-HAI FATTO GLI OCCHI TRISTI...

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Era già passato un giorno e mi stava venendo voglia di restare lì ad Igea Marina per tutta la vacanza.
Non mi ricordavo quanto fosse piacevole parlare con Tommy...lui mi ascoltava in silenzio, anche se andavo avanti a parlare per un ora...poi pretendeva lo stesso ed erano davvero soddisfacenti le risposte che mi dava.
-"Dimmi qualcosa che ti piace, anche solo una" mi chiese lui.
-"Qui su due piedi non riesco a risponderti, devi essere più preciso" risposi a mia volta data la confusione.
Lui replicò, quasi svogliato, infastidito dalla mia ingenuità, dicendo:
-"Non è possibile che non ti piaccia niente, non fare la stupida"
Decisi così di zittirlo e di mettere fine alla messa in scena.
-"Vuoi davvero sapere cosa mi piace? E allora ti accontento. Ci sono un sacco di cose che amo; per esempio leggere dei libri ed immedesimarmi completamente nella storia, o anche visitare le grandi città di notte ed incantarmi nelle luci quasi psichedeliche. Mi piace molto anche quando mi distacco dalla realtà guardando la mia serie tv preferita. Oppure quando una persona alla quale sei abbracciata, ti stringe più di quanto tu non faccia. Ascoltare quelle canzoni che rispondono a domande che nemmeno tu sapevi di aver posto. Le serate e l'ubriachezza con gli amici fidati. Quando qualcuno cerca solamente ed esclusivamente te. La sensazione quando hai appena raggiunto il traguardo. Quando guardi una persona e questa ti guardava prima che tu lo facessi. L'essere soli in spazi aperti, magari guardando un tramonto. Quando ti sembra che ti manchi incessantemente il respiro a causa di una persona e quando non fai altro che pensare ai suoi occhi e alla sua voce senza che tu te ne accorga. Quando c'è il temporale e tu lo guardi da dietro una finestra, al sicuro da tutto e tutti. Quando un tuo caro è fiero di te e ti guarda con ammirazione. Quando decidi di prenderti cura solo per te stessa. Il 10 inaspettato a scuola. Ma soprattutto mi piace stare qui a parlare con il mio migliore amico, perché non tu non vali  nemmeno una virgola di tutto quello che ho detto, sei molto di più"
mi fermai per guardare il suo volto e la sua espressione, per appagarmi.
-"Quindi sì, non sono stupida, solo che amo stupire le persone, soprattutto se queste non lo sono mai state con me» aggiunsi."
-"Tu hai bisogno di qualcuno che ti ami seriamente..."
-"Non so Tommy...vorrei  solo avere qualcuno con cui poter condividere tutto, dalla cosa più scema a quella più importante. Da una stupida cioccolata calda nelle giornate d'inverno, ad un viaggio per il mondo. Vorrei solo avere qualcuno che pensi a me prima che a chiunque altro. Vorrei provare per una fottuta volta l'essere importante agli occhi di qualcuno, vorrei provare ad innamorarmi. Vorrei l'amore."
Dissi guardandolo negli occhi in cerca di aiuto.
-"Marta, vieni con me da mia nonna...così la saluti anche tu"
Disse cambiando discorso e sapendo che sicuramente avrei accettato.
Mi faceva molto piacere parlare con Gaia, la nonna di Tommaso, perché lei era una persona davvero fenomenale, capace di farmi essere felice con una delle sue storie entusiasmanti...
Ci precipitammo nella sua casetta, immersa nel verde e vicina ad una bellissima cascata, e quando entrammo la vidi seduta sulla sua sedia a dondolo, come sempre.
Quell'anziana signora, da quando me la ricordavo, passava tutto il tempo seduta sulla sua amata sedia, a dondolare e cantare canzoni inventate da lei al momento.
Era un po' bizzarra quella signora...e forse era per quello che la trovavo simpatica..
-"Ciao nonna, è venuta Marta a trovarti..."
Disse Tommy, alzando il volume della voce per fargli sentire quello che diceva.
Gaia sorrise e le si illuminarono gli occhi...
-"Ciao nonna"
La salutai scuotendo una mano...
-"Come sei cresciuta cara...e come sei diventata bella...
Ma sei cambiata...hai fatto gli occhi più tristi.
