14. Mia

3.2K 194 4
                                    

Mi stavo preparando per andare a festeggiare insieme alle persone che ritengo più importanti nella mia vita.

Mi misi un vestito rosso che mi arrivava fino sopra il ginocchio, scarpe con il tacco nere e la pochette nera.

Mi misi un filo di trucco e i capelli li lasciai sciolti.

Uscii dal bagno e vidi Simone seduto sul letto mentre faceva qualcosa con il cellulare.

Era vestito con una camicia bianca e jeans.

...

Eravamo arrivati nel bosco vicino al lago.

C'eravamo tutti e sei. Samanta, Jack, Camilla, Paolo, Simone ed io.

Da quando avevamo iniziato a fare il liceo, veniamo qua ad ogni capodanno.
Solo che al posto di Jack e Simone c'erano Andrea e Giacomo.

Avevamo preso lo campagne e dei bicchieri per festeggiare.

Erano ancora le 23:30, e guardavamo il paesaggio.

Lo ammetto, faceva freddo, ad ogni capodanno faceva freddo in questo posto. Ma il paesaggio è una cosa stupenda.

...

Era l'ora.

L'ora del conto alla rovescia.

10...9...8...7...6...5...4...3...2...1..

"BUON ANNO NUOVO!" Esclamammo tutti quanti.

Simone mi diede un bacio e sussurrò "Buon anno amore"

"Buon anno" risposi dandogli un altro bacio.

Stappammo lo campagne e festeggiammo.

"Per Sam, niente campagne" disse Jack.

"Eddai, un goccino" rispose Sam.

"Jack a ragione" dissi prendendole il bicchiere dalla mano "Niente campagne per te" e lo bevvi tutto in un sorso.

"Stronza" disse.

Tutti scoppiarono a ridere.

Restammo ancora un po' a guardare i fuochi d'artificio e ricordando tutto ciò che è successo da quando ci conosciamo.

...

Oggi è il giorno, quello della prima ecografia di Sam.

Jack non poteva accompagnarla perché era al lavoro e non poteva chiedere un permesso, così la accompagnai io.

"Sono agitata" ammise Sam.

"Tranquilla. È la prima ecografia, credo sia normale essere un po' agitate..." Risposi.

"Signorina Lucenti, è il suo turno" disse la segretaria.

Ci alzammo e andammo verso la stanza da dove era uscita la donna.

"Buon giorno" disse il ginecologo appena entrammo.

"Buon giorno" rispondemmo all'unisono.

Stringemmo la mano all'uomo sulla quarantina d'anni, docendo i nostri rispettivi nomi.

"Bene, allora, so che questa è la tua prima ecografia, Samanta" disse l'uomo dopo averci chiesto se ci poteva dare del tu, come faceva a tutte le pazienti.

"Si, esattamente" rispose mia sorella.

"Bene, allora, iniziamo a fare l'ecografia" disse "stenditi sul lettino e alzati la maglia don sotto il seno" disse gentilmente.

Spalmò sulla pancia di mia sorella una specie di gel, e appoggiò un aggeggio, che era collegato ad una macchina, spostandolo in ogni angolazione per vedere in ogni punto.

Erano ormai 13 settimane che Sam era incinta. Già si vedeva che si stava formando un bambino.

Chiese a Sam se voleva la foto, e lei accettò per farla poi vedere a Jack.

Intanto iniziarono a parlare del perché non ci fosse il duro padre.

"Non è potuto venire, doveva lavorare e non poteva staccare" rispose lei.

"Oh, capisco" disse lui, prese la foto e dopo averla messa in una busta, la consegnò a mia sorella "Ecco a lei" disse "la prossima ecografia sarà il prossimo mese, per vedere se il bambino o la bambina sta crescendo bene, d'accordo?"

"Si, grazie dottore" rispose lei.

Lo salutammo e uscimmo.

"Che bello! Diventerò zia e sono sicura che, lui o lei, sarà bellissimo o bellissima" dissi, annuì.

"L'importante è che sia sana, per il resto si vedrà" rispose lei.

Aprii la macchina ed entrai dalla parte del guidatore.

"Già. Prima di tutto viene la salute" dissi.

Accesi l'auto e partii per casa di Sam.

Dopo averla accompagna, andai a casa di Paolo. Simone era a casa dei suoi, anche se non ho ancora capito il motivo.

Invece, io, stasera devo essere a cena dai miei, dato che Lory vuole dirci qualcosa. Ovviamente ci saranno anche Jack e Simone.

Arrivata difronte a casa di Paolo, gli scrissi che ero sotto, e dopo qualche minuto lo vidi uscire dalla porta e venire verso di me.

Entrò in macchina "ciao" disse serio.

"Hey, si grazie sto bene, tu tutto apposto? Oh, menomale che va tutto bene. Si dai, ora andiamo in gioielleria" dissi facendo una finta conversazione, mentre mi diressi verso la gioielleria "Cosa è successo?" Domandai.

"Camilla..."

Ti amerò per sempreWhere stories live. Discover now