Ricordi che affiorano

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Hermione cercò di sistemarsi al meglio capelli ma, come al solito, rimanevano un'ammasso di ricci, difficili da acconciare.
«Legali in una coda, sennò ci metterai una vita!»
Ginny stava stesa sul letto, e guardava l'amica a testa in giù.
La riccia sbuffò sonoramente, e fece come le aveva detto.
«Aspetta» La rossa si alzò, andandole vicino.
Sciolse due ciocche di capelli dalla coda, in modo che ricadessero dolcemente ai lati del viso.
«Così, sei perfetta.»
Hermione le sorrise, contenta.
«Grazie» rispose con un occhiolino.
«Be', è per questo che sono qui!»
«Per rendermi più carina?» le chiese l'altra, ironica.
«Per renderti più carina» annuì Ginny.
Scoppiarono a ridere.
Il nervosismo cominciava a scemare, ma non del tutto.
«Avanti, ripeti un po' cos'è che ti ha detto precisamente...» disse ad un tratto Ginny, chiedendogli di raccontarle quello che era successo per la quarta volta.
«Ehm...»

***

Flashback
«Allora? Ti stai divertendo?» chiese Fred, quando le fu vicino.
«Quando ho un libro in mano, mi diverto sempre; soprattutto se è uno di scuola» rispose Hermione, indicando Grandi Speranze di Dickens.
Doveva leggerlo per il corso di Letteratura Inglese dell'800, all'Università.
«E così ami leggere, eh... Sì, avevo fiutato qualcosa di anormale in te» disse lui, guardandola come se non fosse umana.
Lei scoppiò automaticamente a ridere.
Non era cambiato per niente.
«Be', anormale è il mio secondo nome...» ribatté lei, sarcastica.
Senza sapere perché, Fred trattenne il fiato, ma un attimo dopo tornò in sé.
«Cosa ne dici di fare un picnic qui, stasera?» disse ad un tratto.
«Solo io e te?» Hermione lo guardò nervosa.
«Solo io e te. Hai paura? Non mordo, sai?» scherzò il rosso, aspettando impaziente la sua risposta.
«Forse...»
Si fissarono per qualche minuto, poi lei disse,
«Perché no? Mi sembra un ottima idea.»
«Io sono un calderone di ottime idee» si compiacque Fred, con un sorriso smagliante.
«Non ne dubito.» Hermione fremeva all'idea di rimanere di nuovo da sola con lui.
Rimasero ancora una volta in silenzio, quando ad un tratto Fred, che sembrava avere lo sguardo perso nel vuoto, sussurrò «Ero perso fino a che la tua luce non mi ha guidato verso il giusto cammino.»
Hermione smise di respirare.
Quelle parole; le parole che Fred le aveva detto una sera, mentre parlavano sul divano di casa Weasley.
Come faceva a ricordarle?
La ragazza scrutò gli occhi del rosso, un'espressione stupefatta e confusa sul viso.
Portò nuovamente lo sguardo su di lei, poi dopo un momento, si riscosse.
«Allora, be', ci vediamo stasera!» la salutò prima di voltarsi.
Hermione si alzò di scatto. «Perché, dove vai?»
«Ho bisogno di stare un po' da solo» spiegò lui continuando a camminare verso la villetta.
Lei percepì il suo tono strano, ma senza dire niente, si rimise a sedere. Il libro abbandonato sulla sabbia, accanto a lei.

***

«Wow. Sai cosa significa questo?» disse Ginny fissandola con occhi sgranati.
Hermione sorrise emozionata, e annuì vivacemente.
«Sta iniziando a ricordare!»
L'amica l'abbracciò, e stringendola forte sussurrò «Te l'avevo detto!»

Angolo Autrice

Ecco un'altro capitolo. Spero vi piaccia.
Il nostro Fred pare stia ricordando... sarà bellissimo.
Ho cominciato a leggere una storia, il suo titolo è:||The Hunger Games||Gli Hunger Games ai giorni d'oggi|| di TulliaConti. Passate a leggerla se volete.
Al prossimo capitolo! ❤️

Un Amore RitrovatoWhere stories live. Discover now