Working together

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Hermione passò il resto del suo pomeriggio, leggendo in biblioteca.
La sua uscita a Hogsmeade era stata rovinata da Pansy e dalla sua stupida ossessione verso Draco o a qualsiasi cosa lo riguardasse, anche solo si sfuggita.
Giurò di aver visto qualcosa nei suoi occhi, poco prima di andarsene ma evidentemente si sbagliava, siccome non aveva fatto il minimo sforzo per seguirla o zittire Pansy.

Sospirò e segnò la pagina del libro che stava leggendo per poi riporlo nella borsa.
Fu solo quando iniziò a camminare verso la sala comune che si rese conto di star congelando; la sua mente corse verso il bagno dei prefetti.
No, non tornerò lì pensò, era ancora troppo irritata per venire confortata da quei ricordi.
Ma per quale motivo avrebbe dovuto limitarsi a causa di Draco?
Si diresse velocemente al bagno per girare il cartello su 'occupato' e si allontanò andando a prendere il suo asciugamano e l'accappatoio.


Draco era riuscito a scappare dalle grinfie di Pansy appena raggiunto il castello.
Durante tutto il tragitto non aveva fatto altro che strattonarlo e tirarlo a sé, portandolo all'esasperazione.
Non avrebbe mai provato niente per lei, era troppo uguale a tutti gli altri; cercava di controllarlo e imporgli le sue idee.
Era stato usato come una pedina di una grande partita a scacchi, un patetico pezzo che serviva solo a continuare il gioco, sacrificato per le più piccole cose e impossibilitato a prendere le sue decisioni.
Sospirò appoggiandosi con la schiena alla parete del castello, immerso nei suoi pensieri.
Quando spostò lo sguardo lungo il corridoio che si apriva alla sua destra, vide Hermione dirigersi da qualche parte.
Il sangue iniziò a pompargli nelle vene a una velocità fuori dal normale e senza sapere come, si ritrovò a seguirla.
La vide girare il cartello sulla porta del bagno dei prefetti e scomparire giù per le scale.
Tornerà sicuramente indietro, pensò.
Aprì la porta del bagno e entrò, aspettando il suo ritorno; mosse la bacchetta in modo da far aprire i rubinetti e si nascose dietro una statua nell'angolo della stanza.

Più il tempo passava, più si rendeva contro di quanto fosse una cattiva idea.
Il suo atteggiamento verso di lui era stato così freddo qualche ora prima, anzi, lo era stato per sette anni da quando si erano conosciuti. Come poteva finire bene?
Era sempre stato così acido nei suoi confronti; non che fosse cambiato.
Quella era decisamente una cattiva idea.
Che cosa avrebbe dovuto fare? Che cosa avrebbe fatto non appena avesse varcato la soglia?
Chiuse gli occhi e strinsi i pugni frustrato, doveva andarsene di lì.
Lentamente iniziò a uscire da dietro la statua ma il rumore della porta che veniva aperta, lo fece balzare indietro dove si stava nascondendo qualche istante prima.

Hermione entrò nella stanza con in mano il suo accappatoio e asciugamano.
Si soffermò per qualche istante a guardare l'acqua che scorreva con aria perplessa, ma non ci fece molto caso.
Aprì la lampo della sua giacca per poi lasciarla cadere a terra.
Sfilata anche la felpa, rimase solo con una canottiera bianca molto attillata; si sfilò le scarpe e i calzini, lanciandoli più indietro di dove si trovava.

Sapendo di non potersi nascondere ancora per molto, Draco fece riluttante un passo in avanti.

"Whoa, whoa, whoa Granger! Almeno invitami a prendere una burrobirra prima!" rise vendendola saltare e girarsi verso di lui.

"Dio Malfoy! Per quali motivo continui a fare così? Mi spieghi che cosa vuoi adesso?" Lo guardò con uno sguardo esasperato ma Draco avrebbe giurato di aver visto un lampo di eccitamento nei suoi occhi.

"Volevo semplicemente farmi un bagno".

"Non hai letto il cartello?" chiese lei incrociando le braccia al petto.

"Si, ho dato un'occhiata ma dentro non c'era nessuno quindi... eccomi qui." Sorrise compiaciuto ma Hermione cambiò subito espressione.

"Solo perché volevi farti un bagno?"

Hermione and Draco, a Forbidden Fantasy (Dramione) - [traduzione italiana]Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora