CAPITOLO I

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"Aveva la bellezza di cui solo i vinti sono capaci. E la limpidezza delle cose deboli. E la solitudine, perfetta, di ciò che si è perduto."
(Alessandro Baricco)

Era la vigilia del primo giorno dell'ultimo anno ad Hogwarts per Hermione Granger. Dopo la guerra, dopo mille e mille difficoltà tutte brillantemente superate, finalmente le cose sarebbero tornate alla normalità e lei si sarebbe potuta godere quest'ultimo anno prima di diventare una vera e propria strega. Le tremavano le gambe dall'emozione al solo pensiero dell'indomani, quando avrebbe potuto riabbracciare il suo migliore amico ed il suo ragazzo, pronta a trascorrere con loro un anno che finalmente si preannunciava tranquillo e spensierato. In modo da permetterle di dedicarsi all'unica cosa per lei fondamentale, lo studio.

***

Le cose erano però diverse per il giovane Draco Malfoy, suo padre viveva ormai da recluso restando tutto il giorno chiuso in casa e costringendo lui e la madre a fare lo stesso. Anche se avevano evitato Azkaban per merito di Narcissa, i Malfoy erano ormai praticamente odiati da tutti e saputi mangiamorte e traditori del mondo magico. Tuttavia la McGranitt, in qualità di nuova preside della scuola di magia e stregoneria di Hogwarts, decise di inviare egualmente la lettera a Draco. Infondo egli non aveva ucciso Harry quando ne aveva avuta la possibilità, permettendogli così di proseguire nella sua battaglia e sconfiggere Voldemort. Lucius Malfoy fu compiaciuto dall'arrivo della lettera e mandò immediatamente Riky, il nuovo elfo domestico della famiglia, a chiamare il figlio.

-Suvvia Draco entra, accomodati pure.- fu l'accoglienza più cordiale che il vecchio platinato potè offrire al ragazzo. E, saltando convenevoli inutili, Lucius porse la lettera al figlio, che l'aprì tremante.

Draco Malfoy non era più il ragazzino sprezzante, sfacciato e presuntuoso d'un tempo, aveva sofferto molto, troppo; aveva portato sulle spalle un enorme fardello ed ora era stanco, debole. La guerra aveva cambiato anche lui, ma era un Malfoy. Ed i Malfoy non possono permettersi di mostrare cambiamenti.

-Padre, io..- Draco stava per dire che non ce l'avrebbe fatta, che sarebbe stato troppo per lui. Non voleva tornare ad Hogwarts, essere il traditore, il mangiamorte. Voleva, per la prima volta in vita sua, scegliere.

-Finalmente, finalmente non sarò più costretto a starmene qui al Manor come un recluso!- lo interruppe noncurante il padre -Tu, figlio mio, andrai ad Hogwarts. E presto dimostreremo a tutti quanto valgono i Malfoy!- si alzò teatralmente, seguito dal figlio.

-Draco...- continuò mentre gli si avvicinava e gli tirava su la manica del braccio sinistro. C'era un marchio, un marchio che tutti conosciamo -Lui è ancora con noi... dobbiamo finire ciò che Lui ha cominciato.-

Draco tremava fissandosi il braccio, vergognandosi di quello che era. Era ancora un mangiamorte. Lo sarebbe sempre stato, ci sono cose che non si possono cambiare.

-Domani mattina presto ti avvierai al binario. Ti farò avere mie notizie appena mi sarà possibile.- terminó fermo ed irremovibile il padre; mentre il figlio si limitò ad uscire a testa bassa dalla stanza.

-Ah, un'ultima cosa.- lo richiamò Lucius -Non deludermi, almeno questa volta.-

Draco corse in camera sua sbattendo la porta con rabbia. Iniziò a preparare il baule, ma una lacrima ribelle sfuggì al suo controllo bagnando il libro di Pozioni Avanzate. Poi un'altra. E un'altra ancora. Piangeva. Non era finita, lui avrebbe dovuto ancora essere un mostro, lo sarebbe stato per sempre. E nessuno si avvicinerebbe mai ad un mostro, nemmeno...

Si fermó di botto, dandosi automaticamente dello stupido per quello a cui stava pensando.
Un disonore.

·Spazio autrice·
Non è granché come primo capitolo, ma spero che come trama vi appassioni. È breve perché è il primo e volevo finire così, ma non temete i prossimi saranno molto più divulgativi. Comunque se avete consigli o qualcosa da dirmi scrivete una recensione, anche solo un "orrendo" mi va bene... è la mia prima FanFiction, quindi ho bisogno di voi!
Grazie, a presto!

She.Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora