Capitolo 5: Incontri curiosi

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Non appena varcai la soglia della nostra nuova casa confermai il mio pensiero: questa non era una casa ma una villetta!
All'entrata ti ritrovi un salone enorme con due divani bianchi che circondano un tavolino su cui è posto un televisore enorme a schermo piatto. Nella parete di sinistra c'è una libreria in legno vuota con degli scomparti a cubo di varie dimensioni. Nella parete centrale invece ci sono alcuni quadri di varie dimensioni che sono sicuro avrei tolto per metterci le foto di Sophia e una foto centrale di Savannah. Il salone era dipinto interamente di un color panna.
Ritrovandomi al centro della stanza mi girai poi indietro e vidi un altra stanza che era la cucina, stanza comunicante con il salone. Entrai all'interno di essa e la vidi in tutto il suo splendore. Era una cucina componibile fatta interamente con il legno. Dotata di tutte le comodità compresa la lavastoviglie. Questa stanza invece era dipinta interamente di bianco ma aveva il perlinato (per chi non lo sapesse sono tavole fini di legno che vengono utilizzate per far si che l'ambiente si scaldi e per evitare che il muro si sporchi).
Torno in macchina ricordando di essermi dimenticato Sophia in macchina. Attraverso quel bellissimo giardino che è costernato di fiori e erbetta fine verde. Il primo pensiero osservando ciò che mi circonda è che nelle belle giornate io e Sophia le passeremo qui.
Una volta presa Sophia tornò in casa la sistemo sul divano e successivamente mi accingo a scaricare la macchina da tutti i bagagli così ché domani potrò dedicarmi interamente a sistemargli e a cercare una babysitter per la mia bambina.
La prima cosa che faccio è sostituire quegli orrendi quadri con le foto di Sophia e di mia moglie. Successivamente mi recò al piano superiore dove trovo 4stanze: un bagno e tre camere da letto. La porta a sinistra entrando nel corridoio mostra una stanza di medie dimensioni con un colore giallo pastello alle pareti. È dotata di due finestre e una porta finestra che da ad un balcone nel quale si puó godere di una buona visione di Sidney. Sarà perfetta per Sophia.
Continuando sulla sinistra del corridoio c'è un altra stanza la quale ha una camera da letto matrimoniale con mobili di stile moderno. Anch'essa è di medie dimensioni ma è dotata di un bagno in camera.
Le altre due stanze si trovano a destra del corridoio e una è una camera da letto arredata mentre l'altra è un bagno.
Sistemo tutta la roba di Sophia in quella che diventerà la sua stanza e mi preparo per uscire a fare un po di spesa visto che il frigo è interamente vuoto.
Dopo un ora all'incirca prendo il marsupio e ci infilo dentro la bambina e mi dirigono a piedi verso un supermercato consigliatomi da Mark, il mio migliore amico.
All'interno del supermercato tutte le donne o quasi tutte non fanno altro che guardare Sophia con ammirazione e me con pena. Addirittura alcune le sento dire "povero ragazzo deve essere disperato e solo. Dovrà occuparsi di quella creaturina da solo e non credo possa esserne capace"
Afferro tutto ciò che può servirmi velocemente e mi dirigo alla cassa in modo da pagare e andarmene velocemente. Purtroppo però con la fretta vado a sbattere contro una signora anziana.
"Ma stia attenta e guardi dove va!" la signora mortificata mi risponde "mi scusi giovanotto io non volevo venirle sopra. Ma che bella bambina che ha! Sembra un angelo"
"No sono io che le devo delle scuse. Comunque la ringrazio ma sono sicuro che mia figlia sia un angelo" la signora mi sorride affettuosamente e mi porge la mano
"Piacere io sono Margaret Lee ma può chiamarmi semplicemente Maggie. Abito qua vicino di fianco a una villetta che sembra essere stupenda anche dentro."
"Erik, io sono Erik. E credo di sapere chi ci abiti la dentro. Sono io il nuovo affittuario."
