♢Capitolo 5♢

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🔷Perdonatemi per gli errori che troverete durante la lettura🔷

Il giorno prima Kate non era riuscita a fare la domanda allo sconosciuto, dal momento che lui le aveva detto di non poter usare il telefono. Così, dopo varie discussioni, avevano interrotto la conversazione.

Quella mattina si era svegliata in ritardo perché aveva spento ben due volte la sveglia tanto da ritrovarsi ancora sotto le coperte alle 7:30.

Si era alzata di fretta e dopo essersi preparata per la scuola e aver mangiato una mela, alle 7:48 era già fuori di casa che correva verso scuola. Ci sarebbero voluti 10 minuti prima di arrivare e così accelerò il passo arrivando dentro l'edificio alle 7:58

"Ci è mancato poco" si disse Kate mentre riprendeva fiato appoggiandosi al suo armadietto.

La sua amica Beatrice doveva essere già in classe perché al suo armadietto, che era quello affianco, non c'era.

Sospirò e si raddrizzò estraendo dall'armadietto il libro di biologia. Appena richiuse l'anta la campanella suonò.

Guardò l'ora dal suo telefono ed erano le 8:00

Aveva ricevuto anche un messaggio.

Sconosciuto: Buongiorno Kate ☺ Spero tu abbia dormito bene. Scusa ancora per ieri

Decise di non rispondere dato che era già in ritardo per andare in classe.

Se il suo stalker non l'aveva vista prima del suono della campanella o se realmente avevano tutte le lezioni in comune, allora avrebbe capito che era arrivata in ritardo e che non aveva avuto tempo per rispondere.

Bussó alla porta della classe e dopo aver sentito un "avanti" da parte dell'insegnante entrò.

Tutti gli occhi erano puntati su di lei, cosa che la metteva parecchio in imbarazzo.

"Buongiorno signorina Peterson. A cosa devo il suo ritardo?" chiese la donna.

"Questa mattina ho spento la sveglia varie volte e dopo essermi accorta di essere in ritardo sono corsa a scuola. Mi dispiace. Non si ripeterà più glielo prometto." confessò Kate. Aveva raccontato ciò che le era successo e non le importava se alla professoressa interessasse davvero.

"Va bene. Per questa volta la perdono e non le segnerò il ritardo dato che si tratta solo di qualche minuto."

"Grazie" sorrise Kate andando a sedersi vicino alla sua amica.

***
Era ora di pranzo e Kate decise di rispondere allo sconosciuto, ma l'arrivo di un messaggio la bloccò.

Sconosciuto: Sei proprio una gran dormigliona! 😂

Ora aveva la certezza che lo sconosciuto frequentasse tutti i suoi corsi. Questa mattina era in classe con lei. Lo era ogni giorno. Si chiedeva solo chi fosse.

Kate: Chiedo umilmente scusa 🙃 Stamattina non avevo proprio voglia di alzarmi

Sconosciuto: Ti capisco

Kate: Beh che dire...ora ho la certezza che siamo assieme in tutte le classi. Scoprirò presto chi sei

Sconosciuto: Io non ne sarei così sicuro. Non ho realmente detto di frequentare tutti i tuoi corsi

Kate: Come vuoi. A più tardi, ora voglio gustarmi questa meravigliosa lasagna 🤤

Sconosciuto: A dopo

Dopo di che la ragazza ripose il telefono in tasca e continuò a mangiare.

Beatrice era impegnata a parlare al telefono con suo fratello che si trovava a Miami per degli studi universitari, così non si preoccupò di dover parlare con lei.

***
Era ormai pomeriggio e Kate stava facendo i compiti di matematica per il giorno dopo.

Non aveva ancora fatto una domanda allo sconosciuto. Che cosa gli avrebbe potuto chiedere? C'erano così tante cose...

Kate: Ho bisogno del tuo aiuto.

La risposta arrivò pochi minuti più tardi.

Sconosciuto: Dimmi pure

Kate: Voglio trovarti un nome da mettere nella rubrica. Non mi piace il nome "sconosciuto". Ci scriviamo da giorni e anche se non so chi sei, è come se fossimo "amici"

Sconosciuto: Sei troppo gentile

Kate: Dico solo la verità

Sconosciuto: Ok bene. Allora pensiamo ad un mio possibile nome da mettere nella tua rubrica 🤔

Kate: Fai prima a dirmi come ti chiami.

Kate nel profondo sperava che glielo avrebbe detto, ma purtroppo sapeva che non glielo avrebbe mai svelato.

Sconosciuto: Alexander

Kate fissava lo schermo del suo telefono. Gli aveva detto realmente come si chiamava o si era inventato un nome a caso?

Pensò ai suoi compagni di classe e da quello che si ricordava nessuno di loro si chiamava così, quindi dedusse che la stesse prendendo in giro.

Kate: Non ti credo. In classe con me non c'è nessuno che si chiama Alexander.

Sconosciuto: Chi ti ha detto che magari tra quelli che ci sono in classe il loro nome non sia falso e che si chiamino Alexander anziché per quello che li conosci tu.

Kate: Vuoi dire che uno di loro, cioè tu, ti fai chiamare con un altro nome ma in realtà ti chiami Alexander?

Sconosciuto: Può essere... 🤷🏻

Kate: Non è divertente. Tu sei pazzo!

Sconosciuto: Sì, di te

Kate: Mi stai prendendo in giro?

Sconosciuto: Una sola domanda Kate

Kate: Vaffanculo!

E da lì la conversazione finì.

Kate era arrabbiata. Credeva che la stesse prendendo in giro, ma invece le intenzioni del giovane non erano quelle. Lui aveva altri piani e nessuno di quelli comprendeva ferire i sentimenti della ragazza.

Il Gioco Delle 30 Domande |Cameron Dallas| (CAPITOLI IN REVISIONE)जहाँ कहानियाँ रहती हैं। अभी खोजें