"I do not believe it"

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-POV LIV-

Spalancai gli occhi e aprii la bocca esterrefatta.

Avevo sempre saputo che quel lurido verme nascondesse qualcosa , ma non credevo che giocasse d'azzardo.

Ora però era tutto molto chiaro.

Si allontanava da Claire solo quando aveva le partite , in modo che lei piangesse e non lo cercasse.

"Oddio." dissi più a me che a lui. "Quando Claire lo scoprirà.." non terminai la frase che Justin mi interruppe.

"Claire non lo scoprirà perchè tu non le dirai nulla."

"Justin, è la mia migliore amica , deve sapere la verità sul suo ragazzo." dissi guardandolo negli occhi.

"Si, ma non credo che lo debba sapere da te. Restane fuori , aspetta che sia lui a dirglielo."

Mi accorsi che in fondo aveva ragione, se fosse successo a me, avrei preferito che a dirmelo fosse lui.

La cosa che però mi tormentava era dover restare lì, con le mani in mano.

"Quando giocherà di nuovo a Poker?"

Justin mi guardò per un attimo stranito, poi rispose. "Domani con me, perché?"

"Stavo pensando di dirgliene quattro, e magari potrei venire con te.." proposi innocentemente.

Scordatelo." rispose quasi subito, categorico.

" Perchè?" Piagnucolai.

"Non voglio che tu rimetta piede in quel posto. Fine della storia."

"Va bene ,vuol dire che verrò da sola."

Mi allontanai di qualche passo da lui, era l'unica soluzione che avevo.

"Se solo proverai a venire, giuro che maledirai il giorno che mi hai incotrato."

XXX

Le minacce Justin non mi toccavano minimamete, sapevo che avrei dovuto fare qualunque cosa per protteggere Claire, e l'avrei fatta con o senza l'aiuto di Bieber.

Decisi di non dire nulla a mia madre, perchè non mi avrebbe mai lasciato uscire di martedì sera, e non avevo la minima voglia.

Aspettai che se ne andasse a dormire, per uscire dalla finestra ed incamminarmi verso il locale.

Questa volta ero stata più prudente.

Per evitare che qualcuno guardasse oltre la mia faccia, avevo indossato un pantalone di jeans, una camicina a tre quarti bianca, che coprì con un giacchetto cipria e delle scarpe alte dello stesso colore del giacchetto.

Quando finalmente arrivai, Justin era già lì, la sua macchina era parcheggiata.

Entrai e lo vidi seduto su un divanetto con una sigaretta tra le labbra.

"Ciao Justin." Le sue mosse furono così repentine che quasi non me ne accorsi.

In un attimo mi trascinò fuori senza più la sigaretta; ma dove era finita?!

"Justin." pronunciai evidentemente confusa.

"Sali in macchina, ti accompagno a casa. " disse indicando la sua macchina. "Ti avevo detto di non venire." Continuò afferrandomi per un braccio.

"Non puoi dirmi quello che devo o non devo fare, sono qui adesso ed è meglio che dica a Marcus quello che penso."

"Ehi Bieber." Salutò Marcus, poi guardò me. "Che cosa ci fai tu qui?" chiese sorpreso.

"Tu -sbottai- Sei un grandissimo stronzo, hai mentito alla mia amica per tutto questo tempo, gli hai nascosto quello che sei veramente: un giocatore di Poker. "

"Liv." Mi richiamò Justin. "Smettila."

"Hai solo due secondi per andare da lei a confessargli tutto, altrimenti ti ammazzo." sputai con cattiveria, ignorando Justin.

"Non fraintendere, Liv" tentò Marcus.

"Che sta succedendo." Sentimmo urlare.

Ci voltammo, insieme al resto delle persone che si trovavano fuori al quel dannatissimo locale.

Claire era tra le lacrime e ci guardava con disgusto.

"No Claire, non è come pensi." Marcus si avvicinò a lei, per rimediare.

"Zitto, non avvicinarti per nessuna ragione al mondo. " sibilò Claire. "Stasera ti ho seguito , e ho anche ascoltato quello che ha detto Liv. Mi fai schifo."

Vederla in quello stato mi spezzava il cuore.

"Tu lo sapevi e non mi hai detto nulla, ma che razza di amica sei?" mi domandò con orrore sul viso.

"Cercavo il modo di fartelo dire da lui- dissi indicando Marcus che aveva le mani tra i capelli.- ho pensato che se lo avessi saputo dal tuo ragazzo sarebbe stato meglio, speravo che avrebbe alleviato le sue continue bugie."

"Ti sbagliavi." Rispose aspra stringendosi nella sua maglietta

"Cercava di protteggerti, non voleva farti soffrire di più." intervenne Justin affiancandomi.

Mi poggiai a Justin sentendo le gambe molli. Le sue braccia mi circondarono, e fu la sensazione più bella del mondo.

"Da come posso notare, mi hai tenuto anche nascosto della tua relazione con Justin" scosse la testa, incredula. "Non voglio più vedere nessuno di voi."

Claire si voltò di spalle e prese a camminare lungo il marciapiede.

Marcus la seguì, volendo riparare le cose.

Sentivo gli occhi pizzicare, ma le trattenni, fin quando ne fui capace.

Esplosi, come facevo solo poche volte.

"Shh andrà tutto bene." Sussurrò Justin stringendomi ancora più forte.

"Enough For Me" #wattys2017Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora