Thirtyone: Talk with me, please.

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Harry chiuse la porta e si girò verso di me.

"Io ti ho parlato di me però, ti ho detto la mia storia, tu no" disse avvicinandosi a me.

Io portai le mani tra i miei capelli e urlai:" È diverso Harry! Se solo sapessi la mia storia, se solo potessi capire!" Urlai con tutta la mia voce piangendo.
"Io non potrò capirti, ma almeno fammi provare" disse avvicinandosi a me, appoggiò una mano sul mio braccio e, per la prima volta, non ebbi paura del suo tocco.

Lo guardai negli occhi, in quegli occhi di color smeraldo e mi fidai di lui.

Così mi misi seduta a terra ed iniziai a raccontare. Per un primo momento Harry rimase in piedi poi si sedette al mio fianco ed io poggiai la testa sul suo petto perdendomi nei ricordi.

Raccontai di quanto mia madre mi amasse, di che donna fosse. Raccontai di mio padre, delle minacce che subì. Raccontai del mio stupro, raccontai dell'accordo, raccontai la mia vita prima di lui, prima di Lily, la vita di Sofia.

Quando finii, scese tra di noi un silenzio che però era confortante. Avevo appena detto tutta la verità, completamente. Ora non avevo più segreti con lui, come lui non ne aveva più con me.

"Grazie" sussurrò accanto a me. Sorpresa dalle sue parole, mi sposati appena da lui per poterlo guardare negli occhi.

"Grazie? Per cosa?" Chiesi senza capire.

"Grazie per avermi raccontato tutto, per aver distrutto questo muro che c'era tra noi, grazie" disse con voce roca senza mai staccare lo sguardo dai miei occhi.

"Quindi non sei arrabbiato con me perché non ti ho detto chi fossi davvero?"

"No, perché come hai detto tu, ho conosciuto la vera te, certo non ho conosciuto la tua storia, ma certe volte non serve. Comunque possiamo risolvere ricominciando tutto daccapo, ti sta bene?" Chiese avvicinandosi appena a me.

Io mi limitai ad annuire e sul suo viso comparse un sorriso, uno splendido sorriso.

"Piacere, io sono Harry, Harry Styles" disse porgendomi la mano.

Io strinsi la sua mano e dissi "io sono Sofia" sorrisi dopo aver visto uno dei suoi sorrisi più belli.

"Sofia eh? Che bel nome! Da dove vieni? Italia, Spagna?" Disse ridendo prendendomi chiaramente in giro.

Io seguii la sua risata fino a quando posai le braccia intorno al suo collo e vidi il suo sorriso scomparire. Lui iniziò ad avvicinarsi, lentamente ed io potei sentire il suono del battito del suo cuore che aumentava al diminuire le distanze tra noi.

Sentivo il soffio del suo respiro sulle mie labbra e stavo chiudendo gli occhi pronta per assaporare quelle sue magnifiche labbra quando sentii sussurrare:" cosa vuoi fare? Ci siamo appena conosciuti! Almeno offrirmi una cena prima!" E si alzò andando in cucina.

Rimasi sorpresa da quelle sue parole, ma velocemente mi ripresi e mi alzai.

Allora è così Harry? Vuoi giocare? Bene, giochiamo.

Quando entrai in cucina lo trovai intento a preparare la cena, così dissi:" hai ragione, tu sei un bravo ragazzo che non si approfitterebbe mai di una ragazza innocente che nemmeno conosce". Cercai di usare la voce più sensuale che avessi, poi mi avvicinai a lui e posai le mani sulle sue spalle, accarezzandole leggermente, le abbassarsi fino ad arrivare all' orlo della maglia. In quel momento, fermandosi, sentii che i movimenti di Harry si fermarono, così capii che stavo facendo la cosa giusta.

Così continuai ed infilai le mani sotto la sua maglietta, accarezzandole gli addominali che si inseriscono quando li sfiorai. Portai le mani sul suo petto, poi le riabbassai sulla sua pancia fino ad arrivare alla chiusura dei suoi pantaloni. Rimasi ferma per qualche secondo, fino a quando non tolsi le mani affermando:" peccato, sarebbe stato divertente". Mi girai soddisfatta, con un sorriso sulle labbra, stavo andando via quando mi sentii prendere per i fianchi fino a ritrovarmi come un sacco di patate sulla sua spalla.

Scoppiai a ridere e continuavo a farlo mentre lui mi portava su per le scale, fino ad arrivare alla sua camera da letto.

Lì mi lasciò sul letto e continuavo a ridere quando lui, avvicinandosi a me sussurrò:" smettila di ridere e baciami". Volevo continuare con quello stupido gioco, ma non avevo voglia di ritardare ancora il momento del bacio tanto atteso.

Così tra le risate, finalmente le labbra di Harry si posarono sulle mie e potei assaporarle. Harry porto una mano sulla la mia guancia, mentre l'altra la posò sul mio fianco, facendo ribollire la mia pelle.

Dal mio canto, approfondii il bacio, facendo scontrare le nostre lingue mentre tolsi la maglia di Harry. Il bacio era sempre più approfondito e tutti e due volevamo disperatamente di più. Fu quando Harry spinse i suoi fianchi contro i miei, quando sentii il rigonfiamento nei suoi pantaloni spingere su di me, che decisi di agire.

Lo liberai velocemente da quella costrizione e lui mi libero della maglietta e dei pantaloni. Harry cominciò a baciarmi sul collo, poi scese sul seno, sulla pancia fino ad arrivare all' orlo delle mie mutandine.
A quel punto, dopo essersi sfilato i boxer e dopo aver sfilato le mie mutandine, finalmente fummo una cosa unica, e il nostro amore ci fece unire e diventare una cosa unica.

Quella sera mi addormentai tra le sue braccia e fu la sera più bella della mia vita.

Prima di addormentarmi, Harry tra baci e carezze, credendo che non potessi sentirlo, sussurrò al mio orecchio:" grazie Sofia, grazie di avermi salvato dall'oscurità", ma io lo avevo sentito e le sue parole mi avevano riempito il cuore.

Grazie a te Harry, grazie di avermi fatto tornare me stessa.

***************

ECCOMIIIIIIIIIII

LALALAL DOPO TANTO TEMPO SONO QUA AHAHAHAH
IO VI AMO PERCHE MI SOPPORTATE E SUPPORTATE.

Comunque ancora non siamo alla fine am ci stiamo avvicinandoooo.

P.s. Sto revisionando la storia e correggendo tuttooooo. Quindi tra un po' vedrete la storia perfetta *-*

Ciao ciaooooo

Sofia :*

Princess ||Harry Styles #Wattys2016Where stories live. Discover now