Capitolo 16.

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ANNABELLA POV

Due uomini mi portarono dentro la limousine per poi partire . Guardo il padre di Konnor che sorrideva per non so quale motivo.

<< Mi spiega cosa gli ha fatto Konnor?>>
<< Bambina , tu sei troppo curiosa . Saprai tutto a tempo debito >>
Il viaggio continuó in silenzio e quando la limousine si fermó vidi Konnor che teneva per mano Lexi.

Non riuscivo a sentire quello che si stavano dicendo, ma vedere Konnor mi tranquillizzava. Lexi si avvicina alla macchina e apre lo sportello.

<<Tesoro finalmente >>

<<Lexi ...>> ci abbracciamo e la mia paura iniziò ad aumentare quando vidi Konnor con una pistola rivolta verso suo padre.

Io e Lexi eravamo davanti a quella macchina piene di paura e in poco tempo dei ragazzi si stavano avvicinando a noi ma vennero subito fermati. L'agitazione aumentava e senza capire nulla mi trovavo dentro alla macchina con Lexi. Pensavo di essere salva ma l'incubo continuava. Il padre di Konnor entra in macchina e partiamo.

<<Bene bene... sono proprio contento di rivederti>>

<<Io no>> disse Lexi

Si limitava a ridere anche se non trovavo nulla di tutto ciò divertente.

Lexi mi teneva stretta dal braccio e la sentivo tremare. Dovevamo essere forti. Arriviamo in quella casa e ci spingono fino ad una camera al piano di sopra. Ci legano in due sedie , una di fronte all'altra e ci lasciano sole.

<<Lexi? dimmi che Konnor ha un piano>> dico in lacrime.

<<Spero che riesca a trovarne un'altro>> dice guardando il pavimento in preda all'agitazione.<<E anche in fretta... mio padre è capace di tutto>>

<<Lexi mi spieghi cosa vuole da Konnor?>>

<<Anna... doveva dirtelo lui quando se la sentiva di raccontarti questa storia raccapricciante , ma dato che ci troviamo in questa situazione , è giusto che tu sappia>>

Lexi prende un sospiro ed inizia a raccontarmi la storia.

<<Io e la mia famiglia siamo sempre state delle persone a cui non mancava nulla. I miei genitori si amavano e noi eravamo felici , i nostri voti erano tra i migliori della scuola e partecipavamo alle migliori feste con gli abiti più belli che potevamo chiedere>> fece una pausa tirando un sospiro. <<Un giorno , rimasi a casa da sola. Mio padre tornò dal lavoro infuriato e mi trascinò bruscamente nella mia stanza e mi violentò.. >> iniziò a piangere <<Ad ogni mia lamentela ricevevo schiaffi o lividi in tutto il corpo. Alla fine mi minacciava di non raccontare niente a mia madre o a Konnor altrimenti l'avrebbero pagata anche loro. Io cercavo di non rimanere sola con lui, ma trovava sempre qualche scusa ''è in punizione'' ''mi ha promesso di aiutarmi '' o scuse del genere. Un giorno , rimasi sola con lui e incominciò a violentarmi , come tutte le volte stavo zitta e subivo per proteggere me e la mia famiglia. Mentre avevo mio padre su di me , Konnor entra nella stanza e mi trova in lacrime. Inizia a picchiarlo e a renderlo impresentabile fino all'arrivo di mia madre che lo fermò senza capire realmente cosa era successo. Io non riuscivo a muovere un muscolo, piangevo e basta, ma ero contenta che mio fratello fosse entrato da quella porta. Quando mio padre si riprese , Konnor fece un'accordo con lui, noi saremmo andati via senza denunciarlo solo se lui ci dava i soldi sufficienti per poter incominciare una nuova vita senza di lui. Accettò e noi partimmo. Avevamo trovato un piccolo appartamento accettabile e al momento del pagamento in quella carta di credito non c'erano soldi e mio fratello iniziò a dare di matto, non avevamo soldi, non avevamo una casa e non avevamo nulla. Lui entrò in un brutto giro per guadagnare un po' di soldi subito ed io e mamma lavoravamo per poter pagare l'affitto . Mio fratello era irriconoscibile fino a quando sei arrivata tu..>>

Quelle parole erano come un coltello affilato che entra nella pelle . Avevano avuto un passato raccapricciante e sapere che suo padre l'aveva violentata mi faceva paura. Cosa avrebbe fatto con noi?Saremmo uscite illese da questo rapimento?

<<Mi dispiace Lexi >> erano le uniche parole che mi uscirono dalla bocca.

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