Epilogo - Remember

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«Sei tornato, sei tornato da me!» aveva esclamato Hermione.
«Sì, Granger. Sono tornato» aveva risposto raggiante Fred.

Remembering...
«Avanti, Fred, non ti nascondere...»
«Non ti si può nascondere niente, eh Granger?»
«Non se si tratta di un Weasley!»
«Ma come hai fatto a capire che ero io?»
«Anni di esperienza...»

«Ma non si bussa?»
«Avevo detto che mi sarei fatto un bagno... almeno un paio di volte davanti a te!»
«Sì, ma pensavo usassi quello nella tua stanza!»
«Fuori uso. Ma non c'è problema, possiamo sempre farlo insieme...»

«Sai, Fred, credo che sia arrivato il momento per te di incominciare a chiamarmi Hermione.»
«Come vuoi, Granger.»

«Sentite: io e Hermione siamo uno l'opposto dell'altra e non riusciamo a parlare seriamente senza finire per litigare o a battibeccare come due bambini dispettosi. Per quanto mi riguarda, va bene: adoro mandarla su tutte le furie, mi fa sbellicare dalle risate!»
«Non dimenticare, però, che...»
«...gli opposti si attraggono!»

«Io con te, non vado da nessuna parte, Fred.»
«E invece sì.»
«Si può sapere che ti prende?»
«Lui è...»
«Io so chi è lui veramente. E non è come credete
voi.»
«Ah, no? L'anno scorso è stato all'incirca con tredici ragazze diverse e alcune anche contemporaneamente. Ma la cosa più squallida era che trattava le persone come nullità.»
«Be', è cambiato. Non è più così. Le persone possono cambiare.»
«Sì, e gli asini volano.»

«Tu? Tu che infrangi le regole? Impossibile.»
«Vuoi scommettere Weasley?»
«Io non scommetto, Granger. Io so che non ne saresti capace.»
«Hai paura. C'è qualcosa che hai da perdere? Tipo, la dignità?»
«Io non ho paura.»
«E allora perché non vuoi scommettere con
me?»
«Perché non voglio vederti piangere una volta vinto. Sarebbe davvero penoso. Per entrambi, credimi.»
«Io non piango affatto. Forse tu.»
«Tss, stai solo blaterando.»
«Perché sei scappata oggi?»
«Non sono affari tuoi.»
«Ti ha fatto qualcosa?»
«No e anche se fosse, di certo non verrei a dirlo a te.» rispose infastidita.
Lui la scrutò a lungo in volto e lei ricambiò. Si sfidavano a chi mollasse per primo. Presto, però, quello sguardo si trasformò in qualcosa di più spiazzante che li colse inevitabilmente alla sprovvista: c'era una forte tensione che non faceva altro che attrarli a vicenda così - volenti o nolenti - si ritrovarono intrappolati in un bacio travolgente.

«Volevo parlarti di quello che è successo ieri.»
«Perché che cosa è successo ieri?»
«Mi stai prendendo in giro?»
«No.»
«Ieri ci siamo baciati.»
«Ah, quello. Sì ci siamo baciati e allora?»
«Allora volevo solo dirti che mi dispiace. Sono stato impulsivo e... non succederà mai più.»
«Okay. Non ti preoccupare, Weasley. Non è successo nulla di importante.»
«Davvero?»
«Davvero.»

Fred, intanto, si piegò per raccogliere qualcosa a terra.
Quando Hermione vide ciò che teneva tra le mani, avvampò: era uno dei suoi reggiseno.
«Mi sembra di averla già vissuta questa
scena...»

«Ehi, Granger!»
«Che vuoi?»
«Volevo solo dirti che quel reggiseno era molto carino; secondo me, comunque, ti starebbe meglio uno di pizzo.»
«Fred!»
«Ahi! Manesca!»

«Sai, se non ti asciughi prenderai un brutto
raffreddore.»
«Sei così carina, quando ti preoccupi per me.»

