Capitolo 13

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Non so spiegare il motivo per cui ho scelto la celebre composizione di Yiruma, River Flows in You, come mia sveglia: in fondo il suono dovrebbe essere insopportabile e così frastornante da farci venire immediatamente voglia di saltare giù dal letto e spegnerla. Ma questo non è il mio caso. Se già al mattino sento una musica irritante figurarsi in che condizione saranno ora delle 10 di sera. Mi stiracchio e mi giro verso Davide, mantenendo le sue mani sui miei fianchi.

"Buongiorno farfalla- mi dice con uno sbadiglio- dormito bene?"

"Non hai idea di quanto tu mi sia mancato- mi accuccio sul suo petto facendo le fusa come un piccolo gattino- Perché non può essere sempre così?"

"Silvia..."

Dieci minuti dopo siamo entrambi nutriti e vestiti. Salutati i miei genitori usciamo con calma, arrivando comunque in orario al campus. Non sopporto essere in ritardo.

Simone parla prima con Davide poi con me ricordandomi che io e Matteo dobbiamo chiarire alcune cose con lui. Ottimo, chissà che abbiamo combinato.

Corro da Giacomo ed inizio a scusarmi, anche se lui si limita a dirmi di stare tranquillo e fare battute pessime per farmi ridere. Adoro.

MATTEO'S POV

"Ascolta Mat io sono sfinita da questa situazione. Okay, io amo il sesso con te e va bene, ma la nostra relazione non può andare avanti così! Passi più tempo con quella sciatta della capo-squadra che con me! Non ti ho mai chiesto nulla perché so che da te non ci si deve aspettare nulla! Non ti ho chiesto di ricordarti i nostri anniversari, il mio compleanno, di baciarmi sotto la pioggia o di essere dolce e romantico! Ti ho chiesto solo di vivere con te quello che sarebbe, nella tua maniera perversa, una relazione!- fidanzata sclerata alle 7 del mattino, cosa voglio di più dalla vita?- Dio mio e almeno guardami, porca puttana! Vai in discoteca e baci mezzo mondo, non sei geloso, non mi stai affianco, se l'ultima persona su cui posso contare se sto male, mi lasci sempre sola!- mi sposta il lenzuolo, come se questo potesse rendere interessante ciò che mi sta dicendo- Matteo non possiamo andare avanti così! No! Io voglio una vera relazione, voglio almeno sentirmi importante per la persona con cui sto. Voglio contare qualcosa per te, non valere meno di nulla se non nei momenti in cui siamo insieme a letto!- Ma si rende conto!? Pretende che io non solo cambi per lei, ma che sconvolga anche la mia idea di relazione!- Non ne posso davvero più! Mi rendi frustrata ed irritante! È finita"

Oh cazzo. No, non può essere finita. Non prima che io mi trovi un'altra puttanella da portare a letto. Idea.

"Elena restiamo almeno scopamici! Lo so che non posso resistere un giorno senza me!"

Mi sforzo anche di fare una faccia che un minimo ispiri dolcezza, ma in cambio ricevo solo uno sguardo schifato... Okay non va per nulla bene.

"Non sarò una cima né tanto meno una psicologa, ma una cosa la so! Sei senza un cuore! Sei uno stronzo, un fottuto stronzo a cui non importa assolutamente nulla di nessuno e che pensa solo a sè stesso e a fare i propri comodi. Sei così fuori luogo in un posto come questo, qui al mio fianco, che mi domando come tu possa decidere di buttare via un'estate qui con me. Là fuori mille ragazze starebbero con te senza farsi il minimo problema!"

"L'ho deciso perchè io ti amo"

Piano B, questo funziona sempre. La guardo pure negli occhi intensamente, cosa vuole di più?

Evidentemente non basta perché non solo lancia le mie cose giù dal letto e mi sbatte fuori di casa, ma scoppia anche in una sonora risata.

Poco importa, mi incammino verso il campus, tanto lì tra quelle della Q.C.C. troverò qualcuna sicuramente. Anche se non so se è quello che voglio. Per la prima volta in vita mia ho bisogno di sentirmi amato. Sono così solo, anche se sono sempre circondato da gente.

Ubi tu, ibi egoWhere stories live. Discover now