cap. 4

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Tornammo a casa ancora non riuscivo a credere che avesse avuto il coraggio di parlarmi e di chiedermi di tornare a stare con lui, lo odiavo. Odiavo me stessa per averlo amato ma odiavo ancora di più il fatto che ora non amavo nessuno e dentro di me c'era un enorme buco, mi sentivo sola isolata da tutti, nemmeno i miei genitori mi volevano. Harry uscì a fare delle commissioni io mi misi sul divano spensi tutte le luci della casa e lasciai aperte le finestre per far filtrare quel poco di luce che veniva dal cielo grigio, si stava per mettere a piovere di nuovo. Presi il motorino di Harry e feci una corsa a casa mia prima che si mettesse a piovere, come arrivai i miei erano al lavoro quindi via libera, presi due borsoni in uno misi dentro tutti il libri di scuola, astuccio, diaro e zaino, mentre nell'altro misi quasi tutti i vestiti che avevo, biancheria e altre scarpe visto che due borsoni non mi bastavano presi la mia valigia rossa e ci misi dentro tutti gli altri vestiti che rimanevano, e tutti gli oggetti a cui tenevo di più. Ma ora riflettei un attimo, come facevo a mettere tutta quella roba sul motorino?, telefonai Harry che venne con la macchina a prendere tutte quelle cose dieci minuti dopo, così io tornai a sedermi sul motorino, mi misi il casco lo accesi e partii verso casa di Harry. Una volta arrivati scaricammo i bagagli e li portai in casa, sistemai tutti i vestiti nella camera di Harry ormai quasi completamente vuota e la riarredai in base ai miei gusti e sistemai i miei oggetti in qua e là, ora era una stanza carissima, come Harry varcò la soglia della 'nuova' stanza disse "Che bella, ora sarà la tua", "Si ma.." mormorai, "Cosa?" mi chiese, "Intendo per quanto tempo sei disposto ad ospitarmi?" chiesi con un'aria un pò triste, "Finché tu vorrai rimanere, qui ci sarà sempre posto per te", "Grazie" sussurrai. Si fecero le 16, il cielo era grigio Harry mi vide piangere e mi chiese "Cos'hai?", "Nessuno mi vuole.." dissi, "Io sono qui per te", madopo quelle parole io continuai comunque a piangere, "Ho detto qualcosa che non va?" chiese serio il giovane dai capelli ricci, "No è solo che..non lo so mi sento vuota senza nessuno da amare" dissi, in quel momento vidi una piccola lacrima scendere sulla guancia di Harry ma lui l' asciugò subito sperando che non la vidi, dopo quello che dissi lui non rispose rimanemmo noi due seduti sul divano con le luci spente in tutta la casa e in pieno silenzio che sembrava di essere al cimitero, senza dire nulla mi alzai e andai nella mia nuova camera, Harry rimase sul divano in silenzio mentre io con le lacrime che ancora mi rigavano le guance socchiusi la porta della camera poi andai verso la finestra della camera per guardare la pioggia cadere. Poco dopo sentii due mani che mi toccarono i fianchi dolcemente e quelle stesse mani mi invitarono a girarmi, vidi Harry con una faccia seria che mi guardava dritto negli occhi, avvicinò sempre più il suo viso al mio finché non rimanemmo a due centimetri l'uno dalla'altra, il mio cuore batteva fortissimo non capivo cosa stava accadendo, improvvisamente Harry mi baciò e io lasciai che le nostre lingue si incontrarono, il mio cuore sembrava volesse uscire dal mio petto visto quanto batteva forte, Harry si staccò e sempre con la faccia seria di prima mi disse "Io ti amo, non sopporto vederti soffrire per quello stronzo, e so che hai visto quella lacrima che mi è scesa dagli occhi anche se hai fatto finta di niente", rimasi in uno stato di shock da quella frase, stetti in silenzio e ripensai che il mio cuore non aveva battuto mai così forte per un ragazzo, lo guardai anch'io con espressione seria e dissi "Ti amo Harry Styles".

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