Capitolo 36.

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Finito di scrivere là lettere, mi accorgo che ho gli occhi pieni di lacrime, la gola brucia, e ho solo voglia di piangere. Vorrei solo lei. Lei qui. Tutte cose già dette, ridette, è strano ridette. Lei sta bene senza di me, non parliamo e lei non mi cerca e io come un idiota entro su Whastapp solo per vedere se lei è online o no, e ogni volta spero che mi abbia scritto. Per lei ho lasciato tutto e tutti, mi sono messa in dubbio, ma comunque non è bastato. Le lacrime iniziano a scendere, senza nemmeno che io me ne renda conto, cerco di coprirmi il viso, odio stare così, sono stanca di stare così, non voglio stare male. Prendo il foglio dove ho scritto la lettera, lo strappo e lo faccio in mille pezzettini, e lo butto, sono arrabbiata. Arrabbiata con me stessa, non dovevo dargli tutta quella libertà, non dovevo buttare giù quei muri solo per lei. Non dovevo per poi ridurmi così. Le lacrime continuano a scendere, ormai non c'è più verso di fermarle, mi siedo sul divano, mi rannicchiò e prendo la coperta che c'è sul cuscino e me la metto sulle spalle, fissò il vuoto, i pensieri ormai non ci sono più, non c'è nulla a cui pensare, non c'è nulla da fare, non c'è nulla a cui aggrapparmi pur di un attimo di felicità. NULLA. Le notti sono lunghe quando non dormi, quasi interminabili. Dopo che mi sono calmata un attimo finisco di mettere in ordine la tavola, e torno nel letto, che ormai è diventato freddo, mi porto le coperte fino a sopra la testa, addosso ho la felpa, non l'ho tolta perché ho troppo freddo. Fra un po si dovrebbe svegliare mamma, io faccio finta di dormire, non posso fare in modo che mi veda. Non deve, l'altro giorno ha detto che mi vede stare meglio, e poi mi farebbe mille domande e non mi va. Mi giro verso il muro così che lei non mi vede mentre chiude la porta. Sono le 5 e mancano ancora un ora a quando mi suonerà la sveglia e le andare a scuola, una volta che mi accorgo che mia mamma se ne è andata prendo il cellulare e inizio a leggere, io adoro i libri cartacei, solo che non ne compro anche perché i miei continuano a dire che sono soldi buttati via anche perché poi una volta che li hai letti poi non te ne fai più nulla, ma loro non capiscono della bellezza che ci sia nello sfogliare le pagine di un libro mentre lo leggi, quel gesto anche così semplice ti regala qualcosa di unico. Inizio a leggere un po, così che forse il tempo passerà un po più velocemente. Dopo poco che si è alzata mia mamma anche papà si è svegliato, si preparano e verso le 5:40 se ne vanno a lavoro, decido di alzarmi così almeno posso prepararmi con calma, decido di lavarmi, la nottata è stata piuttosto lunghina è una doccia forse mi farà stare meglio, faccio una cosa abbastanza veloce dato che mi sono lavata anche la sera prima, mi vesto con leggins nero, top nero e la camicia a quadri nera e rossa, mi lavo i denti, dato che ho abbastanza tempo decido di truccarmi, di fare qualcosa di più elaborato, così da nascondere un po' le imperfezioni del viso, le occhiaie che si stanno facendo sempre più evidenti da quando non dormo o la mia pelle chiarissima, finito di truccarmi passo ai capelli, li sciolgo e a testa in giù li spettino un po, mi è rimasto ancora un bel po di tempo e decido di mettere in ordine, sveglio mio fratello e mia sorella come tutte le mattine e li faccio preparare, così nel frattempo metto in ordine anche i loro letti. Una volta pronti andiamo giù, dove li accompagnò da mia nonna, così che io poi posso andare alla fermata.

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