«Mi devi aiutare.»
«A fare cosa?»
«A preparare un dolce per la mamma: sai per ringraziarla per tutto quello che fa per noi.»
«È un pensiero carino.»
«Il problema è che io non ho la minima idea di come si prepari un dolce e visto che tu...»
«Non dire "e visto che tu sei una donna" perché ti strozzo con le mie mani.»
«Scusa: non volevo offenderti.»
«Va bene, ti aiuterò. Ma se ti azzardi a distrarti, la torta ti finirà dritta in faccia.»
«Agli ordini, capo!»

«Mi viene una voglia matta di baciarla fino a farla restare senza fiato e abbracciarla fino a che i nostri corpi diventino uno. Mi viene voglia di farla ridere solo per vedere quel suo splendido sorriso sul volto. Vorrei sentire la sua risata ogni giorno, la sua bellissima risata che mi riempie il cuore. Vorrei guardarla negli occhi e dirle solo con lo sguardo quanto sia importante per me. Vorrei avere il coraggio di dirle "Ti amo" e tutto quello che sento ma che devo nascondere. Vorrei avere il coraggio di dirle quanto mi piace farla arrabbiare perché quando si arrabbia è ancora più bella. Vorrei litigare con lei per ogni piccola cosa per poi fare pace a suon di baci. Vorrei guardarla in silenzio mentre legge e guardare quella piccola ruga che le si forma sulla fronte quando è attenta. Vorrei averla sempre accanto a me.»

«Perché sei qui tutto solo?»
«Avevo bisogno di distrarmi... e tu? Anche se so che non riesci a stare lontana da me voglio sentire che scusa mi dirai.»
«Ho pensato che con una bella serata come questa ci voleva una passeggiata e poi anche io ho bisogno di pensare ad altro per non pensare a...»
«A cosa?»
«Ehm... Non voglio annoiarti con le mie preoccupazioni...»
«Non potresti mai annoiarmi.»

«Buon Natale, Fred.»
«Buon Natale, Hermione.»

«Tu sei una persona fantastica, Fred. E lo sanno tutti... lo so io.»
«[...] Io penso che nella normalità di una persona possa sempre arrivare il momento in cui tutto cambi. In cui tutto si ribalta e tu non sai cosa fare. Ma so anche che quel momento è il più bello della tua vita. E il mio sei tu, Hermione.»
«Ti sei insediata lentamente nella rete che proteggeva il mio cuore e che con tutta la tua forza hai strappato. Ti sei fatta spazio nel mio cuore e lì sei rimasta. Come un segno indelebile. Non pensavo che sarebbe mai successo ma tu ce l'hai fatta: sei riuscita a rubarmi il cuore e a farti amare da me, ragazzo pazzo e incompreso.
Ero perso fino a che la tua luce non mi ha guidato verso il giusto cammino. Fino a che non mi sono accorto che dove sei tu sono a casa. Ora so che tutto quello che ero non ha più importanza perché quello che sono, grazie a te, ha fatto uscire la parte migliore di me. Ti amo, Hermione Granger. E spero, lo spero davvero, che questo basti, per me e te.»

«Senti, George a chi voglio prendere in giro? Hermione non starebbe mai con uno come me! Sa come sono e l'hai visto anche tu: sa che stare con uno come me la farebbe soffrire per tutta la vita.»
«Se è di questo che hai paura hai bisogno proprio di Hermione per superarla; perché io so che tu non le faresti mai del male.»
«Ma se succedesse...»
«Non succederà.»
«E se succedesse...»
«Se dovesse succedere, verrò a prenderti a calci nel culo per farti rinsavire, per usare un'espressione babbana.»
«Tu ed Hermione vi completate e so che stando insieme ogni cosa andrà al suo posto, perché devi sapere che in due si risolve tutto meglio che da soli. Tu hai bisogno di lei proprio come lei ne ha di te.»

«Buonanotte, Granger!»
«Buonanotte, Fred.»

Dall'ombra degli occhi del ragazzo che le stava davanti, Hermione capì che era proprio così. Era tornato ad essere il Fred Weasley di sempre, quello di cui si era innamorata, e che l'amava incondizionatamente.

Quando le loro labbra finalmente si toccarono, dopo quella mattina nella camera di lei, sentirono che tutto era tornato al suo posto; che loro erano tornati come si erano lasciati tre anni prima.
Felici e insieme.
Proprio come doveva essere.

                          
THE END

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