4. I'm not alone

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Non la conoscevo, doveva essere la sorella di Amy.

I suoi capelli biondi erano ondulati e aveva dei leggeri boccoli. La prima cosa che notai furono i suoi occhi azzurri e le labbra rosee, poi la ragazza si notò che la stavo osservando e orientò un leggere sorriso.

"Ciao Alexa, lo so che mi stai ascoltando." Sentii un grosso grumo scendermi in gola, quasi a farmi soffocare. "Sì, sono la ragazza che stai fissando e sì, sono una pantera nera mannara come te. Sono venuta a Beacon Hills, perché sapevo che c'eri tu. Voglio aiutarti." Quelle parole penetrarono profondamente nella mia mente.

Non sapevo cosa dire, cosa pensare...

"Mi chiamo Kendra Sanchez" furono le sue ultime parole, perché poi se ne andò con Amy.

***

«Oh! Credo che dovrei proprio tagliarmi i capelli» disse mio padre mentre si osservava allo specchio.

Era giunta la sera e attraverso il vetro della finestra sentivo il sibilo del vento che scuoteva le fronde degli alberi, ero ancora scossa per la sorella di Amy, continuavo a pensare che non fosse l'unica e che forse grazie a Kendra, avrei incominciato ad imparare a trasformarmi; pensavo di essere pronta, ero stata un anno senza utilizzare i miei poteri - forse era passato più tempo - ma ora era giunto il momento di imparare ad usarli per aiutare mio fratello, mio padre e i miei amici.

La voce di mio padre mi fece distrarre dai miei pensieri e così ci preparammo per andare alla centrale di polizia. Indossai jeans e camicia, lasciai i capelli sciolti e risi nel vedere Stiles in difficoltà nell'allacciarsi i lacci delle scarpe. A volte mi sembrava di essere io la sorella maggiore.

Giunti alla centrale papà diventò un po' nervoso a causa del suo appuntamento e continuava a lamentarsi dei suoi capelli. Ero contenta per lui, papà si doveva distrarre un po' dal suo lavoro.

«Papà, c'è chi alla tua età sarebbe ancora felice di avere i capelli da tagliare!» Gli diedi una pacca sulla spalla cercando di farlo rasserenare, ma fu tutto inutile perché Stiles era capace a infondere ansia anche ai Santi. Lo osservava insistentemente e faceva mille domande.

«Penso che stia benissimo» la voce di Scott sopraggiunse all'improvviso.

«Grazie mille, figlio che avrei dovuto avere» fu la risposta di papà verso Scott.

Poi riacquistò l'ansia che gli aveva donato mio fratello. «Ma che sto facendo? E' una pessima idea!» Si allargò un po' la cravatta, con un atteggiamento nervoso.

«Ehi papà, tranquillo è solo un appuntamento» lo tranquillizzò Stiles. «Okay? Beacon Hills non imploderà se esci con una donna o con un uomo» aggiunse.

«È una donna, Stiles» gli disse mio padre ridendo. «È una donna molto bella.»

«A proposito, quale bella donna?» pretese Stiles.

«Non sono affari tuoi... anzi, vostri» affermò guardando sia me sia Stiles, ma anche Scott.

«Voglio saperlo» dissi sorridendogli.

"Stilinski!"

Si sentì qualcuno urlare.

Uscimmo tutti dall'ufficio di mio padre. Era Donovan, un ragazzo che era stato beccato più volte a fare degli atti di vandalismo, che mio padre conosceva perché era il figlio di un suo ex collega. Donovan stava per essere portato in carcere, era infuriato e cercava di liberarsi dai due agenti che lo trattenevano.

«La ucciderò!» sbraitò contro mio padre.

«Donovan...» disse mio padre, guardandolo, «se pensi di spaventarmi... ricorda che è tutto scritto nel tuo questionario per la gestione della rabbia.»

To Hell And Back | Teen Wolf 5 A&B [In Pausa]Where stories live. Discover now