The secretary

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(Aggiorno domani se il capitolo arriva a 5 voti :)

Era il quattro Maggio, eh beh, Michael si sentiva un emerito idiota, Luke non lo aveva contatto per ridargli indietro il telefono, e non aveva nemmeno mangiato del burro d'arichidi, sperava solo che Troye gli scrivesse.

Ma no, nemmeno quello, così aveva deciso di andare allo Starbucks accanto al Golden Gate e annegare la delusione in un frappuccino.

Si stava versando una quantità industriale di zucchero in bocca quando qualcuno passando gli fece cadere il caffè.

Solitamente, nella sua piccola cittadina lo prendevano a parolacce per stare "in mezzo a i coglioni" ma il ragazzo sembrava mortificato.

"Uh, mi dispiacescusa...Michael?"

Il biondo guardò meglio quegli occhi celesti e quasi non sputò il poco zucchero che gli era rimasto in bocca.

"T-troye?"

"Come mai sei così sorpreso di vedermi?" Poggiò i quattro caffè che aveva preso sul tavolo e si sedette.

Okay che era carino eh, ma magari quel posto era occupato... chi prendiamo ingiro? Era ovvio che non fosse occupato.

"Uhm, no no"

"Ti stavo per scrivere comunque, ma ti ho incontrato, peccato volevo farti una sorpresa"

"Puoi farla comunque eh" Michael si coprì la bocca per essere stato così sfacciato e arrossì, perché doveva sembrare un vulcano in eruzione ogni singolo istante della sua vita?

Per fortuna Troye ridacchiò riprendendo in mano la sua ordinazione "Saresti dovuto venire con me al Golden Gate fra due ore, ma ormai siamo giá quì e se vuoi mi puoi seguire"

Ma perché avrebbe dovuto seguirlo? Okay Troye era carino, ma si sarebbe scomodato e avrebbe alzato il suo reale culo per Harry Styles.

"Dove?"

"Si da il caso, che io sia il segretario della persona che ha il tuo telefono in questo momento Jack "  Il ragazzo ridacchiò e Michael rovesciò la bustina di zucchero che aveva appena aperto e si precipitò nelle sue braccia.

"Oh mio dio, oh mio dio, io, oh mio dio! Grazie grazie grazie" lo strinse più forte che potè, avrebbe onorato la memoria di Bianca grazie a Troye.

Argh, gli mancava la coroncina di fiori, e un panino di burro d'arachidi, adesso non avrebbe potuto scopare Luke Hemmings su una panchina con un buon panino in mano, una bella coroncina e i capelli tinti.

Ridacchiò per l'immagine, stava diventando idiota come sua sorella.

Quando si separò da Troye era troppo elettrizzato per potere arrossire e incominciò a saltellare leggermente.

"Lo prendo per un sì, allora andiamo?"

"Uhm, sì sì" il biondo ridacchiò senza motivo, era troppo felice.

Di certo non si sarebbe mai aspettato una volta arrivato un giovane Luke Hemmings selvatico che rincorreva i piccioni che giustamente correvano via spaventati.

"Luke, c'è quì Michael il proprietaro del telefono" disse Troye in imbarazzo sistemandosi i capelli.

"Hey ciao!" La giraffa si avvicinò e salutò il più piccolo con un veloce abbraccio.

Carry Out •MukeWhere stories live. Discover now