CAPITOLO 8 " VERITÀ "

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Il sangue era da per tutto.
Nel terreno, scavate nel sangue vi erano dei segni di artigli. Alcuni di mio fratello, altri di un Alpha poco più grande di lui. Avrà avuto un paio di anni in più.
Questo è un disastro! Come faccio ora? Cosa posso fare?
Mi guardava con i suoi occhi stanchi e lucidi, imploranti.
" Scappa Katry... L'ho ferito ma è forte e guarirà molto più velocemente... SCAPPA! ". Mi disse telepaticamente.
Ma non potevo lasciarlo lì, se il suo assalitore non sarebbe tornato sarebbe morto da solo dissanguato.
Provai a prenderlo per portarlo fuori dal bosco ma al primo tentativo di tenerlo in piedi cadde di nuovo a terra e per poco non sbatté la testa.
- Chi è che ti ha fatto questo? E perché?- gli chiesi.
Le stesse domande rimbombavano nella mia testa in continuazione, assillandomi.
D'un tratto i cespugli intorno a noi si mossero.
Qualcuno saltò fuori e senza indugiare gli ringhiai contro.
La mia trasformazione era avvenuta molto più velocemente di ogni altra volta. Forse colpa della rabbia che provavo in quel momento.
Quando i miei canini furono a pochi centimetri dalla sua gola sentii la sua voce.
- MAX! COSA DIAVOLO CI FAI QUI!! VATTENE QUI NON SEI AL SICURO!- gli urlai.
Oddio ma questo si che è scemo! Come farò con lui?

Non feci in tempo a girarmi che una figura imponente alle nostre spalle mi saltò addosso.
-MAX prendi Wolf e portalo via!- gli ordinai e lui obbedì. Riuscì a caricarselo nelle spalle e portarlo fuori dal bosco.

Mi girai a fatica sotto il peso del nostro assalitore.
Un licantropo, un Alpha dagli occhi rossi scuri mi minacciava tenendomi a terra.
- Mollami! Quello che hai fatto a mio fratello è imperdonabile!- e lo scaraventai alla mia destra.

Ma i suoi occhi sono diversi.... Il colore è più scuro, i suoi sensi sono più sviluppati dei miei. È più forte, più veloce ma io proteggerò Wolf a costo della mia vita. Lui deve morire!

Feci una capriola in avanti e mi arrampicai su un albero e dall' alto lo colpii nella schiena con una gomitata.
Poi mi allontanai subito, sicura che avrebbe reagito.
Appena mi vide niente lo poté più fermare.
Prese la rincorsa e mi prese alla spalla.
Io riuscii ad allontanarlo prima che i suoi artigli potessero trapassarmi il muscolo. Ringhiando e facendo scattare i denti girammo in tondo per un po'.
Entrambi volevamo prendere tempo per far rimarginare le ferite, ma entrambi volevamo allo stesso tempo uccidervi.

Ma chi era? Il suo volto era troppo familiare. Era simile a ...a ...
No..non può essere lui!
Ma i miei presentimenti si mostrarono giusti quando parlò.

- Tuo fratello è davvero bravo a combattere ma tu, Katrysha Alpha del branco della Foresta del Nord, sei capace di stendere persone molto più grandi di te.-
Incredula e spaventata saltai addosso a lui bloccandolo a terra. Già la rabbia mi dava la forza di contrastarlo ma poi..
- Se mi uccidi non saprai mai la verità!-

