14. Post sbornia e occhi malinconici

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Avevo un terribile mal di testa e la bocca tutta impastata.
Cosa mi era successo? Non ricordavo niente, ma dal modo in cui mi pulsava la testa potevo capire che era uno dei sintomi della sbornia.
Ero già stata ubriaca in precedenza, ma mai così tanto... Mi sembrava di impazzire da come mi sentivo. E l'odore di sudore e sigarette che c'era tutto intorno a me non aiutava, anzi avevo tutti i sensi amplificati e tutto era semplicemente troppo...
Mi portai le mani alla faccia coperta dai capelli e me li tirai indietro.
Aspettai qualche istante prima di aprire gli occhi ed alzarmi a sedere, sperando inutilmente di riprendermi.
Intorno a me era tutto buio, tranne per una fessura più in alto e uno spiraglio di luce che filtrava appena da sotto una presumibile porta/portone un po' più in là da dove mi trovavo...non riuscivo a calcolare la distanza perché avevo una percezione dello spazio limitata tra lo stordimento e il fatto che fosse tutto buio. Stropicciai gli occhi e sbadigliai, causando altre fitte. Avevo bisogno di un po' d'acqua e non sapevo neppure dove fossi finita! Cosa mi era successo? Non lo sapevo, ma di sicuro non mi trovavo nella casettina perfetta e profumata di Sara.
Ero nella merda.
Controllai di avere ancora addosso i vestiti e notai che mi mancavano solo gli stivali, che cercai a tastoni. erano sporchi di...

- Che schifo..- mormorai tra i denti pulendomi le dita con un fazzoletto che avevo in tasca. Ripresi ad infilarmeli con più attenzione, poi mi mossi a tastoni verso la luce appena accennata, inciampai su dei fili e feci cadere atterra qualcosa di metallo... Che posto era quello?

Aprii la porta togliendo un'asta di metallo che qualcuno aveva messo e mi appoggiai alla soglia, coprendomi gli occhi con un braccio per difendermi dai raggi accecanti del sole.
L'aria fresca mi fece subito bene, ma non mi fece passare quel terribile mal di testa.
Non avevo mai visto quella strada in vita mia, non sapevo come c'ero arrivata e chi mi avesse chiusa lì dentro.

- Ehi, prendi!- qualcuno mi lanciò qualcosa tra le mani che io, incredibilmente, riuscii ad afferrare senza far cadere niente, per poi esaminare quell'oggetto.

Era una bottiglia d'acqua.
Alzai lo sguardo lentamente per scorgere un ragazzo alto e piuttosto sottile, con una catasta di capelli castani scuri e una sigaretta in bocca che mi veniva incontro con un sorriso gentile sul volto chiaro:
- Tranquilla, come puoi vedere è ancora chiusa, sono andato a prendertela quando ho sentito tutto quel fracasso... Spero che non ti sia fatta male...-

- Sto..sto bene...- mormorai con la voce ancora impastata, aprii la bottiglia e ne bevvi un lungo sorso.

Nel frattempo l'altro aveva acceso la luce (se si poteva considerare tale un filo traballante dal soffitto con attaccata una lampadina) ed era entrato, tirando da una parte i fili e osservano una branda appesa in un angolo con le coperte per terra: - Hai dormito qui?

- Ma tu chi sei?- feci per tutta risposta -Perché sono qui e perché mi hai chiuso dentro? Cos'è successo ieri sera?-

- Non ricordi niente? - mi chiese con un'espressione tra l'incredulo e lo stordito.

Scossi la testa, infastidita: - Certo che no! Ero ubriaca persa e ora ho le testa che scoppia!
- Vuoi una sigaretta?

- No, voglio sapere cos'è successo! - misi le mani sui fianchi e lo fulminai con le migliore delle mie occhiatacce, sebbene non fosse facile nelle mie condizioni.

- Ok, ok, calma! - alzò le mani intimandomi di tranquillizzarmi con aria un po' rassegnata - Va bene. Ieri notte hai fatto una gara di bevute, tu e Bella eravate così fuori che avete dato spettacolo...-

- Cosa intendi per "spettacolo"?- ti prego, ti prego non dirmi che mi sono fatta riconoscere, ti prego!

- Ecco.. Siete salite sul bancone del bar e vi siete messe a ballare... È una cosa normale per Bella, quindi e probabile che ti abbia trascinata lei...

Tears EnchantedWhere stories live. Discover now