengono in mente momenti trascorsi con lei, parole dette, le videochiamate, i messaggi e tutto il resto, poi arrivo a casa, mi faccio la doccia, mi metto nel letto sotto le coperte e inizio a guardare film o semplicemente resto a letto sperando che tutto questo possa mai finire un giorno, altre volte aiuto mamma in casa, mi chiede in continuazione cosa ho e io con un semplice sorriso le dico nulla. Le mille promesse non mantenute, tutte le parole buttate via, tutto sparito. Alla fine tutti vanno a dormire e io resto da sola, con i miei pensieri, le mie mille paure che sono diventate reali, io e il vuoto che mi divora, io e il nulla, io e basta. Il più delle volte le passò seduta sul divano con mille coperte addosso perché ho freddo, guardo la TV, leggo, o semplicemente sono distesa e guardo il soffitto. A scuola negli ultimi due giorni non sono andata perché gli attacchi di panico si stanno facendo sempre più frequenti e ho paura.. A mia mamma gli ho detto semplicemente che non ho voglia di andarci lei mi fa stare a casa senza dire nulla anche perché non do fastidio, mi metto nel letto, sprofondo sotto le coperte a guardare i cartoni, quelli che prima non riuscivo a vedere perché mio fratello mi costringeva a momenti, ma che poi grazie a Francesca ho imparato ad amarli. Fra un po sono le vacanze di Pasqua, poi il mio compleanno. Tutti mi chiedono cosa voglio, con l'unico problema che ciò che voglio io non è qualcosa di materiale, a me basterebbe solo un abbraccio dato dalla persona giusta, così da stare bene e per un giorno vorrei solo stare bene.
Mamma: •Dai vestiti che dobbiamo uscire.•
Io: •No, esci tu. Io sta a casa.•
Mamma: •Ho detto vestiti che dobbiamo uscire. Dobbiamo andare a comprare il regalo per il tuo compleanno e le uova di Pasqua.•
Io: •Io ho detto no. Vai tu, tanto le uova sono quelle e per il mio compleanno dai anche senza regali, non ne ho bisogno.•
Una cosa in meno da rinfacciarmi poi. Dopo mille insistenze, capisce che non voglio uscire e se ne va, resto da sola a casa, odio stare da sola, ma odio stare anche in mezzo le persone.
Mi gira la testa..
Chiudo gli occhi, il respiro inizia a mancarmi, il groppo in gola inizia a bruciare, gli occhi si fanno Rossi e l'aria inizia a mancare, la nausea, male da tutte le parti, come tutte le santissime volte.
Cerco di pensare ad altro, prendo il cellulare, gioco un pochino, poi leggo, un po passa, ma comunque restano vari sintomi, questa cosa mi sta distruggendo fisicamente che mentalmente.. Non so più cosa fare!
È tutta una questione di abitudine credo, mi sono abituata alla sua presenza è adesso mi devo solo abituate alla sua assenza, e a tutto ciò che comporta. Non credo che sarò più la stessa dopo questo, non credo che riuscirei più a dare tutta me stessa a qualcuno dopo tutto questo. Questo amore mi ha cambiato, mi ha fatto capire cos'è di me stessa che prima non sapevo nemmeno, mi ha dato vita e poi me l'ha tolta, non credo passerà mai..

{Spazio autrice.
Oddio più di due mila visualizzazioni 😍 Bhe che dire, grazie. 😍

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