Capitolo 65

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Cameron's Pov

-Cameron sei pronto?- urla mia sorella dal piano di sotto. Giusto, dovevamo andare al cimitero!

-Ehm...si, dammi due minuti e arrivo- corro verso l'armadio per poi tirarne fuori una camicia nera a maniche corte e dei jeans grigi, quasi sul bianco.
Mi vesto velocemente, mi metto le scarpe e corro giù. Mi sento molto una donna che fa tardi ad un appuntamento.

-Te l'eri dimenticato vero?- ridacchia mia sorella e annuisco.
Usciamo di casa ed entriamo in macchina. Sono le 7 di sera, quindi abbiamo tutto il tempo dato che il cimitero chiude alle 11.

-I fiori li prendiamo direttamente lì?- chiedo a Sierra, che non sposta lo sguardo dalla strada.
Annuisce, sterzando appena in tempo dato che stava per andare addosso ad una macchina.

-Sierra!- urlo, premendo il freno e fermandoci.

-Ma a cosa stai pensando?-

-A niente. Mi sono distratta-

-Ma se tenevi gli occhi fissi sulla strada!-

-Ci si può distrarre anche così, okay?- urla e mi sta davvero spaventando. Chissà cosa le sta passando per la testa in questo momento. Spero non si tratti del suo ragazzo.

-E perché ti sei distratta? A cosa pensavi? È successo qualcosa a Brendon?-

-Tu fai così con tutti? Se ti dico una cosa è quella e punto, è inutile che apri ancora bocca- decido di non dire più niente. Come minimo ha il ciclo.
Alzo le mani in segno di resa e riparte.
Arriviamo una decina di minuti dopo al cimitero e prendiamo i fiori, per poi metterci a cercare la sua tomba.
Mi fermo, non appena vedo la sua fotografia rimpicciolita che era la foto della sua carta d'identità. Ne abbiamo una anche in soggiorno, ma molto più grande.

-Mamma- mi inginocchio, sorridendo vedendo ancora la sua foto.

-Sierra, è qui- chiamo mia sorella, che cammina velocemente verso di me. O meglio, noi.

-Spero tu stia bene, è da tanto che non vengo a trovarti e mi dispiace. Mi dispiace per tutte le cose brutte che ho fatto, ma come saprai ho conosciuto una ragazza che mi ha praticamente cambiato la vita. Sarebbe bellissimo fartela conoscere.
Io sto bene, anche se mi manchi tanto. Penso a te e a quello che è successo ogni notte e mi viene una rabbia incommensurabile dentro.
Non doveva succedere tutto questo. Vorrei tanto poterti rivedere, non in questo modo però. Vorrei parlare faccia a faccia con te, vorrei parlarti di tutti i problemi che ho e di come mi sento, perché alla fine Audrey è l'unica che riesce a capirlo anche se le mento e l'unica che poteva farlo eri te. Ci vedo molto di te in lei. È solare, è simpatica. È la ragazza che vorrebbero tutti.
Ti voglio tanto bene mamma- appoggio il fiore sulla lapide e mi giro verso Sierra, che si sta strofinando gli occhi.

-Sierra?-

-Mi hai fatto commuovere- ridacchia, tirando su col naso.

-Scusa- appoggio una mano sulla sua spalla, ridacchiando insieme a lei.

***

Una volta tornati a casa, mangiamo la pizza che abbiamo preso mentre eravamo in viaggio e prendo il telefono per chiamare Audrey.

-Hey- già dalla sua voce è strana.

-Audrey, come va? Com'è andata la partita? E la tua coreografia?-

-Samuel inizia a dare fastidio, già da ora- lo sapevo, ora mi tocca andare là e ucciderlo.

-Che ti ha detto?-

-Una cosa alquanto vomitevole, non voglio nemmeno pensarci. Comunque la partita è andata bene, abbiamo vinto. E per fortuna è andata bene anche la coreografia- una cosa alquanto vomitevole? Come minimo è sul sesso.

-Sono contento, anche se adesso non vedo l'ora di tornare per uccidere Samuel. Te dimmelo se ti fa qualcos'altro-

-Certo che te lo dico. Scusa ma ora devo andare, dobbiamo cenare. Ci sentiamo, ti amo-

-Ti amo anche io- attacca e sbuffo. Lo sapevo che avrebbe portato ulteriori guai quel Samuel. Guardo l'ora e vedo che sono le 9. Strano, di solito al McKenna si cena alle 7.30...
Boh, magari lei non aveva cenato...chissà per quale motivo però.
Faccio spallucce e salgo in camera, mi stendo sul letto e chiudo gli occhi.

"-Audrey, sono Cameron. Ho una cosa per te- busso alla porta della camera di Audrey, ma non ricevo nessuna risposta. Provo a bussare ancora ma niente.

-Si Cam, arrivo- mi apre la porta e spalanca la bocca non appena vede i suoi fiori preferiti tra le mie mani. Gigli.

-Ma dove li hai presi?-

-Me li sono fatti portare- sorrido, entrando. È piuttosto strana, di solito quando è calma non si pizzica la pelle sulle dita.

-Va tutto bene?- appoggio i fiori sul letto, andando verso di lei.

-Cam, io...-

-Tu?-

-Io...-

-Audrey cosa?-

-Devo dirti una cosa importante- questo l'avevo quasi capito.

-Io...sono incinta-"

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Meno male che è solo un sogno...o no? *risata malvagia*
Ciaoneeee ❤️
Scusate il ritardo, giuro che compro a tutte delle pizze se mi perdonate.
Prima di dire la solita frase, volevo ringraziare tutte voi per il supporto che mi date, sono davvero contenta, è un traguardo davvero importante questo per me. Grazie con tutto il cuore ❤️
Anyway, non dimenticate di votare e lasciare un commento se il capitolo vi è piaciuto :)
Alla prossima ❤️
-Grè

𝐌𝐘 𝐁𝐄𝐒𝐓 𝐌𝐈𝐒𝐓𝐀𝐊𝐄 ⋆ Cameron Dallas [2]Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora