Capitolo 57

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Io e Dylan ci avviamo verso il campo dove si tengono i miei allenamenti e lui si siede sotto un albero lì vicino.
Proviamo la coreografia due o tre volte, ci alleniamo (corse, spaccate, cose così) e poi ricominciamo con la coreografia. La partita ci sarà tra quattro giorni e, infatti, anche i ragazzi della squadra di rugby si stanno allenando.
Terminiamo l'allenamento due ore dopo e sono stupita che Dylan non si sia mosso un secondo da lì.

-Rods- mi chiama Linn e mi avvicino sbuffando.

-Cosa-

-Credi che non abbia capito a cosa serve Dylan? Ricordati che io so sempre tutto e non mi fermerai solo perché adesso intorno a te hai un aiutante che potrebbe andare a raccontare tutto al preside- io l'avevo detto che non è stupida. Anzi, a momenti è anche più intelligente di me.
Sbuffo e prendo la bottiglietta d'acqua, per poi andarmene verso Dylan ed aiutarlo ad alzarsi.

-Che ti ha detto?-

-Che sa tutto. Sa a cosa stiamo giocando-

-Ora ci sono io qui e che le piaccia o no, se ti tocca con un dito io corro a dirlo a mio padre. Una pazza come lei non sta ferma solo perché c'è un ragazzo che ti protegge, purtroppo- un ragazzo che mi protegge. Sorrido e incrocio lo sguardo di Hayes, che corre verso di me. Non lo vedevo da quando lui e Cameron parlarono di quella cosa.

-Audrey, stai bene? Nash mi ha detto tutto, tutto apposto?- con lui non dovrei parlarci perché mi aspettavo che mi venisse a dire le cose come stavano quando Cameron gli ha detto la famosa "cosa". Ma ormai è acqua passata.

-Si tutto apposto. Tu?-

-Si, ma ecco...mi dispiace. Per te e Cameron intendo. Dovevo venire a dirtelo io, dato che già lo sapevo- fingo una faccia sorpresa e abbasso lo sguardo. Brava Audrey, sai recitare bene.

-Stai tranquillo, è passato. Io e Cameron abbiamo chiarito, l'avevo scoperto da un'altra persona e gliene ho parlato- dico e lui annuisce, con sguardo stranito.

-Ora dobbiamo andare, sai Dylan è nuovo e devo mostrargli un po' di cose- annuisce, ci abbracciamo, mi chiede di nuovo scusa e poi scappa via. Quel ragazzo è strano.

-Cameron è il tuo ragazzo?- mi chiede mentre entriamo nel bar e annuisco.

-E dov'è?-

-È stato sospeso- mi metto davanti al bancone ed ordino un bicchiere di tè freddo. Fa caldissimo.

-Ah, come mai?-

-Ha picchiato il complice di Linn, Jacob-

-Ahia...e quando torna?-

-Dovrebbe tornare tra due settimane, non ricordo bene. Non parlo con lui da tanto- dico abbassando lo sguardo. Anche se ci ho parlato ieri, comunque mi manca parlare con lui nel modo in cui facevamo sempre.

-Mi dispiace. Dai che tra poco lo rivedrai- sorride, accarezzandomi una spalla.
Dopo aver bevuto e mangiato, torniamo ognuno nelle proprie stanze e mi faccio una doccia, prima di mettermi a letto e guardare la tv. Non c'è mai niente di interessante nelle tv dei college, trasmettono solo il notiziario del college, le nuove imprese, il notiziario americano, le interviste ai professori dei college...e basta.
Spengo e prendo il computer portatile dalla valigia. Cerco qualche film da poter guardare e trovo una serie televisiva chiamata "New girl". Meglio di niente.

***

-Audrey è ora di...- mi fa male così tanto lo stomaco da quanto ho riso, Jess è così divertente. Jess è la protagonista di New girl. E ovviamente Sasha si sarà spaventata perché sto ridendo come un cinghiale.

-Cosa ti prende?- ridacchia, avvicinandosi per vedere cosa sto guardando. Chiudo il computer dopo che Sasha ha visto un accenno di una puntata e scendo con lei per andare a cena. Giù troviamo Dylan, che si unisce al nostro tavolo.
Mangiamo, beviamo, parliamo, mangiamo...mangiamo e poi ci alziamo per uscire.

-Io torno tra poco, fa troppo caldo e vorrei prendere una boccata d'aria- dico ai miei amici, che annuiscono e se ne vanno. Tutti tranne Dylan.
Usciamo e ci mettiamo a sedere sulle scale. È ancora giorno, anche se non come nelle serate di giugno in cui la luce rimane fino alle 9. È normale, bellissimo. Il cielo ha anche delle incredibili sfumature di rosa.

-Si sta bene fuori a quest'ora- dice Dylan dopo un po' e confermo.

-Molto bene- ci guardiamo per un po', all'inizio seri, per poi scoppiare a ridere. I nostri sguardi si distolgono l'uno dall'altro e torno a guardare di fronte a me. Da lontano vedo una sagoma, una specie di ombra. Cerco di mettere a fuoco e quando si avvicina un po', lo riconosco. È Cameron e non sembra molto felice di essere qui.


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Okay, parto col dirvi che dovete assolutamente perdonarmi se i capitoli sono corti, non molto chiari e non aggiorno con la stessa frequenza di prima, ma devo studiare e poi fa così caldo che mi stufo di fare ogni cosa. Spero mi capiate...
Comunque, se avete qualcosa da chiedere fate pure, se magari non avete capito qualcosa io sono a vostra disposizione.
Non dimenticate di votare e commentare il capitolo se vi è piaciuto ❤️
Alla prossima :)
-Grè

𝐌𝐘 𝐁𝐄𝐒𝐓 𝐌𝐈𝐒𝐓𝐀𝐊𝐄 ⋆ Cameron Dallas [2]Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora