Capitolo 27.

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•Rita, Rita, andiamo di là?• sento mio fratello chiamarmi, dormiamo sempre insieme, anche se a volte preferirei dormire da sola.. Stanotte come le altre volte non ho dormito, sono psicologicamente e fisicamente stanca di tutto questo, Sento delle urla provenire dalla cucina, papà..
Urla come suo solito, dice cose orribili..
•Vieni qui abbracciami• Dico a mio fratello, lui si mette a piangere perché non vuole abbracciarmi. All'improvviso trema dalle forti urla.
•Non è buona a niente, è sbagliata, lo dico io che non doveva nascere. E tu gli vai a pagare la palestra pure.• Si sta riferendo a me, mamma non risponde, come suo solito quando si tratta di me non dice mai nulla..non mi difende mai, sa benissimo che io non posso dirgli nulla, ma lei nemmeno fa nulla.
•Vedi di parlargli tu perché io non ci voglio avere nulla a che fare, è normale che preferisco Luisa a quella cosa così sbagliata.• dopo una cosa così preferisco non ascoltare più, le cose continuano fino a quando lui non esce sbattendo la porta. Mio fratello si alza e corre in cucina da mamma, si mette sul divano sotto le coperte, dato che ha la febbre, inizia a guardare i paw patrol, una volta io e Francesca siamo state quasi un ora a parlare di quel cartone.. Francesca, da ieri sera non la ho sentita più, mi ha detto che voleva andarsene, e lo ha fatto, è sparita. Mille promesse buttate via, aveva promesso di restare e se ne è andata, aveva promesso che avremmo superato tutto insieme e adesso mi ritrovo qui da sola con gli occhi che mi bruciano e quel maledetto vuoto che mi sta mangiando viva.
•Rita voglio il latte• mi dice mio fratello e senza dire nulla inizio a fargli il latte. Mamma cerca di aprire un discorso, ma ha subito capito che voglia di parlare non ne ho.
•Papà ha detto che preferisce me a te• dice mia sorella, e io con tutta l'indifferenza possibile dico: •Lo so, l'ho sentito•.
Dopo dieci minuti mia mamma e mia sorella se ne vanno, mamma la deve accompagnare a scuola e io devo restare a casa a badare a mio fratello. Dopo che gli ho dato la bottiglia di latte, inizio con il mettere in ordine le camere, metto le cuffie nelle orecchie e ascolto la musica, cerco di cambiare canzone ma man mano che passano le canzoni sempre lì arriva, quella canzone, la metteva tutte le volte che ci vedevamo per videochiamata..
Finisco di pulire presto e mi distendo sul letto, non mi sento bene, e da ieri che sto così.
Ieri pomeriggio verso le 4 sono andata in palestra e mentre mi allenavo mi sono sentita male, dopo un quarto d'ora che ho iniziato mi sono dovuta fermare, avevo la testa che mi girava, sarà perché non mangio abbastanza.. Poi sono andata negli spogliatoi, mi sono cambiata e sono uscita fuori, sono stata un po' la, quando sto così male mi basta chiamarla per far passare tutto, ho provato a chiamarla due volte ma andava a segreteria, dopo cinque minuti più o meno mi arriva un messaggio suo: ~Tu adesso. Chiamami.~.
In quel momento non sapevo se ero più felice o più agitata.
La chiamo e dopo due squilli risponde, ma non parla..
Io: •Hey•
Francesca: •Hey•
Io: •Dimmi•
In quel momento mi viene da tossire
Francesca: •Hai fumato?•
Mi conosce abbastanza questa ragazza.
Io: •Perché?•
Francesca: •Hai fumato?•
Io: •Si•
Francesca: •Perché?•
Io: •Tutto questo non mi piace.•
Francesca: •Tutto questo cosa?•
Io: •Ti stai allontanando e ogni secondo che passa ho sempre di più l impressione di perderti.•
Non mi risponde.. Stiamo qualche secondo così in silenzio.
Francesca: •Adesso possiamo chiudere?•
Io: •Perché?•
Francesca: •Perché si.•
Io: •Al posto di fare così dimmi a cosa ti passa per la testa.•
Francesca: •Non mi piace cosa ti causa il fatto che io non stia con te•
Io: •Resta allora•
Lì non risponde e capisco che ha davvero preso in considerazione l'idea di andarsene, in quel momento mi sono sentita morire, togliermi anche quel poco he mi era rimasto.
Francesca: •E meglio se attacco•
Io: •Si è meglio..•
Appena chiudo la chiamata scoppio in lacrime, chiederle di restare sarebbe stato inutile, non sarebbe rimasta e comunque sia non posso chiederle io di restare, per quanto possa mancarmi, per quanto tutto questo mi faccia schifo, per quanto senza di lei nulla ha senso, né io e tantomeno tutto il resto, non posso chiederle di restare. Ieri sera infatti sono arrivata a casa distrutta e non so nemmeno io come adesso stia qua distesa sul letto, mi viene l impulso di chiamarla, ma non posso..
I miei tornano da fare la spesa, papà cerca di parlarmi, ma non lo guardo nemmeno in faccia, non vado mai bene, non vado a bene a me, a loro, a lei. Non vado bene mai.
Papà va a prendere Luisa a scuola, io aiuto mamma a cucinare..

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