Sbronzi vino alla morte (Flashback parte 2)

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I giorni seguenti io e Drew eravamo più attivi che mai.
Drew mi portava in mille posti diversi e mi faceva conoscere centinaia di persone. Ero convinto che stava facendo così per distrarmi e non farmi pensare a mia madre, e anche se pensavo a lei comunque, mi stava aiutando.
Ogni tanto Drew mi lasciava con delle ragazze appena rimorchiate in discoteca e spariva per un po', poi tornava fatto d' erba e con delle bottiglie di vodka in mano.
"Non sei un po' cresciuto per cadere in questi vizi?" Gridai. La musica era alta e assordante.
"Non è un vizio se sò smettere." Stavamo a due passi di distanza ma lo sentivo pochissimo.
"E sai smettere?" Gridai.
"Io sò fare tutto! Sono un supereroeeee..."
Okay, non si ricorderà neanche di che stavamo parlando...

Mi passò la canna e, con l' altra mano, la bottiglia, e una decina di minuti dopo mi ricordavo solo alcuni momenti.
Musica. Ragazze. Mal di testa. Rumori. Ragazza.Portone. Serrature. Camera. Letto. Di nuovo ragazza. Oh oh...ragazza. Nero.

Riaprii gli occhi e ora... Solo il mal di testa.
Troppo alcool.
Subito dopo sentii aprire di scatto la porta.
"Hey amico ieri sera sei sparito, non ti trovavo..." Smise di parlare appena di accorse della ragazza accanto al mio letto che dormiva, e la mia faccia agitata per la preoccupazione di svegliarla.
"Ah... Hai rimorchiato eh? Capito... Allora ti lascio. Si vediamo appena l' hai scaricata sul terrazzo."

Drew si girò di colpo appena mi sentì arrivare dalla porta dietro di lui, che si apriva in un enorme salone in cielo aperto.
"Ci hai messo poco!"
"Si." Presi la birra di Drew e bevvi un goccio. "Diciamo che non l' ho proprio cacciata..."
"Che intendi?"
"Mi dispiaceva svegliarla, gli ho lasciato un messaggio sul comodino... Capirà."
"Hahahahaha. Fifone!"
"Ma zitto! Non è vero!"
Ridemmo entrambi, e in quel momento mi sentivo di nuovo veramente bene.
"Hey Drew."
"Si?"
"Ti voglio bene, fratellino mio."
"Anche io Leone cane fifone."
"Non mi abbandonare, tossico"
"Non ti abbandonerò, ubriacone."
Ci demmo una pacca sulla spalla e finimmo la bottiglia mentre guardavamo il quartiere in miniatura sotto di noi.

Tu non sei un mostroWhere stories live. Discover now