Chapter 18

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Jordan's point of view.

Domani mattina ripartiremo per Miami, e sinceramente non ho proprio voglia di tornarci.
Ritornare a Miami significherebbe affrontare la realtà con Harry ed io sono molto preoccupata per come potrebbe prenderla. Quasi nessuno ne è a conoscenza: i miei genitori, mio fratello, Niall e Karen. Perché sono le persone di cui mi fido di più, la mia famiglia. Niall è il mio migliore amico da sempre, mi fido di lui come di mio fratello e Karen ha preso il posto di mia madre negli ultimi quattro anni.

In proposito, ho una chiamata persa da mio padre, meglio che lo richiami al più presto. So che lui ci ama e non ha mai voluto cacciarci di casa, è stata mia madre ad imporglielo. Ora non credete che odi mia madre, perché amo la mia famiglia più della mia vita, ma da quando ha cacciato Louis via di casa mi ha deluso molto. Ma ciò che mi ha ferito maggiormente è stato che, al contrario di mio padre, lei non ha mai nemmeno provato a chiamarci per sapere se eravamo vivi. Dopo quattro anni, non ho piu sentito la sua voce.

Ero ancora una ragazzina quando diciotto anni avevo seguito mio fratello e Maya, ora sono una donna. Ero ancora in fase di crescita e credetemi, è brutto entrare in questo mondo crudele senza un genitore. Senza una mamma o un papà, un figlio cresce a metà.

Lo schermo del mio telefono s'illumina rivelando una chiamata da papà, trascino il dito sullo schermo per rispondere.

- Papà, ciao. - mi manca così tanto.

- Jordy! - posso sentire quanto è teso. - Come stai? -

- Bene, te? Sono a Boston. - mio papà è sempre stato al corrente di tutti i nostri spostamenti da una città all'altra, e gli ho sempre proibito di dirlo a mia madre. Perché dovrebbe esserne al corrente se non sa nemmeno se sono viva o meno?

- Tutto bene. E che ci fate a Boston tu e i bambini? -

Mi alzo dal tavolo dove sono seduta e mi dirigo verso la valigia per finire di infilarci i miei indumenti a casaccio, stropicciandoli. - In realtà non sono con Louis, sono con il mio fidanzato. -

- La mia piccola ha un ragazzo? Dovrò parlargli al più presto allora. - dice scherzando, almeno spero. Non ho mai avuto problemi ad aprirmi con mio padre, anche le cose più intime e imbarazzanti. Da un consiglio sull abbigliamento alla storia della cicogna. Perché so che lui non mi giudicherebbe mai. Ovviamente mi sa tenere testa, ma sa che sono responsabile e che può fidarsi di me.

- Magari, si chiama Harry. Potrei presentartelo un giorno. - mi siedo sulla valigia cercando di chiuderla, inutilmente. Rinuncio al tentativo e scendo nella Hall, visto che Harry è sotto la doccia da più di un quarto d'ora.

- In proposito, vorrei venire a farti visita. Ho un impegno di lavoro a Orlando e potrei fare un salto da voi, se siete d'accordo. Voglio vedere i miei nipotini per la prima volta. - il cuore mi scoppia, dopo quattro anni rivedrò i miei genitori, ma sono terrorizzata all'idea di affrontare mia madre.

- Tranquilla, la mamma non verrà. Odia i miei incontri lavorativi, perciò rimarrà a Austin. - mi rassicura, è come se mi leggesse nel pensiero.

- Perfetto, mandami un messaggio quando sei in Florida. Ora devo andare, ciao papà ti voglio bene. -

- Te ne voglio anche io principessa. - dopodiché attacca il telefono ed io mi collego al Free Wi-Fi dell'Hilton Hotel.
Apro l'applicazione di Instagram e inizio a scorrere tra le varie foto pubblicate, ce n'è una in particolare che attira la mia attenzione. È un post di Harry.

In bianco e nero, tanto per cambiare. Ci sono io addormentata, rannicchiata contro il suo petto ed una mano sui pettorali. Il suo braccio muscoloso è attorno alla mia spalla e l'altro tiene il telefono. Si nota chiaramente che eravamo nudi. Harry ha i capelli spettinati, la foto è stata scattata nell istante in cui lui mi bacia la fronte. Leggo la descrizione:

Sometimes - harry stylesWhere stories live. Discover now