Quando eri piccola ti brillavano gli occhi per tutto...
Alla tua età non dovresti essere così. Capisco che abbia passato momenti difficili, e probabilmente ne passerai altri, capisco che possa pensare a cose poco piacevoli, ma devi sorridere. Tesoro mio, sei forte, ma devi sorridere, anche con gli occhi."
Finsi un sorriso forzato per smentire tutto quello che aveva detto.
-" anche mentre sorridi hai gli occhi tristi, sembra che tu li abbia allenati a far scomparire le tracce delle lacrime..."
Indugiai le parole e il cuore mi si ghiacciò.
Attimi di silenzio in cui avrei voluto sprofondare...
-"hai un fidanzatino vero?"
Disse facendomi l'occhiolino...
-"Oooh veramente..."
Risposi abbassando lo sguardo e sentendomi imbarazzata.
-"Veramente Marta ce l'avrebbe ma non sa se lo ama ancora, dato che a lui piacciono un po tutte le ragazza".
Disse Tommy facendomi un sorriso.
Gaia sospirò e mi guardò quasi con compassione, con gli occhi grandi che tremavano e le mani che si agitavano nell'aria, come stessero componendo una delle sue canzoni.
-"Sai Marta, ai miei tempi quando un uomo si innamorava di una donna la amava e la rispettava sempre. Un giorno ero al mercato, io e nonno Lino ci eravamo appena conosciuti e siamo andati a spasso tenendoci la mano. Ad ogni bancarella qualcosa mi meravigliava, bracciali, orecchini, colori, era tutto bellissimo ma a quei tempi i soldi mancavano e non potevo permettermi nulla. Quando mi riaccompagnò a casa mi salutò con un bacio, con la promessa che mi avrebbe chiamato una volta a casa. E lo ha fatto, lo faceva sempre, lo fa ancora adesso e sono passati 50 anni. Il mattino dopo vicino al mio letto trovai una piccola busta, al suo interno c'erano un paio di orecchini bellissimi, di quelli che avrei voluto comprare ma non mi potevo permettere. Brillavano... erano la cosa più bella che io avessi mai ricevuto, così lessi il bigliettino che diceva ''Questi orecchini non sono segno del mio amore, ma il sorriso che avrai tu quando li indosserai, si, quello sarà il segno del mio amore." Probabilmente adesso una cosa del genere sarebbe considerata troppo dolce da parte di un uomo, quando invece non sanno che per rendere felice una donna basta poco... basta amarla ogni giorno, senza dimenticarsi di chiamarla, senza tradirla, senza mentirle, senza lasciarla sola... Lo so che forse ti sembra impossibile che esista ancora un uomo così adesso ma sono quasi sicura che da qualche parte ancora c'è e non smettere di cercarlo, non smettere mai. Perché l'amore non è mai lacrime, tristezza, paura, insicurezza, solitudine, mai. L'amore è amore, e se c'è non smette mai di brillare. Non accontentarti del non amore, abbi coraggio e cerca quello vero. Quello che nessuno ha più il coraggio di provare..."
Mi venne da sorridere...quella donna era spettacolare dato che ogni volta riusciva a trovare le parole giuste per farmi aprire di nuovo il cuore.
Ringraziai Gaia e decisi di tornare da Linda, sapendo che, sicuramente Tommaso mi avrebbe accompagnato e sarebbe restato per cena.
E così accadde...appena entrammo in casa mia madre lo salutò gioiosamente e gli disse se si sarebbe fermato.
Lui non avrebbe mai rifiutato un invito a casa di Linda...la cuoca più brava del paese, e quindi annuì sorridendo.
-"Ormai sei quasi mio figlio..."
Disse mia madre accarezzandogli la testa.
Lo presi per un braccio e lo trascinai su in camera ad ascoltare la musica, consapevole che quella era l'ultima sera che trascorrevamo insieme...
Poi io avrei preso un treno e lui un altro, e quei 347 Km si sarebbero fatti di nuovo sentire...
Da grande avrei inventato sicuramente un teletrasporto portatile...perché odiavo la distanza...la odiavo con tutta me stessa e fino ad ora avevo imparato a conviverci costantemente...

SEI LA MIA DISTRUZIONEDove le storie prendono vita. Scoprilo ora