Capitolo 1 "LA FUGA"

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Sono Katrysha, so cosa penserete... Non è un nome comune ma nemmeno io sono una persona qualunque.
I nostri genitori sono stati uccisi quando eravamo piccoli e siamo cresciuti in un orfanotrofio. Ci siamo dovuti prendere uno cura dell'altro per sopravvivere e da quando siamo scappati abbiamo continuato a vivere nel bosco. Ma ora vi racconto cosa é successo....


Un giorno bussarono alla nostra porta due signori, uno di loro disse di chiamarsi Jeff mentre l' altro non si presentò.
Ci dissero che se non saremmo andati con loro qualcuno a noi caro si sarebbe fatto male. Avevamo paura e non capivamo il perché di questa visita proprio a noi e perché eravamo così importanti per loro. Terrorizzati ci avvicinammo ai due uomini.
Il primo, Jeff, era alto con i capelli neri e occhi scuri... lui fu quello che ci mostrò la sua vera identità, quella che nessuno conosceva, quella dove lui era un mostro dagli occhi rossi come il fuoco e zanne bianche grandi come quelle di un lupo feroce.
Dalla punta delle dita fuoriuscì un po' di sangue e poi le sue unghie crebbero fino a diventare artigli affilati.
Ci spiegò che noi eravamo come loro due e che dovevamo entrare a far parte del suo branco con le buone o con le cattive. Noi facemmo finta di essere dalla loro parte ma appena uscirono per compilare il foglio per farci uscire con loro, ne approfittammo per scappare.

Quando fummo fuori dalla nostra stanza corremmo più veloce che potevamo e arrivati in strada mio fratello ne approfittò per informarmi di una cosa: - Katry, so che ti può sembrare strano ma anche noi siamo come loro solo che noi ci siamo nati così e siamo più forti e loro ci vogliono usare per scopi malvagi... non ci sappiamo controllare, durante la luna piena chiudevo la porta a chiave per non farci scoprire e poi l' indomani mattina non ricordavamo nulla...dobbiamo scappare e questo potrebbe significare anche restare per il resto della nostra vita soli... ma lo dobbiamo fare! - disse cominciando a correre trascinandomi per un braccio dall'altra parte della strada.

No non è possibile io non sono quel mostro!
Pensai tra me e me cercando di muovere le mie gambe per correre che invece erano bloccate dal terrore di quella notizia.
Ok Katrysha non è il momento di pensare, se quelli ci raggiungono ci uccideranno CORRI!
Riuscii a girarmi tre secondi per vedere che Jeff e l' altro non ci stavano seguendo, erano fermi all' ingresso dell'orfanotrofio e sorridevano. Poi Jeff, rivolto a noi urlò : - Un giorno vi troverò e vi uccideró!!!-

Quando fummo dentro il bosco, abbastanza lontani dalla città, dopo quasi un' ora di corsa disperata per scappare e far perdere le nostre traccie, ci fermammo sotto una quercia per riposare al riparo.
Dopo aver ripreso fiato decisi di chiarire la situazione :- Wolf... Perché non me l' hai detto prima?-
-Papà mi spiegó tutto il giorno prima che il branco rivale arrivò in casa nostra con l' intenzione di ucciderli...mi fece promettere di tenerti al sicuro al costo della mia vita-
mi spiegò abbracciandomi.
-Nostro padre così è stato ucciso da un branco di mostri e tutti ci vogliono nel proprio branco perché siamo diversi?-
Chiesi io cercando di mettere un pezzo alla volta del mio passato nella mia testa.
-Per diventare così bisogna essere morsi... Noi due siamo gli unici a essere nati con questo dono...essendo più forti siamo destinati a grandi cose e tu, cara sorellina sei destinata a diventare gli Alpha degli Alpha.- disse.
-Ora dobbiamo dormire altrimenti domani non avremo abbastanza forze- concluse.

Stavo per chiedergli altre cose ma i suoi pensieri quella notte erano rivolti altrove...fissava il cielo la luna e le stelle. Pensai che chiedergli altre cose l' indomani sarebbe stato più saggio.
Così tra il rumore dei grilli e i gufi, assieme allo splendore del cielo mi addormentai nelle sue braccia mentre lui riportava i suoi pensieri alla luna e pregava che sarebbe riuscito a svolgere il suo compito: proteggermi.

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