Mary's P.O.V.

Ci ho riflettuto a lungo. Non posso stare senza di lui, non ci riesco. Nonostante tutti i mali che mi ha fatto lo amo e non posso negarlo. Mi ha fatto bene e male, ha scombussolato la mia vita e mi ha cambiato, reso più debole e fragile ma anche più forte. Non è vero che amo Harry, l'ho inventato solo per vedere la sua reazione. Il bacio fra me e Harry non mi ha dato la stessa scarica elettrica che mi dà Bradley ad ogni suo tocco.
Decido di bussare alla sua porta. Non sento risposta ma apro lo stesso. Lo vedo con le cuffie con il mento poggiato sulle ginocchia. I suoi occhi scuri sono persi nel vuoto. Quando mi vede toglie le cuffiette rosse e i nostri sguardi si incrociano. Ha pianto?
- Mary... che vuoi? - tira su con il naso mentre mi risponde.
Ha gli occhi lucidi. Mi avvicino a lui e lo guardo negli occhi.
- Ho fatto tante cazzate nella vita: sono diventata un'autolesionista, ho lasciato che i miei genitori si lasciassero senza dire nulla, ho abbandonato il mio sogno nel cassetto, .... Non lasciare che io ti perda, ti prego. - dico anch'io con le lacrime agli occhi.
Avvicino il mio naso facendoli sfiorare. Sono inginocchiata davanti a lui.
- Che sogno nel cassetto? - chiede asciugando una mia lacrima.
- Non importa ora, sei tu quello importante per me adesso.
- Sul serio?
- Sì, abbiamo fatto tanto cazzate, cancelliamo tutto, ti prego, non posso vivere senza di te.
- Neanch'io posso ma tu ami anche Harry e devi scegliere.
- Io voglio solo te e ho sbagliato a non crederti quando tu mi hai detto la stessa cosa, scusami, perdonami.
- Non possiamo stare insieme.
- Eh? - sono stupita, con il cuore spezzato per l'ennesima volta.
- Non possiamo. Se ci perdonassimo, torneremmo come prima, non baderemo alla gente e la tua vita sarebbe rovinata a causa mia. I fan, i paparazzi, le interviste, ... Ti ucciderebbo e ti toglierebbero la bella vita che hai. - il suo tono è dolce nei miei confronti, si sta preoccupando per me anche se non dovrebbe.
- Non è bella senza te, è buia e triste senza la tua presenza, come è sempre stato. So di aver sbagliato, entrambi lo abbiamo fatto, ma io non ho dubbi sul mio amore per te. Ti amo, Bradley
Spalanca gli occhi e mi sorride, prima di prendermi il viso fra le mani e baciarmi. Sorrido sulle sue labbra e approfondisco il bacio. Mi porta sul letto e mi ritrovo sopra di lui. Ci baciamo lentamente, assaporando le nostre labbra per un'altra volta, dopo tanto tempo distanti anche se sono stati pochi minuti. In un mio momento di distrazione lui capovolge la situazione e mi ritrovo sotto di lui.
- Ti amo, Mary.
- Ti amo, Bradley.
Mi sfila i pantaloni mentre io lo osservo con gli occhi spalancati, leggermente impaurita da quello che sarebbe successo a breve: sono pronta? Sono sicura di quello che stiamo per fare?
Mi priva della mia maglietta con movimenti lenti e anch'io lo spoglio. Mi lascia dei baci sul collo facendomi chiudere gli occhi per la bella sensazione. Ad un certo punta squilla il mio cellulare. Ma che caz...?!
- Rispondi... - borbotta distaccandosi da me: non riesco a capire il suo sguardo ma rispondo comunque.
- Pronto?
- Mary? Sono Harry, abbiamo appena fatto sentire il brano a Simon e gli è piaciuto tantissimo!
- Meno male!
- Non ti ho detto tutto, vuole conoscerti!
Eh? Che cosa? Fermi tutti, io non posso. Non posso, ho fatto una promessa a me stessa, non avrei dovuto farlo, non avrei dovuto cedere loro il brano, anche se lavorare con Ed Sheeran è stato un onore. Che faccio ora?
- Potresti venire alla SYCO Music? La sede a Birmingham ovviamente.
- Non so nemmeno dov'è e non ho la macchina.
- Fatti accompagnare, ti prego, Mary.
- Non posso, non adesso, ciao.
Chiudo velocemente la chiamata e mi risistemo i pantaloni.
- Successo qualcosa? - chiede circondando la mia vita con le sue braccia e poggiando il mento sull'incavo del mio collo.
- Mi avevano chiesto di andare alla SYCO Music.
- Perché? - lascia un bacio sulla mia guancia.
- Simon vorrebbe parlarmi.
- E hai rifiutato?
- Ci siamo appena riconciliati, non volevo scappare via da te.
Mi sorride e mi bacia.
- Pensa più a te stessa, amore mio.
- Mi hai chiamato "amore mio"? - sono diventata completamente rossa.
- Sì, tu sei il mio amore.
Mi ribacia la guancia e divento ancora più rossa. Sento il campanello suonare e Bradley fa per alzarsi ma lo blocco.
- Andrà qualcun'altro ad aprire, rimani con me. - lo imploro baciandolo.
Annuisce e si siede accanto a me. Dopo poco sento bussare alla porta e mi rinfilo la maglietta. Bradley si sistema e quando ha fatto apro la porta: è Tristan. Guarda Bradley e poi me.
- Avete chiarito? - chiede con un gran sorriso.
Annuisco arrossendo e rivolgo uno sguardo dolce a Bradley.
- Comunque, c'è una persona che vorrebbe parlarti. - annuisco e mentre esco dalla camera sistemo i capelli. Mi porta in salone.
OH MIO DIO, SIMON COWELL È IN CASA MIA, SIMON COWELL È IN CASA MIA! È QUI DI FRONTE A ME! Apro la bocca ma non esce nessun suono. Sono ferma sul posto.
- Salve, sei Mary Evans?
Annuisco.
- Siediti, abbiamo molto di cui parlare.
Mi siedo al divanetto di fronte. Tristan ci lascia soli e io sono nervosa perché uno dei produttori discografici più importanti del mondo della musica di oggi è in casa mia e vuole parlare con me. Sono molto emozionata!
- I ragazzi mi hanno fatto sentire il loro nuovo brano che ho scoperto che è stato scritto da te. Mi è davvero piaciuto, è un brano nuovo, una musica leggera ed orecchiabile che venderebbe molto, sicuramente.
- Quindi?
In quel momento arriva Tristan con due bicchieri d'acqua e ce li porge. Il signor Cowell lo ringrazia e poi va via. Quando ha chiesto dell'acqua? Sorseggio dal bicchiere mentre aspetto una sua risposta.
- Mi piacerebbe che tu lavorassi con me.
Sputo tutta l'acqua che ho in bocca sul pavimento. Mi asciugo la bocca.
- Scusi, io sono veramente dispiaciuta dell'acqua... L'ho bagnata?
- No, no, tranquilla, ma dammi del "tu".
- OK... Quindi lei, cioè tu, vorresti lavorare con me?
- Sì, trovo la tua musica molto interessante e il pubblico giovanile la apprezzerebbe.
- E in cosa consisterebbe il mio lavoro?
- Comporre. T'intendi di musica e riconosci qual è quella commerciale quindi mi aiuterai nella scelta dei brani e nelle modifiche.
Simon Cowell mi ha offerto un lavoro. Non ci credo. Qualcuno mi dia un pizzicotto.
- Ma... io... vado scuola e... non posso lavorare a tempo pieno...
- Allora part-time finché non finirà la scuola.
- E mi terresti a lavoro per tutto questo tempo?
- Beh sì, se te la caverai.
Questa giornata va di bene in meglio! Sorrido e dopo pochi secondi sento la voce di Bradley chiamarmi. Mi scuso con Simon (già lo chiamo Simon aw) e mi alzo un minuto andando dal mio bellissimo boy. È mio, vero?
- Che succede? Perché il produttore di X Factor è qui? - sussurra dopo avermi lasciato un bacio sulla guancia.
- Mi ha offerto un lavoro, poi ti spiego... - sussurro a mia volta.
Annuisce sorridendomi e mi lascia un bacio a fior di labbra. Ritorno da Simon scusandomi della mia assenza.
- Però... sei fidanzata con una celebrità.
- Eh?
- State insieme tu e Bradley, no?
- Cosa? No, no. Siamo solo amici, cioè non lo so, ... cambiamo argomento.
Se vorrei stare con Bradley? Da morire. Lui non mi ha chiesto nulla nonostante abbia rivelato i suoi sentimenti nei miei confronti.
- Tutto OK? - chiede dopo poco.
- Sì, pensavo solo al fatto che devo finire di studiare...
- Allora ti lascio il mio bigliettino di visita così ti schiarisci le idee e mi fai avere una risposta.
Mi porge questo pezzo di carta plastificata con una bella grafica e mi saluta. Mi butto a peso morto sul divano sbuffando: devo prendere un'importante decisione della mia vita.

Make me crazy [b.w.s.] (IN REVISIONE)Where stories live. Discover now