Capitolo II

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Camila's pov

"Comunque piacere, Camila" le porgo la mano, lei la fissa.

"Non ti allargare troppo."

"Si chiama educazione, non so se i tuoi genitori te l'hanno insegnata."

Sbuffa e mi stringe la mano.

"Piacere" risponde.

Sorrido, soddisfatta di aver ottenuto ciò che volevo.

Apro il mio libro e inizio a studiare, ma poco dopo vengo interrotta da un odore terribile:

"Puoi spegnere quella sigaretta, per favore?" chiedo gentilmente.

"Uno, non è sigaretta.
Due, no, non posso spegnerla."

"E tre?" sorrido

Mi guarda, con quegli occhi che potevano congelarti

"E tre tappati quella cazzo di bocca."

Porto gli occhi al cielo.

"Perché sei così?" chiedo, sapendo che non mi avrebbe risposto gentilmente.

"Senti, adesso perché ti ho fatta sedere qui, non vuol dire che puoi farmi il terzo grado."

"Okay, scusa."

Mi arrendo e ricomincio a studiare, ma non ci riesco perché mi sento osservata, così faccio finta di farlo.

Dopo mezz'ora non riesco più a stare lì, così mi alzo

"Te ne vai?" chiede mentre prepara una sigaretta fatta da sé o chissà cos'è quella roba

"Si" rispondo "è stato un piacere conoscerti" cerco si essere gentile, ma fallisco perché non ricevo nessuna risposta

Me ne torno a casa, senza smettere di pensare neanche per un secondo a quella ragazza, così stronza ma misteriosa. C'era qualcosa che mi spingeva a conoscerla, sapere qualcosa di lei. Ho sempre fatto amicizia facilmente, ma con lei è diverso, ti chiude subito un discorso, ma non perché le stavo sulle palle, perché se no non mi faceva sedere sul "suo" albero.
Scaccio via i pensieri, entrando a casa, saluto i miei genitori e mi dirigo nel grande bagno, riempiendo l'enorme vasca d'acqua e rilassandomi immersa in essa.

Lauren's pov

Dopo che la ragazza di cui non ricordo il nome se n'è andata me ne ritorno nella mia "abitazione", nonché una casa abbandonata.

All'entrata c'è una porta rotta, così che possa aprirla senza chiavi, è rossa con la vernice staccata. Entro dentro, le pareti sono bianche, girando a destra entro in un'altra stanza buttandomi in un divano, vicino la finestra, che ho trovato una volta fuori, è marrone chiaro non è molto vecchio, mi fa anche da letto. Ho anche un bagno, è piccolo, ha un gabinetto, la doccia e il lavandino, ci entrano a malapena. Ho anche la corrente, sono andata a scavare dei fili, cosicché avessi un po' di luce e acqua, sapete, devo pur sempre vivere anch'io, anche andando contro le regole.

Mentre sto sul divano a pensare mi arriva una chiamata, è il mio "capo"

"Pronto?" rispondo a voce bassa

"Lauren, buone notizie, ci vediamo a casa mia tra 15 minuti" chiude

Quando sento "buone notizie" sono contenta, perché so che guadagnerò più di ciò che ricevo ogni giorno, il che significa che posso comprarmi qualcosa in più. Mi alzo e mi dirigo verso casa di Luke

Camila's pov

Esco dalla vasca, mentre mi preparo per la festa.
Mi metto un vestitino bianco, scarpe nere molto alte.
Mentre mi trucco mi arriva una chiamata, è Dinah

I'm fine {Camren}Where stories live. Discover now