Capitolo 100

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Avviso:
Il sequel di questa storia è già presente nel mio profilo.
Se state leggendo questo messaggio adesso e avete voglia di leggere anche il sequel, non dovete fare altro che andare nel mio profilo e lì lo troverete.
Buona lettura.


Audrey's Pov

Mi sveglio, trovandomi accanto a Cameron, con addosso solo una coperta.
Non voglio ripensare a quello che abbiamo fatto, so solo che è stato strano. Tranquillo. Quasi dolce. Quasi come se fosse una necessità.

-Già sveglia?- sussurra Cameron, allungando una mano per accarezzarmi la guancia.

-Si- lo vedo sorridere, per poi avvicinarsi col suo viso al mio e baciarmi la fronte.
Sento qualcosa di strano nello stomaco, la tipica sensazione delle "farfalle".

-Sei così bella- sussurra ancora, provocandomi un calore che parte dalla punta dei piedi e sale fino alle guance.

-Grazie-

-Non devi ringraziarmi- mi sento così in imbarazzo. È quasi come parlare con un ex con cui stai cercando di ristabilire i rapporti.
Diventa serio all'improvviso, togliendo la mano dalla mia guancia e mettendosi seduto.

-So che ti senti in imbarazzo per quello che è successo ieri e per come ci stiamo comportando adesso. Ma voglio solo capire se davvero tu hai bisogno di me come ne ho bisogno io- la sua voce sembra spezzarsi, sembra quasi che voglia piangere.

-Non lo so Cameron. È tutto così strano e confuso, okay? Non riesco a sentire niente, con questo intendo che non riesco a sentire se ho bisogno di te o meno. So solo che abbiamo azzardato troppo e adesso stiamo così, ancora. Mi ci vuole tempo Cameron. Sono ancora ferita e confusa- diciamo che tutto quello che ho detto è vero, tranne il fatto che io non sappia se ho bisogno di lui come lui ha bisogno di me.
Si, perché io credo di sentire più di lui il bisogno di riaverlo accanto, ma allo stesso tempo non riuscirei ad immaginarmi con lui come eravamo quest'estate. E questo è così triste.

-Hai ragione. Sei ferita. Non so che altro dire oltre a "mi dispiace". Hai bisogno di tempo e lo capisco- quasi sussurra, guardando un punto fisso dritto di fronte a lui.
Gli appoggio una mano sulla spalla e lo sento sbuffare leggermente.
Mi mordo il labbro, sapendo che con quello che ho detto non ho deluso solo Cameron, ma anche me stessa. Però non potevo dirgli "Si oddio quanto mi manchi torniamo insieme e dimentichiamoci di tutto" come se poi niente fosse successo.
Mi alzo e prendo il telefono, vedendo alcune chiamate perse da mamma. Giusto.
La richiamo e mi risponde subito.

-Audrey, ma che fine hai fatto!-

-Scusa mamma, mi sono dimenticata di chiamarti. Poi quando torno a casa ti spiego- sembra voglia dire qualcosa, ma subito si ammutolisce.

-Va bene. Vieni presto- attacco e poso il telefono sul comodino, andando poi in bagno dopo aver preso i vestiti. Intanto Cameron è scomparso.

Cameron's Pov

-Scusa mamma, mi sono dimenticata di chiamarti. Poi quando torno a casa ti spiego- dice al telefono, per poi attaccare dopo qualche secondo.
Mi alzo ed esco velocemente, prendendo un paio di pantaloni e scendendo in cucina.
Ci sono rimasto male. Nel senso, me l'aspettavo, mi aspettavo che mi dicesse una cosa del genere, ma...non lo so, allo stesso tempo mi aspettavo di reagire in modo diverso e non di certo così.
Prendo dal frigo l'unica cosa potabile che c'è oltre all'acqua, cioè della birra, e mi siedo al tavolo.
Perché ho preso della birra? Non lo so.
Sento dei passi farsi sempre più vicini e qualcuno, ovviamente Audrey, farmi ombra.

-Perché bevi birra alle 9 di mattina?- mi chiede e faccio spallucce.

-Cameron...-

-Tua madre ti sta aspettando-

-Non posso crederci!- urla sbattendo la mano sul tavolo e mettendosi di fronte a me.

-Non posso credere che tu stia facendo questo e ti stia comportando così solo perché ho detto la verità! Ti aspettavi che tornassi e che si aggiustasse tutto per poi tornare a come eravamo quest'estate? Non è così! Quindi non permetterti di parlarmi così dopo quello che è successo, perché non me lo merito- continua ad urlare e mi alzo, facendo strisciare rumorosamente la sedia dietro di me e sbattendo la bottiglia sul tavolo, per poi avvicinarmi minacciosamente a lei.
Non ragiono più.

-Ti ho detto che tua madre ti sta aspettando- dico a denti stretti, guardandola negli occhi.

-Fai davvero schifo- dice, per poi girare le spalle e camminare velocemente verso la porta d'entrata.

-Credevo che un po' fossi cambiato- sento dire, prima di sentire il rumore della porta che sbatte.
Automaticamente, la bottiglia che avevo nella mano va a finire per terra e con un piede tiro un calcio alla sedia, facendola cadere per terra con un tonfo.
"Credevo che un po' fossi cambiato".
Lo credevo anche io.

Audrey's Pov

Credo che questo sia il ritorno a casa più deludente che sia mai avvenuto.
Il fatto è che mi dispiace.
Mi dispiace di aver litigato con lui così pesantemente per una cosa che alla fine è una cazzata.
Ma ormai ciò che è stato fatto è stato fatto e non si può tornare indietro.
Dobbiamo solo aspettare e magari riprovare. Ricominciare dall'inizio, ecco. Ma io non ho sprecato tutta l'estate con lui per poi non riuscire a vedere dei risultati migliori.
È per questo che lui deve prima cambiare. Ma questa volta senza di me.

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Heilà!
Ultimo capitolo di "My best mistake" uo uo uo.
Innanzitutto volevo ringraziarvi di cuore per tutto il supporto e il calore che mi avete dato e mi state dando, dico davvero, siete incredibili. Grazie ❤️
Spero che passerete delle buone vacanze e niente, ci si rivede!

-Grè

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𝐌𝐘 𝐁𝐄𝐒𝐓 𝐌𝐈𝐒𝐓𝐀𝐊𝐄 ⋆ Cameron Dallas [2]Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora