Obbiettivi comuni e contrastanti

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Mi avvicinai a Drew,che stava seduto sulla poltrona, alla ricerca di un programma tv che gli piaceva.
"Hey."dissi.
"Hey." Distolse lo sguardo dalla tv per concentrarsi su di me.
Mi sedetti sulla parte sinistra del divano, per stare più vicino a lui.
"Allora..." Cercando di trovare un argomento...
"Come va la ferita?" È stato tutto quello che mi era venuto in mente.
"Meglio. Ma fa ancora male."
Alzò il braccio e lo girò quanto poteva per farmi capire a che punto ancora gli bruciava.
"La tua invece?"
"Bene..." Ma non stavo pensando a quello che avevo risposto, mi accorsi che avevo detto una cavolata solo dopo averlo detto.
"C' è, non va bene, ma va meglio." Guarirà..." tagliai corto.
"E con Gabe?" Chiese incuriosito, avvicinandosi a me con fare da ispettore.
"E te come va con Gabe?!" Risposi brusca.
Non era nelle condizioni di chiedermi di Gabe e farla franca.
"Scommetto che ancora non ti ha detto cos' è successo fra di noi vero? E quindi ancora non sai perché è così permaloso e distante."
"Me lo potresti dire tu..." Parlando, mi avvicinai a lui, con un sorriso malizioso e uno sguardo di interessamento, sia per quello che era successo, sia per lui.
"Hey..." Si avvicinò anche lui. Stavamo a pochi centimetri uno dall' altra. Si mise a giocherellare con i diamanti di plastica della mia maglietta.
"Te l' ho detto, non posso dirtelo.
Non voglio complicare le cose ancora di più..."
Mi misi a giocare un po' anche io con la sua collana, che aveva un immagine di due pugnali che, insieme, formavano una croce.
"Non si complicheranno invece." Sussurrai. "Se me lo dici ti prometto che non lo dirò a Gabe, non lo verrà mai a sapere."
"Mi dispiace, cucciola; non posso."
"E dai! Non lo diresti neanche a me?"
Si avvicinò e appoggiò la sua fronte con la mia.
La sua bocca era un centimetro di distanza dalla mia. Potevo sentire il suo respiro sulla mia pelle. E sentii anche le sue dita che mi sfioravano la guancia, e mi smuovevano i capelli, per metterli in ordine dietro l' orecchio.
"Tu piaci a Gabe." Disse tutto d' un fiato.
Sbarrai gli occhi e aspettai che continuò il diacorso.
"E se voglio riacquistare la sua fiducia, non posso fare niente con te, per quanto mi lusinghi la cosa."
Avvicino il suo pollice sul mio mento e mi guardò le labbra. Ma mantenne la parola data, e con il dito mi tirò leggermente indietro, per avere la forza di ritirarsi.
Rimasi sconfitta. Non che volessi veramente qualcosa da Drew, ma ora non sapevo cosa fare con Gabe. La rabbia ancora mi sovrastava e volevo solo farlo arrabbiare.
Tutte le volte che avevo fatto qualcosa di stupido con lui, in seguito mi si avvicinava. Ma se non facevo niente mi evitava o metteva da parte. Ripensai a quando ero stata aggredita sulla spiaggia. Mi aveva seguita e mi aveva dato il suo numero.

Ma nonostante tutto ero affascinata dalla forza di volontà che Drew metteva per riconquistare l' amicizia di Gabe.

Anche se sapevo che non sarebbe servito a niente.

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