The Time of Their Lives

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Rimasero nell'acqua schizzandosi a vicenda fino a quando la maggior parte delle bolle di sapone erano svanite. Completamente fradici e con un sorriso stampato sulle labbra, uscirono poco dopo, andando a sedersi sul bordo della vasca, lasciando i piedi in ammollo.

"Mi sentivo il peso di tutta questa situazione addosso. Le cose sono cambiate così all'improvviso e questo,  è il cambiamento più grande di tutti." Sospirò Hermione. "Ci tengo veramente a te Draco, è che sono spaventata che gli altri non riescano a capirlo." Si guardò le gambe. "Temo che non lo capiranno mai."

Draco la capiva, sapeva cosa significava aver paura della reazione della gente. Non lo avrebbe mai ammesso a voce alta, ma pure lui era spaventato dall'idea che i suoi genitori, Pansy o qualsiasi altro membro della sua Casa lo venissero a sapere. Ma non aveva paura per lui, aveva paura per lei. Sapeva di cosa erano capaci. Prima non si era mai soffermato a pensarci più di tanto, ma adesso che lo aveva fatto, era diventato un chiodo fisso.

Hermione però non intendeva quello, no, lei non aveva paura che gli altri lo venissero a sapere, aveva paura di perdere i suoi amici se lo fossero venuti a sapere. Era terrorizzata dall'idea di perdere tutto quello che le stava a cuore.

A questo Draco ci aveva pensato. Valeva la pena mettere a rischio la vita di Hermione per un suo desiderio egoistico di stare bene per un po'? Doveva credere che lo fosse, anche perché lei non gli avrebbe mai permesso di lasciarla solo perché era preoccupato per la sua sicurezza.

Adesso lo capiva, perché finalmente aveva qualcosa che aveva paura di perdere. Finalmente aveva qualcosa che dava senso alla sua vita. Aveva qualcosa che solo l'idea che gli sfuggisse dalle dita, lo pietrificava. Finalmente aveva qualcosa.

Le mise il braccio intorno alla vita e la tirò verso di sé così che lei potesse appoggiare la testa sulla sua spalla. Odiava il fatto che avesse così tante persone che era spaventata di perdere perché lo portava a farsi domande su ciò che potesse provare per lui. Dentro di sé stava dando di matto.

Ma non era odio nei loro confronti, era gelosia. Per quanto tempo aveva desiderato ardentemente di avere qualcuno con cui condividere la vita in più di un modo, come invece faceva con lei? Non aveva mai potuto essere realmente se stesso con i suoi "amici". Era convinto che Hermione non sapesse neanche di quanto fortunata fosse.

Nei suoi occhi, lei aveva tutto. Forse era perfino quello il motivo per cui l'aveva tanto odiata. Aveva sempre avuto amici pronti a sostenerla anche nel torto; poteva amare, ed era capace di separare la famiglia da tutti i problemi che aveva nel Mondo della Magia.

Lei aveva tutto e lui invece si era sempre sentito come se non avesse avuto niente. Si trovava in una strada a senso unico, senza la possibilità di tornare indietro. Odiava tutto quello.

Ma proprio perché teneva a lei, mise da parte la rabbia e la gelosia, e decise di non iniziare un litigio, non in quel momento.

"Lo so." Le disse finalmente.

"Non avrei dovuto lasciare che tutto questo si mettesse tra di noi. Suppongo di essere stata io quella difficile questa volta."

Draco sbuffò, dopotutto lo aveva fatto pure lui con lei. "Non ero così male."

Hermione scoppiò a ridere e si avvicinò per baciargli la guancia. "Oh no, assolutamente no." Disse ironicamente baciandolo di nuovo per poi alzarsi e andare dove aveva lasciato cadere la borsa precedentemente.

Prese dalla tasca davanti la sua bacchetta e quando Draco la raggiunse, gliela puntò contro.

"Che cosa stai facendo?" Chiese preso alla sprovvista.

Hermione and Draco, a Forbidden Fantasy (Dramione) - [traduzione italiana]Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora