Capitolo XVIII

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(Sopra gli occhi naturali di Jessica, ora vi lascio alla lettura di questo capitolo! Ah vi avverto sarà bello lungo, spero apprezziate ( e che non sia noioso..ho appena fatto una parentesi in una parentesi, bah.))

In macchina regna il silenzio. Jessica fissa Sean senza alcun pudore, Andrew guarda fuori dal finestrino oscurato appoggiando il mento ad un mano; Abbey si sistema i capelli, mangiucchiando le unghie smaltate di color ocra; April cerca di ritrarsi dall'abbraccio di un Adam bisognoso di coccole e Tyler si massaggia le guance, ora rosee. Lo sguardo di Sean sembra voler dire:«parlami e ti congelo».

Ma che bella situazione.

Il veicolo si ferma all'improvviso, facendomi quasi strozzare con la cintura; qualcuno apre la portiera. L'aria fresca fa capolino all'interno della vettura, smuovendomi i capelli.

"Siamo arrivati, benvenuti al Black Shadow." ci comunica una voce profonda e calma.

Sono l'ultima ad uscire; passo una mano tra i miei lunghi capelli mossi, osservando affascinata la villa davanti a me.

Porca trota, è immensa.

È composta da tre piani più il tetto che funge probabilmente da terrazzo; delle colonne sorreggono la tettoia, al di sotto della quale si erge il portone in legno massiccio. Il tutto è completato da un curatissimo giardino, dai fiori policromi e variegati. E dire che ci troviamo in centro città. Sculture di donne in movimento accerchiano una fontana solitaria, da cui sgorga oro blu in abbondanza.

Ci aggreghiamo al fiume di persone che si dirige verso l'entrata; sono tutti in maschera, eleganti e sono mutanti, come noi. Non so come sentirmi al riguardo.

Sean cammina al mio fianco, non guardandomi neanche per sbaglio, e fissando annoiato l'interno dannatamente sfarzoso della casa. Il pavimento è in marmo bianco e rifinito da dettagli grigio scuro; ci sono dei costosi lampadari appesi al soffitto, da cui pendono pigramente degli anelli d'oro rosso. La musica ritmata riecheggia nelle stanze gremite di persone, che si strusciano tra di loro senza pudore, provocando in me una reazione piuttosto familiare: disagio e confusione.

Alcuni degli invitati stanno usando i loro poteri: ce ne sono un paio che ballano muovendosi alla velocità della luce; altri girano su se stessi producendo piccoli cicloni ed alcuni danno strane forme alle fiammelle delle candele profumate. Un cameriere avvolto da un completo argenteo zigzaga tra i mutanti per distribuire bevande, rigorosamente contenute in calici raffinati, dal colore a metà tra l'azzurro ed il violetto.

Noto con fastidio che molte ragazze fissano i nostri cavalieri con la bava alla bocca. Mentre camminiamo i miei occhi rimangono abbagliati dalla eleganza delle sale e dalla portata del ricevimento. Al lusso non c'è mai fine.

Il nostro tragitto viene interrotto bruscamente dall'arrivo un paio di ragazzi, che si avvicinano camminando a testa alta e sogghignando. Oltre ad essere particolarmente belli, sono vestiti di tutto punto. La loro è un'avvenenza particolare, tipica dei ricconi... Ricconi mutanti.

"Siete voi gli studenti della A.S.P. ?" chiede il moro, il cui viso è celato dietro ad una maschera bianca opaca.

"Sì, voi siete?" risponde Andrew, mentre giocherella con gli anelli che porta alle dita.

"Io sono Marcus Finnegan e lui è mio fratello maggiore Connor. Siamo i padroni di casa, nonché i protettori più famosi al mondo." Sorride strafottente e posa il suo sguardo su ognuno di noi; lo stesso fa il giovane posto di fianco a lui, dai capelli ricci color sabbia. Gli occhi di entrambi, da un caldo castano chiaro, diventano improvvisamente bianchi ed accecanti.

Che esibizionisti.

Mi prendo un attimo per osservare le loro labbra sottili, da cui fuoriescono commenti poco raffinati sulla gente presente in sala e lo sguardo cade accidentalmente sulle loro spalle possenti. Il moro è più massiccio del riccio, che, assieme al fratello, porta le maniche della camicia in tutta la loro lunghezza, coprendo i polsi. Ci presentiamo a turno, sfoggiando finti sorrisi, a parte Sean, che stringe le loro mani freddamente, mentre Jessica li saluta con un bacio sulla guancia.

The Mirror of the SoulDove le storie prendono vita. Scoprilo ora