2.

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ore 19.00

"Sei impazzita ad andare in giro vestita così?" Mi rimproverò mio fratello.
"Cos'ho che non va?" Aprii le braccia.
"Sei nuda Giulia!" Esclamò. "Non sai quanti commenti hanno fatto i miei amici."
"I tuoi amici?"
"Si." Affermò lui.
"E poi belle persone che frequenti." Gli dissi. "Daniele e Davide Sodano. I migliori."
"Ci sono diventato amico quest'estate." Mi guardò. "Sono simpatici."
"E si sono scopati tutta la scuola, aggiungerei." Lo rimproverai io. "Non mi dire che ora anche tu sei così."
"No, non sono così. Ci passo solo del tempo insieme." Si giustificò.

Si sedette sul divano e mi avvicinai a lui.
"Mi prometti che rimarrai il mio fratellone di sempre?" Gli chiesi.
Mi fece sedere su di lui. "Sempre."
"Ti voglio bene!" Lo abbracciai.
Mi strinse a lui. "Anche io."

"Allora hai deciso se venire questa sera alla festa a casa di Daniele e Davide?" Mi chiese.
"A dire il vero non ero molto convinta." Lo guardai. "Però poi Marta ha insistito tanto.."
"Eh si, vero?" Fece il finto dispiaciuto. "Non volevi proprio venire a vedere qualche bel ragazzo, eh?"
Lo colpii leggermente sulla spalla. "Che scemo!" Risi. "È l'atteggiamento di Daniele che mi irrita."
"Ti piace poco." Tossì.
"Non mi piace!" Esclamai.
Alzò un sopracciglio. "Certo." Rise.

"Comunque, ti chiedo un favore."
"Dimmi." Gli poggiai una mano sul petto.
"Non cadere nel tranello di Daniele." Mi disse. "Lui è mio amico, ma so come tratta le ragazze e non voglio che ti prenda per il culo." Mi accarezzò una guancia.
"Non perderò certo il sorriso per lui." Lo guardai. "È un bel ragazzo, ma credo di essere forte."
"Ne sono sicuro." Sorrise.

E in quel momento suonarono al campanello.
"Dev'essere Marta!" Mi avvicinai alla porta.
La aprii ed entrò proprio lei, la mia migliore amica. Mi abbracciò.
"Ciao tesoro."
"Bella!" La strinsi a me.
La lasciai entrare e vidi trascinarsi dietro una valigia.
Salimmo al piano di sopra. "Dovevi portarti per forza tutto l'armadio da casa?" Risi.
"Tu non hai idea di cosa significhi la festa di questa sera." Chiuse la porta di camera mia.

"E cosa dovrebbe significare?" Risi sedendomi sul letto.
"I ragazzi più belli della scuola." Disse. "E poi c'è Davide."
"Marta anche lui no!" La supplicai di allontanarsi da quei pensieri.
"Oh si." Rise. "Devo metterci le mani su." Disse.
"Sei terribile." Mi alzai dal letto. "Vado a farmi la doccia!"

Legai i capelli per evitare che si bagnassero e poi entrai nella doccia. Mi lavai velocemente e una volta finito uscii da essa e indossai il mio accappatoio.
Raggiunsi Marta e la trovai con un tubino strettissimo indosso.
"Riesci a respirare?" Le chiesi.
"Certo." Rise.
"Senti.." La guardai. "Cosa devo mettermi?"
"Qualcosa di seducente."
"Sei sicura?" Guardai verso il mio armadio. "Saprei cosa indossare."
"Indossalo." Concluse lei.

Mi avvicinai alla cassettiera e la aprii. Presi l'intimo nero e dall'armadio un vestitino nero abbastanza corto semi trasparente sui fianchi, . Aprii le ante del mio armadio a muro, presi un paio di scarpe con il tacco rosa chiaro e le misi ai piedi.
Tornai in bagno e iniziai a piastrarmi i capelli.
Mi truccai accuratamente. Misi un ombretto chiaro sulle palpebre. Contornai i miei occhi di nero e allungai le mie ciglia con il mascara. Colorai leggermente i miei zigomi e per ultimo passai il rossetto, dello stesso colore delle mie scarpe, sulle labbra.

"Che ne dici?" Chiesi a Marta.
"E sotto cosa metti?" Mi guardò.
"Nulla, vengo così." Risi.
"Sul serio?"
"Certo!" Feci cenno di si con il capo.
"Vuoi farti violentare?" Rise.
"No, solo essere seducente." Feci spallucce.

Marta infilò un paio di tacchi verdi e prese una borsa dello stesso colore.
Io presi una giacca abbastanza lunga nera che mi arrivava a metà coscia e la legai in vita.
Uscimmo e scendemmo al piano di sotto dove mio fratello ci stava aspettando. Chiusi casa a chiave e salimmo in auto. Io e Lorenzo eravamo seduti avanti e Marta dietro.

Yolown    ||Zoda||Where stories live. Discover now