10. Mia

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Poco dopo arrivammo a casa di Camy.

Spesi il motore e scesi dalla moto.

Mi tolsi il casco, lo tolsi anche a Tommy e lo feci scendere.

Suonai il campanello, venne ad aprire Paolo.

"Ciao patato!" Lo salutai lasciandogli un bacio sulla guancia.

Entrai in cucina con Tommy.

C'erano tutti. Tutti tranne Samanta.

Salutai tutti con un bacio sulla guancia.

Paolo e Camilla andarono a giocare con Tommy in salotto.

"Posso parlare un attimino con Jack?" Domandai a Simone, che in risposta alzò le sopracciglia "Tranquillo, non lo stupro!" Continuai sorridendogli.

Mi lasciò un bacio sulla fronte e andò in salotto.

Posai una mano sulla sua spalla "che è successo?" Domandai gentilmente.

"Le nostre madri non hanno accettato il fatto che avremmo avuto un bambino..." Sussurrò.

"Tu che ne pensi della storia della gravidanza?" Sapevo che aveva accettato la cosa, Sam me lo aveva detto.

"Io ne sono felice, davvero. Certo che non avevo calcolato il fatto di avere un bambino. È capitato..." Disse "Certo, quando me lo ha detto mi sono domandato come sia successo, dato che prendeva la pillola. Ma pensandoci bene non mi sembrava una cattiva idea avere un bambino con Sam. Io la amo, questa è stata una notizia grandiosa per me" continuò "Di certo non hanno pensato la stessa cosa le madri. Dicendo che siamo ancora troppo giovani, che avere un bambino è una grande responsabilità. E infine ci hanno detto che non ci vedono come genitori. In pratica ci hanno dato degli ignoranti!" Continuò ancora guardandomi negli occhi, non lo interruppi e lui proseguì "Ormai da quel giorno nessuno dei due è tornato a casa. Sam è stata qua, da Camilla, ed è sempre stata in silenzio. Che vorrebbe dire?"

"Credo che sia ancora scossa per quello che avranno detto le madri. Di certo lei si aspettava almeno una risposta affermativa, che per qualunque cosa ci sarebbero state" dissi "Nostra madre è sempre stata così..."

"Anche la mia. E non capisco cosa ci sia di sbagliato adesso! Sicuramente ci penseranno bene, e magari cambieranno opinione. Ma adesso voglio solo la mia Sam..." Disse "Prova a parlare... Noi ci abbiamo provato, ma senza risultato, se ne sta chiusa in camera e raramente mangia. Magari con la sua gemella le cose sono diverse"

"È quello che voglio fare. Andare da lei. Ma in queste situazioni le parole non servono a granché" dissi alzandomi dalla sedia "tranquillo ci 'parlo' io" e detto ciò andai nella stanza dove c'era Sam.

Presumo sia nella stanza di Camilla. Bussai, nessuna risposta. Lentamente aprii la porta e trovai il corpo di mia sorella steso sul letto rivolta verso la finestra, quindi dando le spalle alla porta.

Chiusi la porta alle mie spalle e mi avvicinai a lei.

Mi stesi accanto a lei.

"È strano sapere il cambiamento così rapido di nostra madre" sussurrai.

Il suo respiro si bloccò, poi riprese.

Lentamente si girò rivolgendo il suo sguardo al soffitto.

Feci intrecciare le nostre mani, non si oppose.

Si mosse di nuovo, voltandosi verso di me e appoggiando la sua testa alla mia spalla.

"Perché adesso fa così?" Domandò in un sussurro.

"Ha detto che non ci vuole perdere" le risposi.

Sospirò.

"Non credo che se facesse il contrario di come fa adesso, noi ci allontaneremo" disse.

"È quello che le ho detto io" risposi "Perché non hai più parlato, almeno, fino adesso?" Domandai.

"Non lo so... Forse perché avevo bisogno della mia gemella in questo momento..." Rispose.

"Lo sai vero che il tuo amato sta male?" Domandai e lei annuì.

"Me lo ha detto ieri sera" disse.

"Ed è giusto che non gli parli dopo che state per avere un bambino?" Domandai ancora.

"No" disse con un sospiro "so di essermi comportata male, in questi ultimi giorni, ma questa cosa ancora non mi dà pace..."

"Lo so... È una cosa nuova... Tranquilla, capirà di aver sbagliato a comportarsi così e accetterà la gravidanza. Ma non so cosa succederà con la madre di Jack" dissi.

Silenzio.

Nessuna delle due più parlava.

Sentimmo un rumore, come un brontolio.

Lo stomaco di Sam.

Scoppiammo a ridere.

"Da quanto non mangi?" Domandai.

"Da stamattina, ma ho mangiato solo un biscotto" disse.

"Andiamo a mangiare da Luke?" Domandai.

"Si, perché no. Ma se fossimo solo noi due? Tutta la giornata, solo noi due. Mi mancano le nostre giornate..." Disse.

"Solo noi due" risposi.

Mi alzai dal letto e aiutai anche lei ad alzarsi. Uscimmo dalla camera e mentre indossammo i cappotti dissi "Jack, domani è tutta tua. Ma oggi è la giornata tra gemelle"

Notai che Jack, appena vide Sam, sorrise e dopo aver sentito quello che avevo detto annuì.

"E mi lasciate da sola con tre uomini e un bambino?!" Domandò Camy.

Tommy venne ad abbracciare Sam, e lei gli lasciò un bacio sulla guancia.

"Ehm..." Iniziai io, ma Sam mi precedette.

"Ho solo bisogno di stare da sola con mia sorella..." Disse.

Camilla mise il broncio e disse "okay"

Mandai un bacio al volo a Simone e uscii insieme a mia sorella, ovviamente dopo aver preso i caschi e le chiavi della moto che avevo lasciato in cucina.

Mi misi il casco e salii sulla moto. Stessa cosa fece Sam, sedendosi dietro di me.

Accesi il motore e partii. Destinazione 'Ristorante di Luke'!!

Ti amerò per sempreWhere stories live. Discover now