Capitolo 4. Arriva lei.

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Mia zia mi viene a svegliare, come sempre urlando. Io, come mio solito la guardo, sorrido e mi alzo per abbracciarla.
•Ti ha chiamato papà a quanto vedo• le dico andando verso la cucina e noto che papà ha portato la colazione e c'è qualcosina anche per me.
•No in realtà mi ha chiamato Luisa. Quando ho sentito che era qua sono corsa subito.•
E quando mai non L hai fatto. A me facevi aspettare ore prima di venire dalla nonna e anche io ti chiamavo appena arrivata.
Mi risparmio di risponderla, tanto subito dopo riprende a stare con Luisa. Sono le 11 e io sto facendo colazione quando fra un ora nemmeno dovrò mangiare un altra volta per pranzare. Un altra cosa che non mi piace di stare qua e che mangio come se non ci fosse un domani. È un continuo. Poi tutt'e le volte che vengo qui come minimo metto due o tre chili e già ne ho abbastanza dei miei.
Mia zia se n'è andata poco prima che ci mettevamo a tavola e ha detto che comunque sarebbe tornata la sera portando Alessia, sua figlia.
Dopo mangiato aiuto mia mamma a fare la cucina e pulire un po. Loro vanno a riposarsi e io Resto un po fuori al balcone sulla sedia da sdraio a guardare il bellissimo panorama che si vede da casa della nonna. Dal balcone della cucina c'è una vista stupenda, si vede il Vesuvio ed in infinita di case e paese addirittura poi in ultimo, come sfondo, ci sono le montagne. Dal balcone della camera invece si vede una montagna e basta. Si sera il panorama del Vesuvio e delle molteplici case è una meraviglia, un paesaggio da cartolina quasi.
Ieri sera sono andata a dormire tardissimo e stamattina mi sono svegliata presto, vado a riposarmi un po, dormo un oretta e mezza quasi dopo la sera i miei escono portandosi dietro anche mia sorella. Io rimango da sola a casa con la nonna. In quella casa che mi sembra così vuota. Così.. Non lo so. Vorrei sapere spiegare come mi sento ma non ci riesco mai. È un continuo non lo so.

Dopo un po arriva zia e con lei c'è sua figlia e lei.. Oddio lei è così.. Diversa?! Appena entra io Resto lì a guardarla come una scema, resto paralizzata, è la cosa più bella e pulita che avessi mai provato nella mia vita, era un insieme di emozioni inspiegabili appena la vidi, tutto aveva senso in un certo senso, tutto sparì intono e rimase solo lei. Lei e niente più. Si siedono e lei si mette lì vicino a me. Parlano di qualcosa che hanno fatto prima ma sinceramente non sto nemmeno ad ascoltare. La guardo e lei non se ne accorge e così impegnata a parlare al telefono che secondo me non si è accorta nemmeno che esisto, credo che sia proprio quello il momento in cui mi sono innamorata di lei, dei suoi occhi che al solo guardarli mi fanno perdere la testa, quel sorriso che dio mio è perfetto e fa sorridere anche me, ma sorridere davvero e non per finta, non è uno dei miei sorrisi forzati, finti, è un sorriso vero pieni di "felicita" credo, un sorriso vero, mi mancava stare così, stare così bene. Credo che proprio in quel momento mi sono innamorata di quelle labbra, che facevano venire voglia di riempirle di baci, di iniziarle a mordere e non staccarmi più.
Lei è lì seduta con una maglia blu a maniche corte e una borsa tracollo. Parlano di scritte e non so di cos'altro hanno fatto prima, ogni tanto dico qualcosa anche io senza senso, qualcosa che non mi ricordo nemmeno più. Io sorridevo, le parlavo, ma lei era troppo impegnata a messaggiare per pensare a me. Dopo un po che sono lì mi accorgo che da quando lei è entrata e si è seduta vicino a me ho smesso di pensare, ho smesso di sentirmi così sbagliata, non sento più quel vuoto che ogni volta mi divora, sto bene.. Per la prima volta dopo sempre sto bene. Io sto bene con lei qui..
Il tempo passa e Dopo non so quanto, troppo poco comunque se ne vanno.  
Resta..
Lei si gira, mi saluta e Vanno via, io rimango lì a come se tutto quel "stare bene" se ne fosse andato con lei. Rimango lì a pensare a lei e basta. Non mi ha rivolto poche parole, ma non mi interessa.
Lei era lì e io stavo bene.. Mi ha svuotato la mente, ora non c'è più nulla apparte lei.
Vado a mettermi nel letto, con la speranza di dormire un po' di più almeno stanotte, ma l'unica cosa a cui riesco a pensare è lei, Francesca. Ha qualcosa di diverso rispetto a tutte le altre persone.
Rimango così a pensarla, a immaginarla, per un bel po di tempo, poi così dal nulla mi addormentato..

Il tempo passa, ma tu non passi mai.Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora