SUGLI SCOGLI

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Andrew mi trascinò letteralmente nell'acqua ignorando il fatto che avevo gli occhiali da sole e mille braccialetti sui polsi...
Mi prese in braccio e mi fece tuffare dalle sue spalle e proprio in quel momento mi caddero gli occhiali.
Misi la mano sul fondale per cercarli finché trovai qualcosa...la tirai e vidi Andrew sprofondare nell'acqua: era la sua mano.
Risi fino a fare una capriola e quando lui tornò in superficie stringeva in mano i miei occhiali.
-"i suoi occhiali Cenerentola...stia più attenta ma insomma" disse in torno di scherno.
-" eh così mi avresti dovuto salvare eh? Ma se è stata tutta colpa tua"...dissi provocatoriamente.
Risi ed era strano perché io non ridevo così con tutti, sinceramente solo con la mia migliore amica, qualche volta il mio ragazzo e...beh con Nicolò.
-"ovvio che ti ho salvato come facevi senza di me ".
Rispose in tono presuntuoso tale che io gli dissi:
-"ah si principino? E ora chi salverà te?".
Gli misi la testa sotto l'acqua e mi ci sedetti sopra finché ci ritrovammo a nuotare in direzione degli scogli.
Non capivo il motivo ma ci stavamo stringendo la mano, forse per il rischio di annegare...e in effetti in quei tratti l'acqua era abbastanza profonda...
Gli salii in spalla dato la sua altezza e lui barcollava un poco nuotando a rana.
Raggiungemmo quell'ostacolo che divideva il mare e ci sedemmo al limite dal cadere.
-" secondo te questo mare come si è formato?".
Mi disse guardando l'orizzonte.
-"mah...ho letto molte cose a riguardo e secondo alcune leggende il mare è la dimora di tutte le cose che abbiamo perduto, di tutto quello che non abbiano avuto, dei desideri infranti, dei dolori e delle lacrime che abbiamo versato."
Sorrisi compiaciuta per aver messo insieme un pensiero significativo e seguii la direzioni degli occhi profondi di Andrew.
Era come se ci stessimo perdendo in quel vortice infinito che ipnotizzava i nostri occhi...era uno spettacolo magnifico!
-" tu hai sofferto molto vero? Eh forse so anche perché...per dimenticare il tuo ex?"
Stetti un attimo in silenzio per meditare...
-"come lo sai che ci ho sofferto? Non l'aveva mai capito nessuno..." Dissi abbassando lo sguardo fino a raggiungere i miei piedi.
-"si capisce da come parli, da come non reggi lo sguardo, dai tuoi modi diffidenti con cui dubiti delle persone e da come fai fatica ad affezionarti di nuovo a qualcuno...la maggior parte delle persone credo che guardino solo il trucco dei tuoi occhi, ma se li guardi bene ci vedi qualcosa di molto profondo...e' come se sei ferita al cuore e la cicatrice è incisa nell'iride dei tuoi occhi sai? Comunque hai degli occhi stupendi, così grandi da farmici perdere dentro."
Le lacrime mi si congelarono nel petto e strinsi forte Andrew...lui si appoggiò a me e ci godemmo la bellezza della nave Trinsun che riportava i visitatori sulla spiaggia .
Uno stormo di gabbiani riempirono il cielo come se stessero danzando a ritmo della musica mentre io mi stringevo a lui.
Non so ancora perché sentivo il bisogno di quell'abbraccio...forse perché lui mi aveva capita con una frase, uno sguardo fuggente...lui mi aveva capito a basta ed era riuscito a farmi dimenticare per un pomeriggio quell'ochetta che girava in tondo a Nicolò .
Era giunta l'ora di tornare a riva e come prima giornata mi sembro' anche meravigliosa.
Sulla passerella incrociai quegli occhi azzurri e vidi al suo fianco la solita ragazza.
Vedendomi con Andrew mi congelò con lo sguardo e strinse a se quella.
Era possibile che quelle parole e quella conversazione mi avessero guarito il cuore? Non lo sapevo ancora ma per il momento si e ne fui felice, molto felice.
Stranamente quel gesto non mi fece male, avevo dietro lui, che quando vide il suo gesto per farmi ingelosire , mi strinse la mano e mi spinse verso la sua sdraio...
Mi preparai e tornai in albergo...ma la giornata non era ancora finita...

SEI LA MIA DISTRUZIONEDove le storie prendono vita. Scoprilo ora