Tra le mie braccia c'era la piccola Francesca.
Era appena finito il battesimo di questo piccolo angioletto.
Aveva gli occhi blu come il mare, ma i capelli erano scuri.
Ho sempre adorato i bambini, quando ridono per le facce buffe che fai, li posso sempre sbaciucchiare, quelle tutine adorabili, odio solo il fatto che durante la notte devono scoppiare a piangere.
Poco dopo arrivarono anche i famigliari, i genitori, portandomi via Francesca.
...
"Dovresti avere più fiducia in me" parlò Simone mentre cercava un film da vedere.
"Tu avresti dovuto dirmelo, non credi?" Domando dalla cucina mentre faccio i popcorn.
Finito di prepararli, lo raggiungo sul divano.
"Domani ci incontriamo" dice di colpo.
"Chi?! Tu e lei?!" Domando.
Annuisce.
"Per...?" Lo incitò a dirmi il perché di questo loro incontro.
Non capisco cosa vuole ancora Clara.
Fatti una vita! Non c'è solo lui nel mondo!
E poi si dà il caso che è già fidanzato!
Lo ammetto. Sono gelosa. Gelosissima. Lui è mio e basta!
Non è un oggetto, e questo lo so. Ma sta con me, e anche lui mi dice che io sono sua, quindi io dico che lui è mio.
"Ha detto che ha una cosa importante da dirmi" risponde.
Non rispondo più niente. Non voglio fare il terzo grado.
Mi fido di lui.
Di lui si, ma lei no.
"Amore..." Mi chiamò, mi voltai verso di lui "Ti amo" continuò.
"Anch'io" gli rispondo sincera.
Mi rivolto verso la televisione e continuò a guardare il film, senza dire un'altra sola parola.
In questo momento non ho voglia di discutere con lui.
Appoggio la testa sulla sua spalla, continuando a guardare le immagini proiettate alla tv, senza capire di che film si tratti.
...
Ormai era finito da un pezzo il film, e ovviamente ci eravamo addormentati sul divano.
Mi svegliai di colpo, e sul divano vero solo io.
"Simo?" Domandai andando a guardare nelle stanze.
Andai in camera, aprii la porta di poco e accesi la luce, ma quest'ultima non si accese.
"Fantastico! Si è bruciata la lampadina!" Dissi sarcastica alzando le braccia in aria.
Due mani mi presero la vita.
"Non si è scaricata la lampadina" sussurrò al mio orecchio e mi benda con una sciarpa.
"Che vuoi fare?" Domandai.
Non rispose, avevo fatto qualche passo dentro la stanza "stai ferma qua" mi sussurrò all'orecchio.
Sentivo più volte un rumore, simile a quando si accende un accendino.
Poco dopo non sentii più la sciarpa legata sui miei occhi.
Sbattei più volte le palpebre, per abituarmi alla poca luce.
Petali sparsi sul letto e alcuni per terra, candele tutt'intorno alla stanza.
Qualcosa attirò di più la mia attenzione, la scritta "mi vuoi sposare?" ai piedi del letto con petali di rose rosse e delle candeline che aiutavano a leggere meglio.
Ero senza parole, mai mi sarei aspettata una cosa del genere. Non avevamo mai parlato di matrimonio o di una vita futura insieme. Ci limitavamo solo a passare il presente insieme.
Mi voltai verso di lui, che era ancora dietro di me, e lo trovai inginocchiato con una scatolina in mano.
"Sono quattro anni che ti conosco. E in tutti questi quattro anni ti ho sempre amata. Sei la donna che vorrei avere per il resto della mia vita, nessun'altra vorrei. Non esiste nessun'altra donna come te. Sei unica, ti ho sempre amato e ti amerò per sempre" disse, aprì la scatola mostrando un semplicissimo anello da fidanzamento "Mia, Mi vuoi sposare?"
Non sapevo proprio cosa dire. Era una cosa che quasi sicuramente non mi sarei aspettata da lui.
Mi guardai intorno, soffermandomi su ogni particolare, poi tornai con lo sguardo su di lui.
Era ancora la, immobile che guardava ogni mio singolo movimento.
Lo amo? Voglio che lui sia l'uomo della mia vita? Davvero lo voglio sposare? Avere solo lui al mio fianco, avere una famiglia con lui, amarlo per tutti i giorni della mia vita?
Voglio davvero tutto questo?
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SPAZIO AUTRICE
Hey! Come state?
Ops, siamo già al penultimo capitolo 🙈
Spero che vi sia piaciuto...
Se volete dirmi cosa ne pensate, per me va benissimo... Anzi, almeno capisco ciò che pensate.
Baci baci
~Ale
