Capitolo 11.

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Tornai a casa e chiamai mia madre come mi aveva gentilmente incitato Igor che dopo due squilli rispose al telefono.

<<Tesoro è successo qualcosa?>>

<<No mamma , volevo semplicemente parlare con te >>

<<Oh bambina mia mi sei mancata così tanto>> iniziò a singhiozzare.

<<Mamma volevo chiederti scusa per il mio atteggiamento , e per non averti capita. Mi dispiace. Vorrei ritornare a qualche mese fa , al rapporto che avevamo noi due >> dissi con malinconia.

<<Te..tesoro non chiedo altro. Ti voglio bene>>

<<Mamma anche io . Ci sentiamo presto>>

Riagganciai e come aveva previsto Igor mi sentivo già meglio . Infondo è sempre mia madre .

Mi coricai sul letto guardando il soffitto . Il mio unico pensiero era lui. Konnor .

Lo credevo diverso ma le mie amiche avevano ragione era il solito stronzo di turno che si approfitta delle ragazze e poi le getta ovunque. Non volevo e non potevo crederci . Presi il telefono e chiamai Cristel

<<Ehi Cristel>>

<<Ehi tesoro dimmi tutto>>

<<Senti ho bisogno di uscire e di divertirmi un po' >>

<<Mmmm.... si possiamo andare al Luxury, tra mezz'ora passiamo a prenderti >>

Mi lavai velocemente ed entrai nella mia cabina armadio . Indossai un vestitino cortissimo blu notte con una linea di brillanti sotto il corpetto, scarpe alte, chignon , trucco più pesante del solito ed ero pronta. Le ragazze mi aspettavano sotto e decisi di scrivere un messaggio a Igor prima di scappare in discoteca.


Igor

<<Grazie del tuo consiglio, pace fatta con mamma . Sei un amico :***>> Invio


Entrai in macchina e dopo pochi minuti eravamo al Luxury. Quella sera decisi di ballare come la pazza e bere fino allo sfinimento. Dopo qualche ora mi trovavo barcollante e prima di svenire sentì la voce di Emma .

<<Cris? cosa facciamo? non può dormire a casa nostra conciata così...>>

<<Intanto portiamola via di qui>>

Mi svegliai per la luce fastidiosa sul mio viso. Iniziai a contorcermi per svegliarmi meglio e aprì gli occhi .

<<Ma dove sono?>> iniziai a guardare sotto le coperte.

<<Ok i vestiti ci sono>> feci un sospiro di sollievo. Iniziai a toccare il mio corpo ed era intatto.

Mi guardai intorno e c'era una stanza con un letto, una scrivania, un armadio. Guardai sopra il letto e c'era una foto. Noooo.

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