Capitolo 16

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Pov di Diana
Ho un mal di testa pazzesco appena apro gli occhi. Mi sento confusa ed esausta, come se avessi viaggiato per chissà quanto tempo.
Mi guardo in giro e riconosco la camera, è quella di Lucia. Sono sul suo letto con addosso solo l'intimo, ma accanto a me non c'è nessuno e questo mi mette sollievo.
Decido di alzarmi anche se ci riesco a mala pena, vado verso l'armadio e tiro fuori una delle sue magliette larghe. Tuttavia, mentre cammino verso l'armadio, il mio sguardo si posa su un muro della stanza e delle immagini offuscate riaffiorano nella mia testa. Che diavolo è successo stanotte?
I miei pensieri vengono interrotti da delle braccia che mi avvolgono il bacino, facendomi rabbrividire di colpo.

"Buongiorno piccola." sussurra al mio orecchio la bionda dietro di me, mentre mi scappa un sorriso.
"Buongiorno." dico girandomi verso di lei, sempre sorridendole dolcemente.
Automaticamente l'abbraccio stretta stretta a me, assaporando il dolce profumo che emanano i suoi capelli.
Purtroppo si stacca da me andando verso la porta, ma prima di uscire si gira verso di me, sorridendomi dolcemente.

"Vestiti se no qualcuno potrebbe rapirti." dice sorridendo maliziosamente, ammiccando con l'occhio sinistro.
Mi accorgo di essere ancora in intimo, così prendo una coperta e mi copro il corpo, mentre abbasso lo sguardo per nascondere le mie guance che ormai sono diventate rosse.
Vedendomi così impacciata, Lucia, scoppia a ridere a crepa pelle, mentre io sto letteralmente diventando un pomodoro.

"Dai muoviti e vieni a fare colazione, ti ho aspettato apposta." dice per poi scappare via.
Perché sono sempre così impacciata con lei?
Forse proprio perché è Lucia, proprio perché sei pazza di lei.
Subconscio statte zitto prima che ti maledica per la milionesima volta. Io e Lucia siamo solo amiche.
Se la banana di Harry
HARRY AWAWAWAW
Smettila di stare tra le nuvole con gli unicorni alati e Harry Styles, va da quella bomba di ragazza. Ora.
Giusto, devo vestirmi.
Mi infilo la sua maglietta della Duff e corro in cucina trovando lei, intenta ad apparecchiare, mentre Jennifer ha la testa letteralmente dentro la tazza.

"Ah ecco la bella addormentata nel bosco." mi giro e trovo un Dani a petto nudo, con solo dei boxer addosso. Se non fosse un mio grande amico, un pensierino ce lo farei.

"Invece che provarci con altre, tieni d'occhio la tua ragazza la prossima volta. Guarda come si è ridotta." dice scazzata Lucia indicando sua sorella.
Dani di tutta risposta le rivolge uno sguardo pungente, per poi dirigersi verso Jennifer alzandole la testa, sussurrandole qualcosa.
Alzo lo sguardo e vedo che Lucia continua a fissarmi seria, come se mi stesse esaminando.

"Ti siedi o vuoi un invito?" dice ironicamente, sempre con un tono scocciato.
È mattino e già il suo carateraccio si fa sentire, rido.
Mi siedo vicino a lei, mentre mi porge una tazza di latte con il nesquik. Tuttavia, i miei occhi si illuminano appena vedo che mi mette davanti agli occhi un pacchetto di gocciole. Il mio paradiso, ah.
Inizio a prenderne una alla volta, mentre li immergo nel latte.

"La porto in camera, ha bisogno di riposo." dice Dani prendendo in braccio la sua ragazza, scomparendo dopo poco.
Appena se ne va, mi giro verso Lucia che è intenta a bere il suo caffè guardando un punto qualsiasi davanti a sé.

"Lucia." la chiamo e si gira verso di me, con uno sguardo freddo e assente aspettando che parlo. È strana, troppo strana.

"È successo qualcosa ieri sera?" dico decisa e diretta, senza distogliere lo sguardo dalle sue iridi verdi.
Mi guarda senza dire nulla, rimanendo sempre impassibile. Finché mi risponde semplicemente scuotendo la testa.
Non mi convince.

"Parla." dico sempre decisa continuando a guardarla.

"Diana se fosse successo qualcosa te lo direi. Hai bevuto troppo, sentendoti male, così hai vomitato l'anima e ti sei addormentata nel mio letto. Fine." dice alzando le spalle come se non fosse niente di che.
E QUESTO LE SEMBRA NIENTE?
Ah giusto, stiamo parlando con colei che ha fatto di tutto in soli 18 anni della sua vita.
18 ANNI! IL SUO COMPLEANNO! NON LE HO ANCORA DATO IL REGALO!
Mi alzo di colpo e corro verso camera sua, tirando fuori da sotto il letto il regalo che le avevo nascosto.
Ritorno in cucina tenendo dietro la schiena il suo regalo, mentre le sorrido come un ebete e lei mi guarda stranita.
Tiro fuori il regalo che è contenente dentro una busta e gliela porgo.

Diana & LuciaWhere stories live. Discover now