Chapter 46. Il compleanno di Alex

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Finalmente, io ed Alex avevamo detto ai nostri amici dell'esistenza della nostra relazione. Lei non aveva avuto problemi a presentarmi a Xavier e agli altri amici scienziati e anche ad Arizona, alla quale mi ero presentata durante una chiamata via Skype, scusandomi con lei per averla odiata quando l'avevo vista insieme ad Alex. Con i miei amici avevo avuto qualche difficoltà ad introdurre l'argomento, soprattutto per Nicky e per gli altri Matematici del gruppo, perché alla fine per loro era stata la professoressa Vause fino a qualche settimana prima, mentre ora la stavo presentando come la mia fidanzata. Dopo la sorpresa iniziale la presero tutti molto bene, anzi, alla fine di quella serata di fine febbraio, Nicky se ne uscì anche con una battuta : "Ma guarda! Ti facevi la prof alle nostre spalle!", disse ridendo e ovviamente avendo l'accortezza di non farsi sentire da Alex.

La presentai anche a Norma e Red, invitandola una sera a cena nel mio appartamento. Dopo cena, quando Alex era tornata a casa e Norma e Nicky erano già nelle loro camere, Red mi fermò in cucina, per parlarmi.

"Adesso capisco perché non volevi che Nicky lo venisse a sapere", mi disse.

"Non potevo dirti che mi ero innamorata della nostra prof!"

"Già, anche se è la storia più vecchia del mondo. Ma a loro, ai tuoi compagni di corso, hai detto la verità?"

"Che verità?"

"Che la storia va avanti ancora prima di Larry"

"Certo che no! Ho detto che il nostro amore è sbocciato all'esame orale di geometria"

"E se la sono bevuta? Chissà, quanto eros in una formula!", mi disse ridendo.

"Guarda che per noi potrebbe essere vero!", e mi misi a ridere pure io.

"Sono contenta per te, Piper. Finalmente i tuoi occhi hanno ricominciato a sorridere come la prima volta che mi hai parlato di lei"

"Sì, sono davvero molto felice di poter costruire qualcosa insieme ad Alex. Non dico che sarà tutto rose e fiori ma dico che mi piace l'idea di poter affrontare il mondo insieme a lei"

"Allora credo che sia la persona giusta"

"Lo credo anch'io, ma ho ancora paura a dirlo"

"Non sarebbe normale non averne"

Le uniche persone che non avevano ancora visto Alex erano i miei genitori. Avevo accennato qualcosa di lei a loro, ma non avevo avuto un riscontro positivo, quindi avevo deciso di mettere a tacere la questione e di posticipare il loro incontro.

Alex mi aveva parlato della sua famiglia, o meglio, di sua madre, perché suo padre le aveva abbandonate quando lei era ancora una bambina e quando aveva scoperto chi fosse, l'aveva cercato e quando si era presentata davanti casa sua, le aprì un uomo sulla cinquantina completamente ubriaco e quando lei aveva detto di essere sua figlia, lui aveva cominciato ad inveirle contro, che non aveva soldi e che non capiva cosa ci facesse lì. Così, con le lacrime agli occhi scappò via e decise di non ritornare più in quella casa e di continuare a credere di non avere un padre. Anche lei aveva parlato di me a sua madre, che era molto contenta della notizia che sua figlia avesse finalmente una relazione stabile, ma siccome abitava lontano, saremo andate a trovarla appena il tempo e l'università ce l'avessero permesso.

Il 7 Marzo era il compleanno di Alex. La portai a cena in un ristorantino che mi aveva consigliato Merida, poco lontano da casa sua. Era davvero un locale piacevole e anche ad Alex piacque molto. Alla fine della cena, prima di lasciare il ristorante per andare da Pitt dove ci aspettavano Merida, Kieran e altri amici, le diedi il mio regalo. Le porsi una piccola scatolina ricoperta di stoffa. Alex l'aprì e sorrise.

"Oh Piper, non dovevi"

Le avevo comprato una collana con un ciondolo a forma di "A", dove alla fine si trovava un piccolo punto luce.

Uscite dal locale la guardai e le dissi : "Buon compleanno Alex" e le diedi un bacio. Mi prese a braccetto e ci incamminammo verso Pitt.

Arrivate, Alex fu accolta da un sonoro "Buon Compleanno!" compreso di applausi da tutto il locale, dal momento che Merida, Nicky e gli altri avevano praticamente urlato. Per l'occasione, i ragazzi le avevano regalato una maglietta rossa con sopra un grosso pi greco, mentre Pitt offrì un giro da bere a tutti noi. Alex era estasiata da tutto quell'affetto nei suoi confronti.

Seduti al tavolo a ridere e a scherzare, non mi sembrava vero che stesse accadendo tutto quello. Così, ad un certo punto, mi allontanai dal tavolo, mi avvicinai al bancone e mi misi ad osservare i miei amici da lì. Guardavo Alex mentre scherzava con loro, guardavo Jack mentre cercava di farla giocare a freccette, togliendola dal monopolio di David con il quale stava discutendo da più di quindici minuti su qualcosa riguardante lo spazio, il tempo e qualche astrusa teoria. Spostai il mio sguardo su Merida, che nonostante non fosse ancora sicura al cento per cento del nostro rapporto, aveva cominciato ad accettare Alex, a parlarle, a ridere con lei. Stavo lì, a pochi metri di distanza da loro e pensavo che non potevo essermi scelta una famiglia più bella. Ad un certo punto, Alex cominciò a guardarsi intorno, come se stesse cercando qualcosa e capii che stava cercando me. Sorrisi, ma non mi avvicinai al tavolo, volevo che mi vedesse lei, che mi trovasse. Lo fece qualche secondo più tardi. Quando mi vide mi sorrise e mi disse, con la voce un po' alta per farsi sentire in mezzo a quel baccano : "Piper! Cosa fai lì^ Vieni qui!". "Arrivo! Prendo due Baileys!", dissi. Presi i due bicchieri e mi avvicinai al tavolo. Andai vicino ad Alex e le misi un bicchiere davanti mentre mi metteva un braccio intorno alla vita, dicendomi in un orecchio : "Questo è il compleanno più bello della mia vita! Grazie!", e mi diede un bacio sulla guancia.

Si era ormai fatta mezzanotte e qualcuno dei nostri amici se n'era già andato. Stavo salutando Nicky ed il suo fidanzato, che era venuto a trovarla quel giorno e si era unito ai festeggiamenti per Alex.

"Ciao Piper, grazie per la serata. Ci vediamo a casa?"

"Grazie a voi Nicky! Mmm, no, credo che dormirò da Alex stasera"

"Ah! Vuoi continuare il suo compleanno sotto le lenzuola?"

"Nicky!", mi misi a ridere e le detti uno schiaffo sul braccio e si mise a ridere anche lei.

"Eh insomma! Io non so se le hai fatto un regalo ma questo potrebbe essere un... ma guarda chi si vede!", il suo sguardo si era spostato da me a qualcosa che si trovava alle mie spalle.

Mi voltai, ancora con il sorriso per quello che mi aveva detto Nicky, ma questo se ne andò appena vidi chi era arrivato.

"Ciao Nicky! E' da un sacco che non ci vediamo!"

"Assolutamente!", disse Nicky dandole un bacio. Poi, lei, la donna che Nicky aveva salutato, si voltò a guardare me.

"Ciao Piper!"

"Ciao Stella"

Just a girl in a bar || WATTYS2016Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora