cap. 12

782 24 5
                                    

Harry si alzò dicendomi che non sarebbe andato a scuola perchè doveva sbrigare una commissione. Non gli credetti così lo seguii senza farmi notare. Era tornato al capannone sta volta però c'era un uomo ad aspettarlo fuori, lo sconosciuto come lo vide avvicinarsi gli diede un pugno sulle labbra ancora gonfie e doloranti dal giorno precedente ma Harry stette fermo non reagì. Fu quando l'uomo gli diede un altro pugno nello stomaco che vidi il giovane dalle iridi verdi trasformarsi, i suoi occhi diventarono di colpo più scuri, aveva la mascella tesa e i denti stretti, da lì comincio a sferrare una serie di pugni interminabili all'uomo.

Se volevo avrei potuto fermarlo ma non lo feci, no perchè quell'uomo mi aveva portato via i miei genitori lui meritava di morire. Ma ad un certo punto vedendo l'uomo sempre più sofferente e in fin di vita cominciai a correre verso casa.

Per la prima volta nella mia vita avevo paura di Harry, da simpatico e dolce ragazzo si era trasformato in una macchina da guerra che non provava ne dolore ne compassione per la vita umana.

Arrivata a metà strada decisi di andare a fare una passeggiata al Green Park dato che non pioveva ma le nuvole grige in lontananza non auguravano nulla di buono.

Camminavo a testa bassa per il parco quando sentii una voce chiamarmi, era la voce di Zayn si avvicinò a me e mi chiese cosa ci facevo lì e perchè non ero a scuola, "Vedi..ora che i miei non ci sono più credo che smetterò di studiare e cercherò un lavoro dato che sono sola e non voglio approfittarmi della buona volontà di Harry", a quelle mie parole Zayn sorrise e mi disse "Nel bar di mia zia stanno cercando qualcuno vuoi che metta una buona parola su di te?", io sorrisi e dissi "Mi faresti una grandissimo favore".

Continuammo a fare la passeggiata insieme finchè no decisi di tornare a casa, ci salutammo e ognuno proseguì per la propria strada.

Mentre rientravo a piedi verso casa di Harry cominciò a piovigginare così aumentai il passo ma sbadatamente inciampai, caddi e mi feci male al polso.

Appena arrivai a casa ci misi del ghiaccio ma quando arrivò Harry lo tolsi subito e feci finta di nulla.

"Ho visto cos'hai fatto a quell'uomo, eri diverso non ti riconoscevo, mi fai paura" dissi con voce tremolante, "No Allison non voglio farti paura, ma..dovevo farlo quell'uomo la doveva pagare e ora l'ha pagata per sempre", rimasi terrorizzata dalle sue parole "L- l'hai ucciso?", "Credo di si" rispose lui, "Scherzi? Ora ti arresteranno! Mi porteranno via anche te e resterò da sola!!" dissi urlando, a quelle mie parole mi afferrò il polso ancora dolorante e strillai per il dolore, "Cos'hai?" mi chiese, "Credo sia storto.." risposi, "Vieni ti porto all'ospedale", io non volevo ma lui insistette fino alla fine, odiavo quel suo modo di essere troppo protettivo nei miei confronti, alla fine era solo una storta.

Better LifeWhere stories live. Discover now