"Oh ma è fantastico! Allora appena può passi da me che scambiamo due chiacchiere. Sa, io sono vedova e vivo da sola già da un po quindi la compagnia mi fa piacere." Non appena mi comunica che è vedova mi si stringe il cuore e in men che non si dica mi torna in mente che lo sono anche io ma nn riesco ancora a realizzarlo. Dunque saluto la signora maggie velocemente e scappo dal supermercato. Una volta uscito di li lasciai che le lacrime scorressero liberamente.
Arrivai a casa velocemente e entrai poggiando la spesa sopra il tavolo. Sophia aveva iniziato a piangere da un po, era ora di mangiare per lei e si sentiva anche un certo odorino, segno che bisognava anche cambiarla. Mi affrettai a preparare il latte e a cambiarla mettendole anche una tutina di colore lilla. Era una delle prime tutine che acquistammo con Savannah non appena seppe che era femmina.
La misi nel divano in modo che non cadesse e salì al piano di sopra a montare la culla, il fasciatoio e l'armadio di Sophia. Mi sembrava di essere tornato indietro nel tempo a quando gli acquistai solo che allora c'era ancora l'amore mio. Con malinconia e tristezza inizio a darmi da fare. A fine giornata sono distrutto, dopo essermi occupato di Sophia vado dritto a letto senza neanche guardare che ora possa essere.
La mattina seguente non appena termino di sistemare casa, la signora Maggie viene a trovarmi nonostante non voglia vedere nessuno, il senso di educazione mi spinge a riceverla.
"Salve giovanotto, ti ho portato delle ciambelline e un piccolo pensiero per quell'angelo di tua figlia. A proposito come si chiama?"
"Buongiorno signora Margaret. La ringrazio del pensiero ma nn doveva disturbarsi. Comunque Sophia." La faccio accomodare e visto che mi sembra una brava persona penso che le chiederò se può badare a mia figlia per un paio d'ore mentre lavoro visto che ancora non conosco nessuno.
"Oh è un nome bellissimo! E ora dorme?? Sa volevo darle un bacio prima di andare via"
"Si, in questo momento dorme ma non si preocupi a breve si sveglierà per mangiare."
"Bene allora credo che aspetterò. Questa casa è ancora meglio di come mela ero immaginata, accidenti!" la vedo osservare le Pareti della cucina e entrare in salone per poi soffermarsi a guardare la foto di Savannah. Spero non mi faccia domande su di lei, non riuscirei a parlarne tranquillamente.
"Questa ragazza è davvero bella. Se non sono indiscreta, chi è?" Appunto come non detto e ora che le dico per sviare il discorso??
"Oh..em..lei è MIA moglie, Savannah."
"Accidenti è bellissima e somiglia tanto a Sophia" mi viene da sorridere, ma mi rendo conto che il mio è un sorriso tristissimo e a testimoniarlo e proprio la signora maggie che mi guarda con un moto di compassione. Come se capisse quello che sto provando. Infatti non mi chiede più nulla a riguardo e inizia a farmi domande sul perché io sia a Sidney, che lavoro faccio, quanto ha Sophia...
"A proposito sinora maggie io volevo chiederle un favore. Lei mi sembra una brava persona e dotata anche di una certa esperienza con i bambini. Posso chiederle se è disposta a tenere Sophia un paio d'ore al giorno in settimana così da poter sbrigare del lavoro in azienda? Ovviamente la pagò"
" ne sarei molto felice! Certamente lo farò molto volentieri non preoccuparti. E non ne voglio dei soldi a me piacciono i bambini. Sa io mi sono sempre occupata anche di Melanie mia nipote. Vede lei è una ragazza adorabile. Un po cocciuta ma bravissima. Adesso studia all'Università, scienze della formazione. Anche lei adora i bambini e ci sa fare con loro." non so perché ma quando inizia a parlarmi di sua nipote mi suscita un po di curiosità nel volerla conoscere ma il pianto di Sophia mi distoglie da tutto ciò che ho in testa e mi occupo unicamente di lei.
Per il resto della giornata mi occupo di sbrigare tutto il lavoro arretrato interrompendo solo nei momenti in cui Sophia mi richiede la sua attenzione.

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