-Non saresti mai dovuto tornare Jeff! Mio fratello è sotto la MIA protezione ora sono l' Alpha suo e del branco.-
Jeff, perché è tornato cosa ha in mente di fare oltre a rompere le scatole a me e Wolf?
-Se devi parlare, parla!-
-Lupetta, sai... Vorrei qualcosa in cambio.- rispose sorridendo maliziosamente.
Quanto odiavo i sorrisetti falsi, nascondono sempre qualcosa di stupido.
-La mia unica offerta può essere una morte veloce! - gli dissi senza allenatare la presa.
- Al contrario. Se io ti rivelo la verità sulla vita dei tuoi genitori, tu mi lascerai andare, magari anche vivo , sai ci tengo alla mia vita!- propose lui.
Dovevo accettare.
Io ricordavo poco dei miei genitori ma qualcosa ostruiva quei pochi ricordi. Ricordo un padre buono e grande capo e mia madre una guerriera che lo amava e proteggeva il branco come se fosse il capo.
Mio fratello non mi raccontava mai niente di loro, preferiva evitare l'argomento.
-Ti ascolto- dissi alla fine.
Lasciai la presa sul suo collo abbastanza affinché potesse parlare ma non liberarsi nè ribellarsi.
-Io sono un componente del branco rivale, il Branco degli Assassini che ti avrà raccontato sicuramente Wolf. Beh il branco rivale non esiste, quello era il suo.-
-Branco degli Assassini? -
- Si il nome era quello ma il significato era più crudele della parola. Vedi la legge fondamentale di questo branco è quella di non permettere a dei bambini di diventare Alpha.
Per fare questo solo una persona poteva riuscirci, una strega.
Così ad ogni nascita lei prevedeva il destino del bambino.
Se un giorno sarebbe diventato il capo di quel branco allora io e tuo padre c'è ne occupavamo...beh...insomma ci siamo capiti.
Tuo padre non voleva farti ricordare queste cose..il suo lato oscuro doveva rimanere segreto, così un giorno fece fare un incantesimo ai tuoi ricordi , facendotelo ricordare buono e fedele al branco e alla pace; mentre i ricordi che avevi e che tutt' oggi hai, di tua madre, li ha lasciati intatti. Tuo fratello essendo più grande di te volle lasciarlo intatto e gli fece promettere di non rivelarti la verità.
- E tu come fai a sapere queste cose? Come faccio a fidarmi delle tue parole dopo quello che ci hai fatto?-
Gli chiesi.
Non potevo credergli, ma allo stesso tempo mi chiedevo se quel blocco dei ricordi non fosse stato per quello.
E mi accorsi che quella doveva essere la verità...mio padre era l'Alpha di un branco crudele, un branco di assassini.
- Se fidarti o meno di me, dovrai sceglierlo tu. Io so queste cose perché la strega era mia sorella Shira-
Mi rispose con aria leggermente triste. Non avrebbe mai voluto farsi vedere triste e debole ma in quel momento tutti e due lo eravamo.
- Comunque.. Ben presto tuo padre si rese conto che anche voi due dovevate sottoporvi alla lettura del destino, ma Shira vide due potentissimi Alpha, voi.
Il branco che piangeva i loro figli ma che allo stesso tempo rispettava la legge, si rivoltarono contro tuo padre Nick. Tua madre cercò in tutti i modi di risparmiarvi la pena di morte ma il branco era troppo forte e infuriato. E dopo tutto l'autunno di tentativi invani, in pieno inverno furono costretti a scappare. Vagarono nei boschi per due giorni, portandovi a presso nelle spalle....anche questo ve lo fecero dimenticare.
Tuo fratello non sa cosa sia sucesso dalla fuga in poi.
Io si poiché mia sorella fu costretta dal branco a trovarli con la sua magia e riportarli nella tana.
Ora viene il pezzo più brutto Katrysha, non ti piacerà affatto.
Lì tua madre fu ...bruciata e tuo padre ...lasciato legato al gielo.
Due morti talmente cruenti che non riuscii a sopportare perciò scappai insieme a mia sorella e voi due. Ma ci trovarono e io feci in tempo a portarvi di fronte ad un palazzo, l orfanotrofio.
Io fui costretto a rimanere nel branco mentre mia sorella fu esiliata dal nostro territorio e una cosa molto probabile è che si sia unita ad un altro branco diverso da tutti gli altri. -
- Perché non sei andato a cercarla?- gli chiesi
- I Solitari non me l' hanno permesso, dicevamo che Shira ormai apparteneva a loro.-
Disse.

Tutto quello che mi ha detto, sarà tutto vero? Mio padre e mia madre sono stati uccisi dal proprio branco brutalmente e noi lasciati alle porte dell'orfanotrofio?
Era dura da accettare, ma tutte le mie domande ora avevano una risposta e le lacrime mi rigarono presto il volto.
Lasciai la presa sul collo di Jeff mi sedetti a terra nascondendomi il viso tra le ginocchia.
Sentii i suoi passi allontanarsi lentamente e poco prima che svanisse nella boscaglia parlò.
- Io non volevo fare del male a Wolf ma il mio Alpha vuole ancora uccidervi per assicurarsi il potere. Se non avrei fatto quello che mi ha ordinato mi avrebbe ucciso. State in guardia, proteggi il tuo branco Katrysha, presto ci saranno nuove cattive svolte in questi boschi.- e corse via un po' zoppicante dalla precedente battaglia.

Piangevo forte. Il dolore era straziante.. Troppe bugie...troppe cose false nella mia vita. Rimasi lì per mezz'ora poi decisi di sciacquarmi la faccia e tornare da mio fratello.
Nella corsa cercai di cacciare via tutti i fatti che erano appena accaduti per inventarmi qualche scusa da dire al branco.
Avrei potuto dire tante cose ma una cosa avevo imparato, le bugie e i segreti facevano solo male.

Spazio autrice
Haleluya! Finalmente sono riuscita a pubblicarlo! Il mio telefono ha deciso di non funzionare per in paio di giorni ma io dovevo assolutamente scrivere questo capitolo, così... Semplice ho cambiato il telefono! ;-)
Spero che vi sia piaciuto.

ALPHADove le storie prendono vita. Scoprilo ora