13 - Confusione

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Non ce la faccio più a stare da sola. Ho bisogno di parlare con qualcuno, ho bisogno di parlare con Newt. Ho la scusa giusta. So dove trovarlo a quest'ora: solitamente è nel piccolo bosco di fronte la porta Est del labirinto a cercare qualcosa di commestibile o della legna.

Mi dirigo verso il bosco, attenta a non farmi vedere dagli altri e soprattutto da Minho. Ho avuto modo di conoscere Minho in questi giorni nella Radura, è quasi come un fratello, lui e Thomas rallegrano le mie giornate, gli voglio molto bene... allora perché non riesco ad essere felice per quello che ha fatto?

D'un tratto mi viene il pensiero, o meglio, il desiderio che al posto di Minho ci fosse stato Newt a baciarmi, e in un attimo mi si arrovella lo stomaco. Dato che non riesco ancora del tutto a decifrare il mio cervello decido di abbandonare questa discussione con me stessa e mi concentro soltanto su cosa dire a Newt.

Girovago nella foresta finchè non lo vedo: non sta lavorando, è seduto su una pietra e guarda fisso il terreno, mi sento quasi in colpa a disturbarlo.

Non c'è bisogno di chiamarlo: non appena mi avvicino quanto basta perché lui mi possa vedere, alza lo sguardo, sorpreso.

- Che ci fai qui?

- Ti cercavo.

Lui sembra confuso, ma non irritato.

- Continuo a fare quegli incubi...

- Non me ne importa niente dei tuoi caspio di incubi! - sbotta ad un certo punto alzandosi di scatto ed avvicinandosi a me, urla così forte che ho paura che ci sentano dalla Radura.

Io mi sono immobilizzata. Non l'ho mai visto così.

Percepisce il mio turbamento, quindi si passa una mano tra i capelli, frustrato, riprendendo il controllo delle sue emozioni.

- Scusa. - biascica.

Adesso siamo vicinissimi, a pochi centimetri l'uno dall'altro. Non riesco a staccare gli occhi da lui e dal suo viso perfetto e riesco a reprimere a stento la voglia di saltargli addosso.

Newt mi guarda allo stesso modo, tuttavia non riesco a captare i suoi pensieri o le sue intenzioni.

Ma ecco che quel meraviglioso momento svanisce nel nulla perché Newt si allontana imbarazzato da me, squotendo la testa come se si fosse appena svegliato.

- Domani voglio venire anche io nel labirinto. - afferma poi.

- Tu un Velocista? - vorrei che la sorpresa nella mia voce non sia così palese.

- Sei diventata tu una caspio di velocista figuriamoci se posso io! Comunque no. C'è bisogno di qualcuno che tenga d'occhio gli altri Pive alla Radura. Soltanto domani verrò con voi, insomma per vedere i vostri progressi e quant'altro. Nel frattempo può restare... Minho alla Radura. - indugia prima di pronunciare quell'ultimo nome e capisco che non deve fargli particolarmente simpatia. Sarà per quello che è successo?

- Va bene. - convengo. E me ne torno nella Radura lasciandolo solo con i suoi pensieri, qualunque esso siano.

Maze Runner: La Prima RagazzaTahanan ng mga kuwento. Tumuklas ngayon